Progetto di razionalizzazione per la linea Barletta-Spinazzola
La spiegazione dell'assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini. "Non abbiamo mai chiuso la porta al dialogo"
sabato 12 gennaio 2013
L'assetto ferroviario sulla tratta Barletta-Spinazzola e le ipotesi di razionalizzazione del percorso dei bus sostitutivi sono state più volte oggetto di incontri con i sindaci dei Comuni di Spinazzola, Canosa, Minervino Murge e i responsabili di Trenitalia. "Non abbiamo mai chiuso la porta al dialogo" spiega l'assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini replicando alle notizie di stampa pubblicate nei giorni scorsi.
"Gli orari dei treni – aggiunge Minervini – sono stati concordati in un incontro in assessorato il 22 giugno scorso. Per quanto riguarda la questione dei tempi di percorrenza dei bus sostitutivi e delle fermate richieste in ambito urbano, l'ufficio reti e mobilità ha ribadito nella stessa riunione che il trasporto mediante bus non può intendersi alla stregua di un servizio di trasporto automobilistico tradizionale. Per questo motivo il numero delle fermate andava contenuto, evitando sovrapposizioni con il sistema di trasporto urbano di competenza dei Comuni".
Il piano di razionalizzazione, condiviso a giugno, conteneva la previsione di due sole fermate in ogni comune attraversato, con quella obbligatoria in stazione. Il percorso è stato anche oggetto di un viaggio sperimentale che ha registrato un tempo di percorrenza di circa 80 min per coprire la distanza di 70 km. Tuttavia non abbiamo più ricevuto il nulla osta dai Comuni per procedere. Per questo motivo mi sfugge oggi la ragione di tali polemiche. Invito nuovamente i sindaci a un confronto in assessorato per tracciare, insieme, una soluzione che vada nella direzione di offrire il miglior servizio ai pendolari che ogni giorno si muovono su quella linea".
"Gli orari dei treni – aggiunge Minervini – sono stati concordati in un incontro in assessorato il 22 giugno scorso. Per quanto riguarda la questione dei tempi di percorrenza dei bus sostitutivi e delle fermate richieste in ambito urbano, l'ufficio reti e mobilità ha ribadito nella stessa riunione che il trasporto mediante bus non può intendersi alla stregua di un servizio di trasporto automobilistico tradizionale. Per questo motivo il numero delle fermate andava contenuto, evitando sovrapposizioni con il sistema di trasporto urbano di competenza dei Comuni".
Il piano di razionalizzazione, condiviso a giugno, conteneva la previsione di due sole fermate in ogni comune attraversato, con quella obbligatoria in stazione. Il percorso è stato anche oggetto di un viaggio sperimentale che ha registrato un tempo di percorrenza di circa 80 min per coprire la distanza di 70 km. Tuttavia non abbiamo più ricevuto il nulla osta dai Comuni per procedere. Per questo motivo mi sfugge oggi la ragione di tali polemiche. Invito nuovamente i sindaci a un confronto in assessorato per tracciare, insieme, una soluzione che vada nella direzione di offrire il miglior servizio ai pendolari che ogni giorno si muovono su quella linea".