Prefettura a Barletta "blindata" dalla legge
Intervento del professor Vincenzo Piccialli. Scaduto il tempo per emanare il decreto
venerdì 2 luglio 2010
In riferimento al paventato trasferimento della Prefettura da Barletta ad Andria, in quanto questa città individuata quale "Polo dell'ordine e della sicurezza pubblica" della Provincia di Barletta-Andria-Trani, così come stabilito dallo Statuto Provinciale, di recente approvato a maggioranza assoluta e non qualificata il 21/5/2010 e come più volte auspicato e ribadito dal Presidente della Provincia, Francesco Ventola, vanno fatte alcune precisazioni.
Intanto la Prefettura a Barletta è "blindata" dalla legge istitutiva della Provincia di Barletta-Andria-Trani (art. 4, comma 1, L. 148/04), non solo per le vocazioni territoriali (Barletta è stata sede di Sottoprefettura sino al 1927, unica città in Puglia oltre i cinque capoluoghi storici), ma anche perché l'atto di Governo che ha assegnato la Prefettura a Barletta (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16/11/2007), è stato emanato in un arco temporale ben preciso stabilito dalla legge istitutiva (non prima del termine di tre anni e non oltre il termine di quattro anni dalla data di entrata in vigore della legge stessa, com'è scritto nell'art.2, comma 2, primo periodo, della L. 148/04).
Perciò, l'arco temporale in cui il Governo poteva emanare il Decreto per assegnare la Prefettura è oramai scaduto.
Inoltre, poiché la città di Andria sarebbe stata individuata dallo Statuto Provinciale quale "Polo dell'ordine e della sicurezza pubblica", se così fosse, insieme alla Questura, dovrebbero essere allocati nella stessa città anche il Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza che invece, il Governo, con il DPCM del 16/11/2007, ha assegnato ad altre città co-capoluogo della Provincia (Trani e Barletta)!
La Prefettura, assegnata dal Governo a Barletta, invece, appartiene al "Polo politico-istituzionale" poiché, quello della sicurezza e dell'ordine pubblico, è una delle competenze della Prefettura ma non è l'unica.
Difatti l'art. 19 del Regio Decreto 383/1934, tuttora in vigore (con riferimento al richiamo di cui all'art. 273, comma 5, del Decreto Legislativo n. 267/2000 - Testo Unico degli Enti Locali) e il DPR 180/2006, chiariscono in maniera inequivocabile che la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo, in capo alla Provincia, è Organo dello Stato che svolge compiti di rappresentanza del Governo nazionale e di amministrazione generale sul territorio di competenza, e non già unicamente di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.
Infine, un'ultima considerazione: qualcuno (e non solo il Presidente della Provincia, Francesco Ventola) contesta il fatto che per l'immobile in cui è allocata la Prefettura di Barletta (il Real Monte di Pietà), lo Stato paga un oneroso canone di affitto. Io dico, invece, che ciò rappresenta il risarcimento minimo dello Stato italiano nei confronti della città di Barletta, che ha donato tanti eroici figli alla Patria, risultando la Città più decorata d'Italia con 12 medaglie d'oro, 115 medaglie d'argento, 151 medaglie di bronzo e 114 croci di guerra e quindi certamente meritevole di essere sede dell'istituzione periferica più rappresentativa dello Stato italiano. Questa non vuole essere pura demagogia nazionalistica, ma in un'epoca in cui viene messa pericolosamente in discussione da alcuni esponenti politici l'Unità d'Italia, rammentare a taluni che riconoscere i giusti meriti con l'attribuzione della Prefettura dallo Stato alla Città della Disfida (epico e glorioso episodio del 1503 che evoca il primo anelito di italianità della Storia) non è fuori luogo!
Pertanto chi ha ancora strane e bizzarre intenzioni circa un assurdo trasferimento della Prefettura da Barletta in altra città, se ne faccia una ragione, rassegnandosi che la Prefettura rimarrà a Barletta!
