Precetto pasquale dell’Unione Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana
Collaborazione con l’Archivio di Stato di Bari per la mostra storica sulle foibe e l’esodo giuliano-dalmata
venerdì 19 aprile 2019
11.50
Nei giorni scorsi, una delegazione dell'UNIMRI -Unione Nazionale Insigniti al Merito della Repubblica Italiana- si è raccolta insieme agli altri fedeli in preghiera presso la Basilica di San Nicola di Bari, in occasione del precetto pasquale. Della delegazione, con il Presidente nazionale Giovanni Porcaro, con segretario e tesoriere Giacinto Panebianco, erano altresì presenti gli insigniti della nascente associazione di Bari, intitolata a San Nicola e il suo presidente il cav. dott. Bepy Goffredo. Per l'occasione, ai Padri Domenicani della Basilica, è stato fatto dono di un quadro con la pergamena in cui è riportata "La preghiera del Cavaliere".
E, nell'ambito delle iniziative tese alla diffusione del senso civico per i valori della Repubblica, una delegazione dell'UNIMRI ha effettuato una visita alla mostra fotografica "Le radici, il ricordo, il futuro" dedicata al "Giorno del Ricordo", giunta a Bari presso l'Archivio di Stato e rimarrà fino al 30 aprile.
Un'occasione da non perdere per approfondire, attraverso le immagini e i documenti originali dell'epoca raccolti dal direttore dell'Archivio di Stato di Barletta -Michele Grimaldi-, dal vice Presidente Nazionale dell'Associazione culturale "Famiglia Dignanese" -Giuseppe Dicuonzo Sansa- e dall'Istituto Storico "Don Policarpo Scagliarini" del "Villaggio Trieste" di Bari, la vicenda delle Foibe e dell'Esodo Giuliano-Dalmata nella quale furono coinvolti anche molti nostri conterranei.
Peraltro la città di Bari, negli anni '50, fu tra le prime ad accogliere ed ospitare circa mille esuli, i quali tutt'oggi risiedono, con i propri figli e nipoti, nelle 26 palazzine costituenti il cosiddetto "Villaggio Trieste", situato nel III Municipio del capoluogo regionale. Grazie anche alla collaborazione del Cav. Uff. Vito Dibitonto, Vice Presidente Nazionale dell'Unione Nazionale Insigniti Ordine al Merito della Repubblica Italiana, alle sezioni di Bari e Barletta dell'Archivio di Stato, all'Associazione Nazionale Culturale "Famiglia Dignanese", all'Istituto Storico Don Policarpo Scagliarini e al Fondo Internazionale della Fotografia presieduto da Ruggiero Dibenedetto, per la prima volta nella storia del capoluogo pugliese si potrà approfondire, attraverso le immagini inedite e la documentazione storica originale, la vicenda del drammatico esodo compiuto dagli italiani per sfuggire al martirio perpetuato dai partigiani jugoslavi di Tito.
All'incontro erano presenti tra gli altri con il Presidente nazionale dell'UNIMRI Giovanni Porcaro, il vice presidente della Sezione di Andria, Cav. Nunzio Cafagna e la dott.ssa Anna Maria Buzzi del Ministero dei beni culturali.
"Un genocidio che, dopo anni di silenzi e negazioni, attende ancora una condanna unanime. Infatti dopo la II Guerra Mondiale, malgrado i tentativi di pochi coraggiosi, nessuno ha mai davvero tentato la ricomposizione della memoria storica che passa, in primo luogo, dalla ricerca della verità. Questa mostra rappresenta un altro tassello per la costruzione e la divulgazione di una vicenda storica nazionale coperta per troppo tempo da menzogne di Stato comode ai nostri Governi e a chi ci aveva sconfitto e umiliato", ha tenuto a sottolineare il Presidente Porcaro.
E, nell'ambito delle iniziative tese alla diffusione del senso civico per i valori della Repubblica, una delegazione dell'UNIMRI ha effettuato una visita alla mostra fotografica "Le radici, il ricordo, il futuro" dedicata al "Giorno del Ricordo", giunta a Bari presso l'Archivio di Stato e rimarrà fino al 30 aprile.
Un'occasione da non perdere per approfondire, attraverso le immagini e i documenti originali dell'epoca raccolti dal direttore dell'Archivio di Stato di Barletta -Michele Grimaldi-, dal vice Presidente Nazionale dell'Associazione culturale "Famiglia Dignanese" -Giuseppe Dicuonzo Sansa- e dall'Istituto Storico "Don Policarpo Scagliarini" del "Villaggio Trieste" di Bari, la vicenda delle Foibe e dell'Esodo Giuliano-Dalmata nella quale furono coinvolti anche molti nostri conterranei.
Peraltro la città di Bari, negli anni '50, fu tra le prime ad accogliere ed ospitare circa mille esuli, i quali tutt'oggi risiedono, con i propri figli e nipoti, nelle 26 palazzine costituenti il cosiddetto "Villaggio Trieste", situato nel III Municipio del capoluogo regionale. Grazie anche alla collaborazione del Cav. Uff. Vito Dibitonto, Vice Presidente Nazionale dell'Unione Nazionale Insigniti Ordine al Merito della Repubblica Italiana, alle sezioni di Bari e Barletta dell'Archivio di Stato, all'Associazione Nazionale Culturale "Famiglia Dignanese", all'Istituto Storico Don Policarpo Scagliarini e al Fondo Internazionale della Fotografia presieduto da Ruggiero Dibenedetto, per la prima volta nella storia del capoluogo pugliese si potrà approfondire, attraverso le immagini inedite e la documentazione storica originale, la vicenda del drammatico esodo compiuto dagli italiani per sfuggire al martirio perpetuato dai partigiani jugoslavi di Tito.
All'incontro erano presenti tra gli altri con il Presidente nazionale dell'UNIMRI Giovanni Porcaro, il vice presidente della Sezione di Andria, Cav. Nunzio Cafagna e la dott.ssa Anna Maria Buzzi del Ministero dei beni culturali.
"Un genocidio che, dopo anni di silenzi e negazioni, attende ancora una condanna unanime. Infatti dopo la II Guerra Mondiale, malgrado i tentativi di pochi coraggiosi, nessuno ha mai davvero tentato la ricomposizione della memoria storica che passa, in primo luogo, dalla ricerca della verità. Questa mostra rappresenta un altro tassello per la costruzione e la divulgazione di una vicenda storica nazionale coperta per troppo tempo da menzogne di Stato comode ai nostri Governi e a chi ci aveva sconfitto e umiliato", ha tenuto a sottolineare il Presidente Porcaro.