Preso il 17enne rapinatore di due supermercati di Barletta
Quattordici in tutto le rapine accertate sul territorio. Proprio in città, la svolta ale indagini
mercoledì 12 maggio 2010
14.44
Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Molfetta, su ordine emesso dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Bari, hanno notificato al 17enne barese N.S. il provvedimento con il quale gli vengono addebitate 14 rapine compiute dal dicembre 2008 a marzo del 2009, alle quali ha partecipato personalmente con altri complici: per lui l'accusa, infatti, è di associazione a delinquere finalizzata alla rapina aggravata. Il giovane, era capo di una banda composta da quattro giovani baresi, tutti incensurati e già tratti in arresto, che ha terrorizzato, con modalità tipiche di una vera e propria organizzazione criminale, diciotto supermercati e farmacie di Bari, Molfetta, Trani, Barletta, Bisceglie e Giovinazzo.
La loro giovane età lasciava supporre che il denaro rapinato servisse per divertimenti vari, tenuto anche conto del fatto che due di essi avevano già un lavoro. L'erronea convinzione di restare impuniti perché incensurati (e di conseguenza nemmeno fotosegnalati e perciò non immediatamente riconoscibili), faceva sì che il quartetto acquistasse sempre maggiore sicurezza.
L'episodio che ha segnato la svolta delle indagini è avvenuto a seguito di una rapina compiuta il 14 marzo dello scorso anno in un supermercato di Barletta. In tale occasione, i Carabinieri del luogo arrestarono in flagranza il 17enne e di conseguenza le sue foto segnaletiche furono acquisite dai Comandi Arma limitrofi. Grazie ad esse, i militari di Molfetta, avendo visto e rivisto i filmati di alcune delle rapine compiute in quel centro nei mesi di febbraio e marzo, lo hanno riconosciuto. Non quindi intercettazioni, microspie o altri sofisticati ausili tecnici, ma un paziente riscontro basato sull'analisi puntigliosa dei filmati delle rapine compiute nella zona, dal riconoscimento fotografico effettuato da commesse e cassieri, con i Carabinieri che visitano "porta a porta" i singoli esercizi commerciali rapinati e ricostruiscono, pazientemente, il giro di amici del minorenne.
Man mano che vengono individuati i componenti della banda, un 23enne, un 20enne e un 21enne, tutti del quartiere San Pio di Bari, cominciano le loro parziali ammissioni di colpa, sperando che la loro collaborazione con la giustizia possa agevolarli nel computo della pena. Per tutti e tre il Sostituto Procuratore della Repubblica di Trani Dott. Luigi Scimé, dispose il fermo di polizia giudiziaria il 24 marzo del 2009, perché gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più rapine aggravate.
Al minore, invece, sono attribuite 5 rapine a Molfetta, 3 a Trani, 2 a Barletta e Giovinazzo, 1 a Bisceglie e Capurso.
La loro giovane età lasciava supporre che il denaro rapinato servisse per divertimenti vari, tenuto anche conto del fatto che due di essi avevano già un lavoro. L'erronea convinzione di restare impuniti perché incensurati (e di conseguenza nemmeno fotosegnalati e perciò non immediatamente riconoscibili), faceva sì che il quartetto acquistasse sempre maggiore sicurezza.
L'episodio che ha segnato la svolta delle indagini è avvenuto a seguito di una rapina compiuta il 14 marzo dello scorso anno in un supermercato di Barletta. In tale occasione, i Carabinieri del luogo arrestarono in flagranza il 17enne e di conseguenza le sue foto segnaletiche furono acquisite dai Comandi Arma limitrofi. Grazie ad esse, i militari di Molfetta, avendo visto e rivisto i filmati di alcune delle rapine compiute in quel centro nei mesi di febbraio e marzo, lo hanno riconosciuto. Non quindi intercettazioni, microspie o altri sofisticati ausili tecnici, ma un paziente riscontro basato sull'analisi puntigliosa dei filmati delle rapine compiute nella zona, dal riconoscimento fotografico effettuato da commesse e cassieri, con i Carabinieri che visitano "porta a porta" i singoli esercizi commerciali rapinati e ricostruiscono, pazientemente, il giro di amici del minorenne.
Man mano che vengono individuati i componenti della banda, un 23enne, un 20enne e un 21enne, tutti del quartiere San Pio di Bari, cominciano le loro parziali ammissioni di colpa, sperando che la loro collaborazione con la giustizia possa agevolarli nel computo della pena. Per tutti e tre il Sostituto Procuratore della Repubblica di Trani Dott. Luigi Scimé, dispose il fermo di polizia giudiziaria il 24 marzo del 2009, perché gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più rapine aggravate.
Al minore, invece, sono attribuite 5 rapine a Molfetta, 3 a Trani, 2 a Barletta e Giovinazzo, 1 a Bisceglie e Capurso.