Pomeriggio al Castello Svevo di Barletta con il dott. Antonio Rizzi
Intervista al Coordinatore FIAMO di Puglia e Basilicata
lunedì 12 aprile 2010
In seguito all'incontro, tenutosi presso la piazza antistante il Castello Svevo di Barletta, ieri abbiamo incontrato il dottor Antonio Rizzi Coordinatore Puglia e Basilicata della FIAMO (Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati).
L'odontoiatra si è prestato ad un'intervista, raccontandoci la sua relazione con l'omeopatia che dura da 30anni, di cui 20 sono stati vissuti da paziente e 10 sono stati impiegati come divulgatore. «Ho conosciuto l'omeopatia osservando, nell'Ospedale, il dottor Ottavio Binetti e il dott. Sguera (quest'ultimo proprio il 9 aprile ha tenuto a Manfredonia un seminario per medici e non, dal nome "Omeopatia e le allergie" presso un centro di igiene mentale) che nonostante avessero conseguito la laurea in medicina continuavano a studiare e a guardare i pazienti con occhi diversi, dal classico medico che osserva il paziente come "l'effetto di una causa patologica". Parlando con i suddetti medici mi è stato spiegato che si trattava di omeopatia e da lì è scaturito l'interesse».
L'omeopatia è una medicina che da risultati reali o procura solo un effetto placebo?
Questa è una delle critiche più frequenti che si pone verso l'omeopatia. Premetto che l'effetto placebo è procurato dal fatto che il paziente già solo parlando dei sintomi che avverte, inizia ad avere un effetto positivo sulla sua psiche. Ma è stato dimostrato che i risultati delle medicine omeopatiche non sono causate da un effetto placebo, ma da una reale cura della malattia, interrogando il paziente non meccanicamente(sintomo-organo), ma nella propria totalità.
A Barletta riscuote successo l'omeopatia?
L'omeopatia è una medicina che non si adatta a tutti, solitamene la maggior parte delle persone che conoscono o che comunque hanno sentito parlare di questa medicina , sono soggetti che hanno una cultura medio -alta. Difficilmente un soggetto che è preso dalla vita quotidiana si avvicinerà all'omeopatia, perché non è una medicina immediata.
Presenta effetti collaterali l'uso delle medicine?
No, l'omeopatia non causa effetti collaterali, infatti possono utilizzarle anche le donne in gravidanza e i bambini senza alcun problema. Le medicine omeopatiche sono il risultato di una metodologia (alla base dell'omeopatia c'è la fisica quantistica) che usa sostanze già presenti in natura, derivanti ad esempio dal mondo animale, vegetale, minerale ….
L'omeopatia insomma sembra fornire una nuova prospettiva. «L'omeopatia non è una medicina che si può improvvisare. È una medicina molto profonda, che mette in primo piano l'uomo, non la patologia singola che si manifesta nel soggetto. Il buon omeopata deve cercare bene nel Repertorio per individuare la patogenesi, deve conoscere l'individuo che ha di fronte. Per questo l'omeopatia è una medicina che cambia in base alle persone».
Così ha concluso il dott. Rizzi ed io non aggiungo altro se non "provare per credere!".
L'odontoiatra si è prestato ad un'intervista, raccontandoci la sua relazione con l'omeopatia che dura da 30anni, di cui 20 sono stati vissuti da paziente e 10 sono stati impiegati come divulgatore. «Ho conosciuto l'omeopatia osservando, nell'Ospedale, il dottor Ottavio Binetti e il dott. Sguera (quest'ultimo proprio il 9 aprile ha tenuto a Manfredonia un seminario per medici e non, dal nome "Omeopatia e le allergie" presso un centro di igiene mentale) che nonostante avessero conseguito la laurea in medicina continuavano a studiare e a guardare i pazienti con occhi diversi, dal classico medico che osserva il paziente come "l'effetto di una causa patologica". Parlando con i suddetti medici mi è stato spiegato che si trattava di omeopatia e da lì è scaturito l'interesse».
L'omeopatia è una medicina che da risultati reali o procura solo un effetto placebo?
Questa è una delle critiche più frequenti che si pone verso l'omeopatia. Premetto che l'effetto placebo è procurato dal fatto che il paziente già solo parlando dei sintomi che avverte, inizia ad avere un effetto positivo sulla sua psiche. Ma è stato dimostrato che i risultati delle medicine omeopatiche non sono causate da un effetto placebo, ma da una reale cura della malattia, interrogando il paziente non meccanicamente(sintomo-organo), ma nella propria totalità.
A Barletta riscuote successo l'omeopatia?
L'omeopatia è una medicina che non si adatta a tutti, solitamene la maggior parte delle persone che conoscono o che comunque hanno sentito parlare di questa medicina , sono soggetti che hanno una cultura medio -alta. Difficilmente un soggetto che è preso dalla vita quotidiana si avvicinerà all'omeopatia, perché non è una medicina immediata.
Presenta effetti collaterali l'uso delle medicine?
No, l'omeopatia non causa effetti collaterali, infatti possono utilizzarle anche le donne in gravidanza e i bambini senza alcun problema. Le medicine omeopatiche sono il risultato di una metodologia (alla base dell'omeopatia c'è la fisica quantistica) che usa sostanze già presenti in natura, derivanti ad esempio dal mondo animale, vegetale, minerale ….
L'omeopatia insomma sembra fornire una nuova prospettiva. «L'omeopatia non è una medicina che si può improvvisare. È una medicina molto profonda, che mette in primo piano l'uomo, non la patologia singola che si manifesta nel soggetto. Il buon omeopata deve cercare bene nel Repertorio per individuare la patogenesi, deve conoscere l'individuo che ha di fronte. Per questo l'omeopatia è una medicina che cambia in base alle persone».
Così ha concluso il dott. Rizzi ed io non aggiungo altro se non "provare per credere!".