Prima prova degli esami di maturità, da Barletta le voci dei nostri studenti
Argomenti attesi o inattesi?. Pareri discordi tra i nostri ragazzi
giovedì 23 giugno 2011
Sono partiti in 496mila in tutta Italia: parliamo dei maturandi che ieri mattina sono stati alle prese con la prima prova degli esami di maturità: lo scritto di italiano, uguale per tutti gli indirizzi. A esaminarli, come una moderna Spada di Damocle pendente sulle loro teste, 12.375 presidenti di commissione e 42.488 commissari d'esame. Per molti la famigerata "notte prima degli esami" resterà quella trascorsa tra il 21 e il 22 giugno, ma nelle scorse ore gli studenti barlettani hanno già metabolizzato la redazione del tema d'italiano, primo dei quattro steps che separano dall'agognato diploma.
Le tracce di ieri hanno evaso i pronostici dei giorni scorsi, che davano per favoriti Italo Svevo per il tema letterario, il disastro nucleare di Fukushima per l'attualità, l'Unità d'Italia per il tema storico. Solo Ungaretti (già uscito nel 2006), era tra i nomi che circolavano nel "tototraccia" ed è stato confermato dalla prova del campo. Lo storico e scrittore britannico Eric J. Hobsbawan e la sua concezione di 'Secolo Breve' hanno invece caratterizzato la tematica della traccia storica.
Grande riscontro hanno ricevuto due tracce in particolare: quella che chiedeva di parlare di amore, odio e passione commentando frasi di D'Annunzio, Foscolo e, appunto, Svevo, e il cosiddetto tema di attualita', incentrato sul tema della fama al tempo dei reality e dei social media. Prendendo spunto da una profetica frase di Andy Warhol "Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per 15 minuti" si chiede, infatti, ai ragazzi di riflettere sul valore assegnato alla "fama" (effimera o meno) nella società odierna e sul concetto di "fama" proposto dall'industria televisiva (Reality e Talent Show) o perpetrato dai social media (Twitter, Youtube, Facebook). E proprio sul più celebre dei social networks, la creazione di Mark Zuckerberg, noi di Barlettalife abbiamo raccolto i pareri degli studenti barlettani in merito alle tracce della prima prova, riscontrando una generale delusione per l'assenza della traccia storica sui 150 anni dell'Unità d'Italia (sarebbe stato "elementare, Watson", cari ragazzi) e un'altrettanto diffusa ricettività negli stimoli offerti dalla traccia di attualità e una parziale soddisfazione.
C'è anche qualcuno perplesso tra gli studenti della nostra città, come spiega Biagio dell''I.T.E. "Cassandro": «Fra le varie tracce ho scelto il saggio breve su Enrico Fermi, nell'ambito tecnico-scientifico, poiché si tratta di un argomento che si collega con il disastro di Fukushima e con il referendum del 12 e 13 giugno. Mi ha deluso vedere come in ambito storico e nella traccia di argomento storico non ci sia stato un riferimento ai 150 anni dell'Unità d'Italia. Ma comunque la prima prova è stata un'esperienza stimolante. Per la seconda prova di domani avverto una certa dose di difficoltà, visto che i principali quesiti obbligatori vengono esposti in maniera del tutto differente da un abituale compito in classe di economia aziendale. Vedremo cosa ne verrà fuori… ». Non dello stesso parere il suo collega Giuseppe, alunno dell'istituto tecnico barlettano che spiega: « Personalmente ho trovate le tracce non difficili ma strane, con argomenti che forse nessuno si aspettava. Gli appunti fornitici ci hanno indirizzato bene e grazie a quelli si è riuscito a sviluppare la traccia scelta. Personalmente ho scelto la traccia dal titolo:"Siamo quello che mangiamo" perchè l' ho trovata la più semplice da comprendere. Ora concentrati per la 2 prova di domani (oggi per chi legge, ndr) ».
Di una pungente ironia l'opinione di Elena (Liceo Classico "Casardi"): « A parte quella sugli anni '70 (forse il Ministero non sa che la maggior parte delle scuole si fermano al secondo Dopoguerra) le tracce erano tutte abbastanza inaspettate ma stimolanti. Interessanti ma sopratutto di facile comprensione le fonti da prendere in esame. Personalmente ho scelto quella su amore odio e passione. Nella mia classe le scelte sono state abbastanza eterogenee ma nella maggior parte dei casi orientate verso la tipologia D, siamo quello che mangiamo e quella che ho scelto io ». Un'altra iscritta alla scuola degli "umanisti" per eccellenza, Luisa, conferma la novità (poco gradita) delle tracce: « Decisamente migliori le tracce dell'anno scorso. Alcuni autori delle tracce non non mai state trattati per quanto riguarda il mio caso; ad esempio Ungaretti o pittori come Klimt e Picasso».
