Presto la raccolta dei rifiuti "porta a porta" a Barletta
«Prima di approvarlo in giunta, bisogna render noto il piano per favorire trasparenza». Intervento di Sabrina Salerno dell'associazione Beni Comuni
mercoledì 28 dicembre 2011
«Il dirigente all'ambiente del Comune di Barletta, Ing. Mastrorillo, ha comunicato che il Piano per la raccolta di rifiuti "porta a porta" è pronto e sarà approvato dalla giunta entro la fine dell'anno». Scrive così Sabrina Salerno, in rappresentanza dell'Associazione Beni Comuni di Barletta.
«Impegno non più procrastinabile da parte della nostra amministrazione comunale in quanto, entro il 2012, tutti i comuni pugliesi dovranno raggiungere la percentuale di raccolta differenziata decisa dalla Regione Puglia, inizialmente al 65% e poi rivista al ribasso al 50%. L'iter prevede, in seguito, la presa d'atto dell'Ato e l'arrivo di tale progetto in Regione per la sua approvazione definitiva.
Come associazioni e movimenti siamo impegnati sul fronte 'rifiuti' che ci piacerebbe venissero chiamati risorse a 360° gradi. Nota è la battaglia per impedire che Barletta continui ad avere in pieno centro abitato un inceneritore di 'risorse'. Sia perché tali risorse se incenerite si trasformano in veleno per l'ambiente che ci ospita e per la nostra salute, sia perché riteniamo fondamentale una gestione delle risorse che miri, in primis alla loro riduzione, ed anche al loro riciclo. Noi, che crediamo davvero nella necessità di avviare e coltivare un processo partecipato che produca consapevolezza e trasparenza nella gestione della nostra città e nella cura della nostra comunità, non possiamo che prender atto di questa lacuna che il Piano per la raccolta di rifiuti "porta a porta" registra sul nascere. Chiediamo pertanto che il Piano venga reso noto e presentato alla cittadinanza prima di approdare in giunta.
Insieme al Collettivo Exit, abbiamo partecipato all'incontro tenutosi a Modugno lo scorso 9 dicembre ed ascoltato Paul Connet della St. Lawrence University, ideatore della strategia Rifiuti Zero, Rossano Ercolini, per l'osservatorio Rifiuti Zero del Comune di Capannori (Lu) e il dott. Agostino Di Ciaula, moderatore della serata, che ha sottolineato come nonostante la legge italiana prescriva la via del riciclaggio come primaria rispetto all'utilizzo dei rifiuti per la produzione energetica, assistiamo ad un aumento del numero di inceneritori: in Puglia dai dati forniti dalla stessa regione constatiamo che solo il 18% dei rifiuti viene riciclato, mentre l'82% è impiegato in impianti inceneritori. Lo studio della strategia Rifiuti Zero che si basa sul sistema 'porta a porta' dimostra che senza la partecipazione ed il coinvolgimento della cittadinanza, delle associazioni e delle scuole la sua applicazione sarebbe parziale e, pertanto, fallimentare. Dati i tempi stretti, chiediamo che l'amministrazione ci aiuti nell'opera di informazione e coinvolgimento che abbiamo cominciato nei confronti di associazioni e scuole, diffondendo tramite email un documento a riguardo (da protocollare presso il Comune di Barletta).
Chiediamo, inoltre, che il Consiglio Comunale deliberi l'adesione alla strategia Rifiuti Zero approvando il format di deliberazione che ci è stato fornito dal Dott. Di Ciaula, così come auspicato nell'ultimo articolo del Prof. Ruggiero Quarto».
«Impegno non più procrastinabile da parte della nostra amministrazione comunale in quanto, entro il 2012, tutti i comuni pugliesi dovranno raggiungere la percentuale di raccolta differenziata decisa dalla Regione Puglia, inizialmente al 65% e poi rivista al ribasso al 50%. L'iter prevede, in seguito, la presa d'atto dell'Ato e l'arrivo di tale progetto in Regione per la sua approvazione definitiva.
Come associazioni e movimenti siamo impegnati sul fronte 'rifiuti' che ci piacerebbe venissero chiamati risorse a 360° gradi. Nota è la battaglia per impedire che Barletta continui ad avere in pieno centro abitato un inceneritore di 'risorse'. Sia perché tali risorse se incenerite si trasformano in veleno per l'ambiente che ci ospita e per la nostra salute, sia perché riteniamo fondamentale una gestione delle risorse che miri, in primis alla loro riduzione, ed anche al loro riciclo. Noi, che crediamo davvero nella necessità di avviare e coltivare un processo partecipato che produca consapevolezza e trasparenza nella gestione della nostra città e nella cura della nostra comunità, non possiamo che prender atto di questa lacuna che il Piano per la raccolta di rifiuti "porta a porta" registra sul nascere. Chiediamo pertanto che il Piano venga reso noto e presentato alla cittadinanza prima di approdare in giunta.
Insieme al Collettivo Exit, abbiamo partecipato all'incontro tenutosi a Modugno lo scorso 9 dicembre ed ascoltato Paul Connet della St. Lawrence University, ideatore della strategia Rifiuti Zero, Rossano Ercolini, per l'osservatorio Rifiuti Zero del Comune di Capannori (Lu) e il dott. Agostino Di Ciaula, moderatore della serata, che ha sottolineato come nonostante la legge italiana prescriva la via del riciclaggio come primaria rispetto all'utilizzo dei rifiuti per la produzione energetica, assistiamo ad un aumento del numero di inceneritori: in Puglia dai dati forniti dalla stessa regione constatiamo che solo il 18% dei rifiuti viene riciclato, mentre l'82% è impiegato in impianti inceneritori. Lo studio della strategia Rifiuti Zero che si basa sul sistema 'porta a porta' dimostra che senza la partecipazione ed il coinvolgimento della cittadinanza, delle associazioni e delle scuole la sua applicazione sarebbe parziale e, pertanto, fallimentare. Dati i tempi stretti, chiediamo che l'amministrazione ci aiuti nell'opera di informazione e coinvolgimento che abbiamo cominciato nei confronti di associazioni e scuole, diffondendo tramite email un documento a riguardo (da protocollare presso il Comune di Barletta).
Chiediamo, inoltre, che il Consiglio Comunale deliberi l'adesione alla strategia Rifiuti Zero approvando il format di deliberazione che ci è stato fornito dal Dott. Di Ciaula, così come auspicato nell'ultimo articolo del Prof. Ruggiero Quarto».