Protesta degli agricoltori, Barletta invasa dai trattori
Manifestazione pacifica lungo le vie della città
giovedì 15 febbraio 2024
12.48
La loro marcia è iniziata a poche ore dall'alba, alle 4.30, quando hanno cominciato ad affluire in Largo Ariosto a bordo dei propri trattori. Da quel luogo altamente simbolico (sede di uno dei mercati più famosi della città), alle 8.30 gli agricoltori si sono messi in marcia per sfilare su via Calò, via Achille Bruni, via Canosa, Cavalcaferrovia, via Imbriani, via Baccarini, piazza Aldo Moro, via Consalvo da Cordova, corso Vittorio Emanuele, corso Garibaldi, via Cavour, viale Regina Elena, via Cafiero e sul lungomare Mennea, fino ad arrivare nel piazzale di sosta del Luna Park a due passi dal porto. Qui, gli agricoltori a bordo di oltre 200 trattori cui vanno aggiunti coloro i quali hanno sfilato senza il proprio mezzo, hanno interrotto la loro marcia pacifica per permettere ad una delegazione di incontrare il Prefetto Rossana Riflesso.
«C'era chi si aspettava che fossimo 50, al massimo 70 trattori, invece - ha affermato Ruggiero Tanzi, referente della sigla organizzatrice della protesta "Liberi agricoltori barlettani" – ci sono oltre 200 mezzi accompagnati da persone a piedi. Con noi c'erano anche artigiani, muratori, pensionati e studenti perchè questo è un problema di tutti e noi stiamo smuovendo gli animi delle persone». Alla base della protesta il "no" alla concorrenza sleale e alla diffusione di "cibi sintetici" «vogliamo mantenere le nostre radici ben salde e proporci verso il futuro in base a ciò che eravamo. Siamo aperti alla globalizzazione, ma in casa nostra lasciateci fare ciò che ci riesce meglio: il cibo»..
Drammatica è anche la situazione dei prezzi, in continuo aumento: «lo scorso anno abbiamo fatto vacanze senza realmente andarci. Le bollette del mese di agosto sono state altissime e così non è possibile andare avanti». La richiesta allo Stato è quella di «permetterci di lavorare come si deve. L'agricoltura - ha sottolineato il produttore Riccardo Roggio - fa girare l'economia di tutto il mondo. Oggi ci stanno uccidendo con prodotti come la farina di grillo o con il voler diluire il vino con l'acqua. Ciò che vogliamo è solo la nostra dignità di agricoltori, perchè se chiude il nostro settore si andrà verso lo sbaraglio». Dai manifestanti anche un messaggio alla comunità europea che «sta compiendo un omicidio con regole non fattibili che ci mettono in ginocchio» e a tutti i cittadini di Barletta «la loro vicinanza - ha chiosato Tanzi - è tangibile e ci ha incoraggiato a manifestare. Loro hanno fiducia nei nostri prodotti e vogliamo ripagarli donandogli la massima qualità».
«C'era chi si aspettava che fossimo 50, al massimo 70 trattori, invece - ha affermato Ruggiero Tanzi, referente della sigla organizzatrice della protesta "Liberi agricoltori barlettani" – ci sono oltre 200 mezzi accompagnati da persone a piedi. Con noi c'erano anche artigiani, muratori, pensionati e studenti perchè questo è un problema di tutti e noi stiamo smuovendo gli animi delle persone». Alla base della protesta il "no" alla concorrenza sleale e alla diffusione di "cibi sintetici" «vogliamo mantenere le nostre radici ben salde e proporci verso il futuro in base a ciò che eravamo. Siamo aperti alla globalizzazione, ma in casa nostra lasciateci fare ciò che ci riesce meglio: il cibo»..
Drammatica è anche la situazione dei prezzi, in continuo aumento: «lo scorso anno abbiamo fatto vacanze senza realmente andarci. Le bollette del mese di agosto sono state altissime e così non è possibile andare avanti». La richiesta allo Stato è quella di «permetterci di lavorare come si deve. L'agricoltura - ha sottolineato il produttore Riccardo Roggio - fa girare l'economia di tutto il mondo. Oggi ci stanno uccidendo con prodotti come la farina di grillo o con il voler diluire il vino con l'acqua. Ciò che vogliamo è solo la nostra dignità di agricoltori, perchè se chiude il nostro settore si andrà verso lo sbaraglio». Dai manifestanti anche un messaggio alla comunità europea che «sta compiendo un omicidio con regole non fattibili che ci mettono in ginocchio» e a tutti i cittadini di Barletta «la loro vicinanza - ha chiosato Tanzi - è tangibile e ci ha incoraggiato a manifestare. Loro hanno fiducia nei nostri prodotti e vogliamo ripagarli donandogli la massima qualità».