Premiazione in Senato di una Scuola Primaria di Barletta
Proposta di legge degli alunni sul tema dei pericoli del web. 5^E, 5^F in "Senato per i ragazzi"
martedì 14 maggio 2013
Il 17 maggio si svolgerà a Palazzo Madama a Roma, sede del Senato della Repubblica, inserendosi nelle iniziative di "Senato per ragazzi", la cerimonia di premiazione del concorso "Vorrei una legge che.... " indetto dal Senato, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, al quale gli alunni della della 5^E e della 5^F della Scuola Primaria "Girondi" -Plesso Padre Raffaele Dibari di Barletta hanno partecipato con la proposta di legge: "Conosciamo il web? Rischi e pericoli della rete".
Tale Proposta, elaborata dagli alunni con la collaborazione degli insegnanti, riguarda la diffusa frequentazione di Internet anche tra i bambini che, per la loro comprensibile inesperienza e spesso per l'assenza di un adulto durante l'uso di tali mezzi, sono esposti ai maggiori pericoli. La Rete, se non è opportunamente utilizzata, può divenire un luogo di discriminazione, sopraffazione e violenza. Sta a noi insegnanti ed ai genitori accompagnare i più giovani ad avvicinarsi a questa nuova tecnologia educando ad una navigazione sicura, consapevole non solo delle innumerevoli opportunità, ma anche dei rischi presenti in rete.
Il punto di partenza della questione affrontata dal progetto è stata la lettura dei dati della Polizia postale e delle comunicazioni relativi al 2012 sugli arresti per pedofilia on line, sulle denunce e sul monitoraggio di molte migliaia di siti. Al termine di un lavoro di riflessione di gruppo, gli studenti hanno elaborato una proposta di legge indirizzata "ai genitori, agli insegnanti e a noi bambini, per utilizzare Internet in sicurezza, limitando al massimo i rischi e i pericoli della rete". Tra gli obblighi dei genitori, è previsto che rispettino "i momenti di vita familiare, impegnandosi a non utilizzare il cellulare, il computer o altra strumentazione tecnologica durante il pranzo o la cena" e utilizzando "dei filtri famiglia che permettano di limitare la navigazione". Gli insegnanti, dal canto loro, devono aggiornare le proprie competenze tecnologiche per dimostrare di essere più vicini a noi, informare i giovani sui rischi presenti in rete. Ma anche i minori dal canto loro s'impegnano ad informare i genitori e gli insegnanti nel caso in cui ci imbattiamo in contenuto non adatti alla loro età.
«Adesso però ti dico la soluzione:/Devi fare semplicemente attenzione,/non andare sui siti dell'«orrore»/E caro genitore, non avere timore:/Se hai educato bene il tuo bambino/Basta solo stargli vicino».
Tale Proposta, elaborata dagli alunni con la collaborazione degli insegnanti, riguarda la diffusa frequentazione di Internet anche tra i bambini che, per la loro comprensibile inesperienza e spesso per l'assenza di un adulto durante l'uso di tali mezzi, sono esposti ai maggiori pericoli. La Rete, se non è opportunamente utilizzata, può divenire un luogo di discriminazione, sopraffazione e violenza. Sta a noi insegnanti ed ai genitori accompagnare i più giovani ad avvicinarsi a questa nuova tecnologia educando ad una navigazione sicura, consapevole non solo delle innumerevoli opportunità, ma anche dei rischi presenti in rete.
Il punto di partenza della questione affrontata dal progetto è stata la lettura dei dati della Polizia postale e delle comunicazioni relativi al 2012 sugli arresti per pedofilia on line, sulle denunce e sul monitoraggio di molte migliaia di siti. Al termine di un lavoro di riflessione di gruppo, gli studenti hanno elaborato una proposta di legge indirizzata "ai genitori, agli insegnanti e a noi bambini, per utilizzare Internet in sicurezza, limitando al massimo i rischi e i pericoli della rete". Tra gli obblighi dei genitori, è previsto che rispettino "i momenti di vita familiare, impegnandosi a non utilizzare il cellulare, il computer o altra strumentazione tecnologica durante il pranzo o la cena" e utilizzando "dei filtri famiglia che permettano di limitare la navigazione". Gli insegnanti, dal canto loro, devono aggiornare le proprie competenze tecnologiche per dimostrare di essere più vicini a noi, informare i giovani sui rischi presenti in rete. Ma anche i minori dal canto loro s'impegnano ad informare i genitori e gli insegnanti nel caso in cui ci imbattiamo in contenuto non adatti alla loro età.
«Adesso però ti dico la soluzione:/Devi fare semplicemente attenzione,/non andare sui siti dell'«orrore»/E caro genitore, non avere timore:/Se hai educato bene il tuo bambino/Basta solo stargli vicino».