Si associa alla delusione Alessandro, del Liceo Scientifico "Cafiero": «Primo giorno d'esame, primo banco in prima fila. Dopo la rassegnata accettazione della sistemazione, c'è stata la consegna delle tracce; tutte le più gettonate sono state scartate. Un vero peccato per chi si era preparato in base alle voci che si erano sparse da giorni. La traccia d'ambito storico-letterario mi ha un po' deluso, "le differenze tra Destra e Sinistra", mentre ho trovato molto interessanti quelle dell'ambito letterario "Siamo ciò che mangiamo" e dell'ambito artistico-letterario "amore, odio, passione". Personalmente ho scelto la seconda per la possibilità di spaziare liberamente nell'argomentazione del saggio. Si tengono ora le dita incrociate per domani, la prova di matematica». Di parere discorde con il suo collega è invece Pio: « Primo giorno andato piuttosto bene. Tutti per la prima prova si aspettavano tracce sui 150 anni dell'Unità d'Italia o sul Referendum ma alla fine sono stati proposti tutt'altri argomenti. Io ho scelto la tipologia D ovvero l'analisi della famosa citazione di Andy Warhol "nel futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti". Una frase molto significativa che ti spingeva a riflettere sul significato che ha assunto nella società odierna la parola "fama" e cosa si è disposti a fare per ottenere questi 15 insignificanti minuti di "gloria". Non ero molto preoccupato perchè in fin dei conti la Prima prova è un semplice compito d'italiano al quale tutti noi siamo abituati sin dalle elementari...si attende con ansia la seconda prova... ».
Discretamente soddisfatto anche un altro cultore della matematica e della scienza, iscritto anch'egli al "Cafiero", Antonio: «A parte il gran trambusto per l'organizzazione dei banchi e la tensione accumulata, è andata abbastanza bene. Ho scelto la traccia che aveva come tema "amore, odio e passione" perchè mi dava maggiori possibilità di dar sfogo alla mia creatività».
Discreta la prima, verrebbe da dire a compendio di queste dichiarazioni. Ci avviamo a un'altra notte insonne per gli studenti barlettani, quella che precede la seconda prova, latino al liceo classico, matematica al liceo scientifico, lingua straniera al liceo linguistico, pedagogia al liceo pedagogico, disegno geometrico, prospettiva e architettura al liceo artistico. Per gli istituti tecnici e professionali toccherà a materie che, oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una dimensione tecnico-pratico-laboratoriale. Un giorno da leoni per i maturandi della nostra città, che noi di Barlettalife saremo ancora pronti a raccontarvi.
Si ringraziano Enrico Gorgoglione, Mario Sculco e Ida Vinella per la collaborazione.
Le tracce di ieri hanno evaso i pronostici dei giorni scorsi, che davano per favoriti Italo Svevo per il tema letterario, il disastro nucleare di Fukushima per l'attualità, l'Unità d'Italia per il tema storico. Solo Ungaretti (già uscito nel 2006), era tra i nomi che circolavano nel "tototraccia" ed è stato confermato dalla prova del campo. Lo storico e scrittore britannico Eric J. Hobsbawan e la sua concezione di 'Secolo Breve' hanno invece caratterizzato la tematica della traccia storica.
Grande riscontro hanno ricevuto due tracce in particolare: quella che chiedeva di parlare di amore, odio e passione commentando frasi di D'Annunzio, Foscolo e, appunto, Svevo, e il cosiddetto tema di attualita', incentrato sul tema della fama al tempo dei reality e dei social media. Prendendo spunto da una profetica frase di Andy Warhol "Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per 15 minuti" si chiede, infatti, ai ragazzi di riflettere sul valore assegnato alla "fama" (effimera o meno) nella società odierna e sul concetto di "fama" proposto dall'industria televisiva (Reality e Talent Show) o perpetrato dai social media (Twitter, Youtube, Facebook). E proprio sul più celebre dei social networks, la creazione di Mark Zuckerberg, noi di Barlettalife abbiamo raccolto i pareri degli studenti barlettani in merito alle tracce della prima prova, riscontrando una generale delusione per l'assenza della traccia storica sui 150 anni dell'Unità d'Italia (sarebbe stato "elementare, Watson", cari ragazzi) e un'altrettanto diffusa ricettività negli stimoli offerti dalla traccia di attualità e una parziale soddisfazione.
