Presunto disastro ambientale, il Comitato Aria Pulita Bat rinuncia

Non si costituirà parte civile, verosimile la richiesta di assoluzione il 4 aprile

venerdì 26 gennaio 2018
Perde una delle parti civili il giudizio abbreviato sul presunto disastro ambientale colposo che avrebbe determinato l'attività della cementeria Buzzi Unicem.

Il Comitato Aria Pulita Bat, rappresentato dall'avvocato Michele Cianci, ha, infatti, rinunciato alla costituzione di parte civile ritenendo debole l'impianto accusatorio tracciato dalla Procura che, peraltro, aveva chiesto il non luogo a procedere degli otto imputati. Anticamera della verosimile richiesta di assoluzione che potrebbe esser formulata dal pubblico ministero nell'udienza di discussione del 4 aprile: come si ricorderà il non luogo a procedere non fu condiviso dal gup del tribunale di Trani Francesco Messina, sostituito, a seguito del suo trasferimento a Pesaro, dal collega Raffaele Moselli.

Nel procedimento restano costituiti parte civile Comune, Provincia, Regione e Comitato Bene Comune Barletta.

Per la diversa natura e dinamica del processo, il Comitato Aria Pulita non rinuncia alla costituzione di parte civile effettuata nel dibattimento che conta altri nove imputati. Per quanto ricostruirono le indagini, ci sarebbero state "emissioni inquinanti rivenienti dalla combustione di rifiuti superiori al limite di legge prevista nell'ambito della tipologia dei rifiuti, trattandosi di un impianto ubicato nei 200 metri da insediamenti residenziali". E chi avrebbe dovuto controllare non l'avrebbe fatto adeguatamente.