Pos e piccoli pagamenti, cosa accadrà al mercato di Barletta?

Grande dibattito sulle norme previste dal piano anti-evasione che entrerà in vigore nel 2020

mercoledì 30 ottobre 2019
Dal 2020 entrerà in vigore un piano anti-evasione che, se da un lato, premierà i cittadini che pagheranno carta di credito e bancomat, dall'altro creerà non poche difficoltà per ambulanti e piccoli commercianti, che potranno essere sanzionati se negheranno il Pos anche per spese minime. L'applicazione di queste nuove norme sta creando un ampio dibattito anche sul territorio della nostra provincia: ecco il punto di vista del presidente di Fiva-Confcommercio Bari-Bat Andrea Nazzarini, intervistato da Vito Troilo di BisceglieViva.

La tracciabilità dei pagamenti e l'utilizzo del Pos sarà un nuovo balzello a nostro carico?
«Già, la fatturazione elettronica introdotta da quest'anno non era una misura di cui il settore dei commercianti su aree pubbliche (parliamo di piccolissime imprese) ne sentiva il bisogno, ma ormai lo si è capito, è più facile colpire i piccoli, i più deboli, che i grandi giganti del web. La tracciabilità dei pagamenti e l'utilizzo del Pos sarà un nuovo balzello a nostro carico. È indiscutibile che il pagamento col Pos rappresenta una modalità moderna, al passo con la tecnologia, ma non può essere fatta sulla pelle delle piccole aziende, alle quali vengono imposte commissioni altissime rispetto agli altri Paesi europei, considerando anche che nei mercati, lo scontrino medio è molto basso e sarebbe una nuova tassa, che ci imporrebbero anche su una spesa piccola» ha spiegato Nazzarini.

Novità per il 2020 la "lotteria degli scontrini".
«La novità per il nuovo anno, dopo il Pos, è la "lotteria degli scontrini". Per assurdo, chi vuole partecipare alla lotteria dovrà fornire il codice fiscale per essere tracciato dal Fisco, tralasciando le modalità di vendita, degli spazi, degli ambienti, in cui gli ambulanti esercitano la loro attività, come i mercati all'aperto, le piazze, le fiere, posti in cui la vendita avviene in maniera molto veloce, e in un momento in cui bisogna soddisfare il consumatore senza perdite di tempo» ha aggiunto.

Cosa accadrà?
«Se non si è dotati di macchinette con l'alfanumerico bisognerà acquistare nuovi apparecchi e dedicare una persona all'inserimento dei dati per scontrini di pochi euro e durante mercati che si svolgono 2/3 ore al giorno. Il tutto per trovare a ogni costo l'evasore, rallegrare il consumatore che partecipa alla lotteria, fornendo il proprio codice fiscale, e soprattutto dimenticandosi che il povero operatore avrà poco tempo per dedicarsi alla sua attività principale: la vendita. Non capisco perché alcune categorie vengono esonerate e le nostre imprese no» ha concluso Nazzarini.