C'è anche qualcuno perplesso tra gli studenti della nostra città, come spiega Biagio dell''I.T.E. "Cassandro": «Fra le varie tracce ho scelto il saggio breve su Enrico Fermi, nell'ambito tecnico-scientifico, poiché si tratta di un argomento che si collega con il disastro di Fukushima e con il referendum del 12 e 13 giugno. Mi ha deluso vedere come in ambito storico e nella traccia di argomento storico non ci sia stato un riferimento ai 150 anni dell'Unità d'Italia. Ma comunque la prima prova è stata un'esperienza stimolante. Per la seconda prova di domani avverto una certa dose di difficoltà, visto che i principali quesiti obbligatori vengono esposti in maniera del tutto differente da un abituale compito in classe di economia aziendale. Vedremo cosa ne verrà fuori… ». Non dello stesso parere il suo collega Giuseppe, alunno dell'istituto tecnico barlettano che spiega: « Personalmente ho trovate le tracce non difficili ma strane, con argomenti che forse nessuno si aspettava. Gli appunti fornitici ci hanno indirizzato bene e grazie a quelli si è riuscito a sviluppare la traccia scelta. Personalmente ho scelto la traccia dal titolo:"Siamo quello che mangiamo" perchè l' ho trovata la più semplice da comprendere. Ora concentrati per la 2 prova di domani (oggi per chi legge, ndr) ».
Di una pungente ironia l'opinione di Elena (Liceo Classico "Casardi"): « A parte quella sugli anni '70 (forse il Ministero non sa che la maggior parte delle scuole si fermano al secondo Dopoguerra) le tracce erano tutte abbastanza inaspettate ma stimolanti. Interessanti ma sopratutto di facile comprensione le fonti da prendere in esame. Personalmente ho scelto quella su amore odio e passione. Nella mia classe le scelte sono state abbastanza eterogenee ma nella maggior parte dei casi orientate verso la tipologia D, siamo quello che mangiamo e quella che ho scelto io ». Un'altra iscritta alla scuola degli "umanisti" per eccellenza, Luisa, conferma la novità (poco gradita) delle tracce: « Decisamente migliori le tracce dell'anno scorso. Alcuni autori delle tracce non non mai state trattati per quanto riguarda il mio caso; ad esempio Ungaretti o pittori come Klimt e Picasso».
Si associa alla delusione Alessandro, del Liceo Scientifico "Cafiero": «Primo giorno d'esame, primo banco in prima fila. Dopo la rassegnata accettazione della sistemazione, c'è stata la consegna delle tracce; tutte le più gettonate sono state scartate. Un vero peccato per chi si era preparato in base alle voci che si erano sparse da giorni. La traccia d'ambito storico-letterario mi ha un po' deluso, "le differenze tra Destra e Sinistra", mentre ho trovato molto interessanti quelle dell'ambito letterario "Siamo ciò che mangiamo" e dell'ambito artistico-letterario "amore, odio, passione". Personalmente ho scelto la seconda per la possibilità di spaziare liberamente nell'argomentazione del saggio. Si tengono ora le dita incrociate per domani, la prova di matematica». Di parere discorde con il suo collega è invece Pio: « Primo giorno andato piuttosto bene. Tutti per la prima prova si aspettavano tracce sui 150 anni dell'Unità d'Italia o sul Referendum ma alla fine sono stati proposti tutt'altri argomenti. Io ho scelto la tipologia D ovvero l'analisi della famosa citazione di Andy Warhol "nel futuro ognuno sarà famoso per quindici minuti". Una frase molto significativa che ti spingeva a riflettere sul significato che ha assunto nella società odierna la parola "fama" e cosa si è disposti a fare per ottenere questi 15 insignificanti minuti di "gloria". Non ero molto preoccupato perchè in fin dei conti la Prima prova è un semplice compito d'italiano al quale tutti noi siamo abituati sin dalle elementari...si attende con ansia la seconda prova... ».
Discretamente soddisfatto anche un altro cultore della matematica e della scienza, iscritto anch'egli al "Cafiero", Antonio: «A parte il gran trambusto per l'organizzazione dei banchi e la tensione accumulata, è andata abbastanza bene. Ho scelto la traccia che aveva come tema "amore, odio e passione" perchè mi dava maggiori possibilità di dar sfogo alla mia creatività».
Discreta la prima, verrebbe da dire a compendio di queste dichiarazioni. Ci avviamo a un'altra notte insonne per gli studenti barlettani, quella che precede la seconda prova, latino al liceo classico, matematica al liceo scientifico, lingua straniera al liceo linguistico, pedagogia al liceo pedagogico, disegno geometrico, prospettiva e architettura al liceo artistico. Per gli istituti tecnici e professionali toccherà a materie che, oltre a caratterizzare i diversi indirizzi di studio, hanno una dimensione tecnico-pratico-laboratoriale. Un giorno da leoni per i maturandi della nostra città, che noi di Barlettalife saremo ancora pronti a raccontarvi.
Si ringraziano Enrico Gorgoglione, Mario Sculco e Ida Vinella per la collaborazione.