Probabile chiusura della sede della Polizia Stradale di Barletta
Un presidio di sicurezza per i cittadini rischia di scomparire
giovedì 6 marzo 2014
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La grave situazione della sicurezza stradale barlettana è stata costantemente arginata in questi anni dai successi delle operazioni di controllo e sicurezza costantemente effettuate dalla circoscrizione specialistica della polizia stradale avente sede in viale Regina Elena.
Da qualche giorno sarebbe però in dubbio la permanenza della sede barlettana della sottosezione ordinaria della polizia stradale, attualmente locata in affitto in un edificio privato. Nel tortuoso processo di spending review, infatti, l'apparato d'amministrazione della spesa pubblica avrebbe previsto un progetto di riorganizzazione tagliando alcune sedi delle forze dell'ordine.
Si mormora che sia già stato stilato un elenco, contenente circa 200 nomi di edifici che sarebbero sottoposti al rischio eliminazione. Sino a questo momento per ovviare alla grave crisi economica numerosi sono stati i provvedimenti attuati dallo stato, partendo dai semplici tagli degli sprechi in uniformi a quelli in materiale da ufficio.
Oltre ai siti della polizia stradale sarebbero ipoteticamente a rischio altri duecento presidi degli organi di sicurezza statale di vario genere. Per quanto concerne la successiva destinazione dei dipendenti statali adesso operanti nelle strutture a rischio, non sono ancora chiare le direttive, data la natura ancora prevalentemente progettuale dei provvedimenti.
Da qualche giorno sarebbe però in dubbio la permanenza della sede barlettana della sottosezione ordinaria della polizia stradale, attualmente locata in affitto in un edificio privato. Nel tortuoso processo di spending review, infatti, l'apparato d'amministrazione della spesa pubblica avrebbe previsto un progetto di riorganizzazione tagliando alcune sedi delle forze dell'ordine.
Si mormora che sia già stato stilato un elenco, contenente circa 200 nomi di edifici che sarebbero sottoposti al rischio eliminazione. Sino a questo momento per ovviare alla grave crisi economica numerosi sono stati i provvedimenti attuati dallo stato, partendo dai semplici tagli degli sprechi in uniformi a quelli in materiale da ufficio.
Oltre ai siti della polizia stradale sarebbero ipoteticamente a rischio altri duecento presidi degli organi di sicurezza statale di vario genere. Per quanto concerne la successiva destinazione dei dipendenti statali adesso operanti nelle strutture a rischio, non sono ancora chiare le direttive, data la natura ancora prevalentemente progettuale dei provvedimenti.