Piuttosto costoro adesso pensassero solo a difendersi con mezzi leciti dagli imminenti ricorsi che stanno per partire, a raffica, ai Tribunali Amministrativi, ivi compresa la Corte Costituzionale, per attribuire, come è ovvio e legittimo che sia, la sede legale della Provincia alla Città di Barletta.
Prof. Vincenzo PICCIALLI
Segretario Amministrativo del Comitato di lotta Barletta Provincia
Intanto la Prefettura a Barletta è "blindata" dalla legge istitutiva della Provincia di Barletta-Andria-Trani (art. 4, comma 1, L. 148/04), non solo per le vocazioni territoriali (Barletta è stata sede di Sottoprefettura sino al 1927, unica città in Puglia oltre i cinque capoluoghi storici), ma anche perché l'atto di Governo che ha assegnato la Prefettura a Barletta (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16/11/2007), è stato emanato in un arco temporale ben preciso stabilito dalla legge istitutiva (non prima del termine di tre anni e non oltre il termine di quattro anni dalla data di entrata in vigore della legge stessa, com'è scritto nell'art.2, comma 2, primo periodo, della L. 148/04).
Perciò, l'arco temporale in cui il Governo poteva emanare il Decreto per assegnare la Prefettura è oramai scaduto.
Inoltre, poiché la città di Andria sarebbe stata individuata dallo Statuto Provinciale quale "Polo dell'ordine e della sicurezza pubblica", se così fosse, insieme alla Questura, dovrebbero essere allocati nella stessa città anche il Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza che invece, il Governo, con il DPCM del 16/11/2007, ha assegnato ad altre città co-capoluogo della Provincia (Trani e Barletta)!
La Prefettura, assegnata dal Governo a Barletta, invece, appartiene al "Polo politico-istituzionale" poiché, quello della sicurezza e dell'ordine pubblico, è una delle competenze della Prefettura ma non è l'unica.
Difatti l'art. 19 del Regio Decreto 383/1934, tuttora in vigore (con riferimento al richiamo di cui all'art. 273, comma 5, del Decreto Legislativo n. 267/2000 - Testo Unico degli Enti Locali) e il DPR 180/2006, chiariscono in maniera inequivocabile che la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo, in capo alla Provincia, è Organo dello Stato che svolge compiti di rappresentanza del Governo nazionale e di amministrazione generale sul territorio di competenza, e non già unicamente di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.
Infine, un'ultima considerazione: qualcuno (e non solo il Presidente della Provincia, Francesco Ventola) contesta il fatto che per l'immobile in cui è allocata la Prefettura di Barletta (il Real Monte di Pietà), lo Stato paga un oneroso canone di affitto. Io dico, invece, che ciò rappresenta il risarcimento minimo dello Stato italiano nei confronti della città di Barletta, che ha donato tanti eroici figli alla Patria, risultando la Città più decorata d'Italia con 12 medaglie d'oro, 115 medaglie d'argento, 151 medaglie di bronzo e 114 croci di guerra e quindi certamente meritevole di essere sede dell'istituzione periferica più rappresentativa dello Stato italiano. Questa non vuole essere pura demagogia nazionalistica, ma in un'epoca in cui viene messa pericolosamente in discussione da alcuni esponenti politici l'Unità d'Italia, rammentare a taluni che riconoscere i giusti meriti con l'attribuzione della Prefettura dallo Stato alla Città della Disfida (epico e glorioso episodio del 1503 che evoca il primo anelito di italianità della Storia) non è fuori luogo!
Pertanto chi ha ancora strane e bizzarre intenzioni circa un assurdo trasferimento della Prefettura da Barletta in altra città, se ne faccia una ragione, rassegnandosi che la Prefettura rimarrà a Barletta!
Piuttosto costoro adesso pensassero solo a difendersi con mezzi leciti dagli imminenti ricorsi che stanno per partire, a raffica, ai Tribunali Amministrativi, ivi compresa la Corte Costituzionale, per attribuire, come è ovvio e legittimo che sia, la sede legale della Provincia alla Città di Barletta.
Prof. Vincenzo PICCIALLI
Segretario Amministrativo del Comitato di lotta Barletta Provincia