«Precari preoccupati perchè non occupati»

Intervento dell'assessore Pompeo Camero. 800 famiglie rischiano di restare senza stipendio

venerdì 22 ottobre 2010
Presso il CIFIR di Bari si sono autoconvocati gli operatori precari della Formazione Professionale in Puglia che versa in una situazione drammatica per il palese pericolo di perdita di posti di lavoro. Trattasi di dipendenti di enti come ENAIP, EPCPEP, IRAPL, CNOS, CIFIR, ITA, CIOFS, ecc., che potrebbero già esser oggi a rischio chiusura. Tanti operatori sono senza stipendio da oltre 6 mesi. Per dare una dimensione del fenomeno va detto che sono circa 800 le famiglie che rischiano di essere risucchiate in questo vortice. Di qui la necessità avanzata dai convenuti di definire ed intraprendere azioni finalizzate al mantenimento degli attuali livelli occupazionali. L'assise ha chiuso i lavori mettendo a punto un documento condiviso all'unanimità.

Va detto altresì che, pur risultando invitati all'incontro gli Assessori Regionali al Welfare - Elena Gentile ed alla Formazione Professionale – Alba Sasso, i Capigruppo in seno al Consiglio Regionale, le Organizzazioni Sindacali, oltreché gli Assessori Provinciali al Lavoro ed alla Formazione Professionale, erano presenti purtroppo soltanto i referenti della CISL e dello SNALS, il Consigliere Regionale Damone, l'Assessore Lallo della Provincia di Foggia e l'Assessore Pompeo Camero della Provincia di Barletta Andria Trani.

Quest'ultimo ha rappresentato ai convenuti che, nonostante da giugno 2010, su apposito avviso pubblicato dalla Regione Puglia, abbia la nuova provincia definito una graduatoria di 16 Operatori degli Enti di Formazione Professionale accreditati, da dislocare presso i Centri per l'Impiego della BAT, onde consentire alla nuova provincia di condurre in porto i programmi sull'Osservatorio del Mercato del Lavoro, tarda tutt'oggi il relativo riscontro, nonostante la Regione detenga i Fondi Strutturali necessari per pagare, peraltro già storicizzati nella misura 3.1 del vecchio POR ed oggi allocati nell'Asse II del PO Puglia 2007/2013.

Sottolinea inoltre Camero che la Regione Puglia tarda persino ad accreditare la somma di 6 milioni di euro circa, relativa al Piano di attuazione della Formazione Professionale per il 2010, approvato sin da maggio di quest'anno, con grave ulteriore disagio tanto per la mancata attuazione dei programmi della Provincia BAT - Organismo Intermedio dell'UE, quanto per la preclusa possibilità, per gli Enti accreditati, di approvvigionarsi di commesse in materia, attraverso la partecipazione ai pubblici incanti della VI Provincia.

Precisa l'Assessore Camero che " … nell'uno e nell'altro caso, trattasi di risorse provenienti dal Fondo Sociale Europeo, quindi riconducibili al Quadro Comunitario di Sostegno i cui fondi probabilmente la Regione Puglia non è in grado di erogare, per via del mancato rispetto, per tre anni su quattro, del Patto di Stabilità interno, fattore che l'ha ridotta in "brache di tela". Questo danaro non può essere cartolarizzato – come pare stia accadendo - altrimenti si corre anche il rischio di disperderne il potenziale volano del rilancio occupazionale, nei rivoli delle onerose cessioni di credito a tutto beneficio del mercato finanziario".

Camero conclude evidenziando che, nonostante il riordino della Sanità in Puglia determini la chiusura di 24 nosocomi e la soppressione di 2.400 posti-letto, Vendola insiste comunque nella stabilizzazione di quei precari, il cui numero ammonterebbe a circa 8.000 unità. Ebbene, per "par condicio" il Governatore pronunci la parola internalizzazione anche per i precari della Formazione Professionale, posto che son soltanto 800, così trasformando i precari da "veri eroi dei nostri tempi", in lavoratori stabilmente occupati.