Polveri nella zona industriale, Cianci chiede al sindaco un tavolo tecnico

La nota del presidente del comitato operazione aria pulita Bat

venerdì 10 gennaio 2025 10.25
«Egregio Sig. Sindaco, dott. Cosimo Cannito, tante e troppe sono le segnalazioni dei cittadini, preoccupati del proprio stato di salute per la situazione ambientale della nostra città». Così il presidente Oap, Michele Cianci.

«Situazione ambiente documentata con prove incontrovertibili. Infatti, i video e le foto dimostrano un grave dissesto atmosferico, dal quale si evince la presenza, nell'aria, che tutti respiriamo, di polvere, dal colore rossastro, non definibile ma che si posa sui mobili e sulle autovetture presenti, in particolare, nella zona via della Misericordia e via del Mare, per intenderci la zona in cui insistono due delle aziende insalubri della nostra città, le più grandi: la BUZZI s.r.l. e la TIMAC Agro Italiana.

Polvere che non si riesce ad eliminare nemmeno con l'aceto o con soluzioni omologhe, figuriamoci cosa potrebbe accadere ai nostri polmoni, dopo l'inalazione.

Polvere, che sta causando, tra l'altro, anche importanti danni economici agli abitanti.

Per questo, chiediamo che il Sindaco, dott. Cosimo Cannito, quale responsabile della nostra salute e sicurezza, convochi con estrema urgenza il "Tavolo tecnico Ambientale Interistituzionale".

Ricordo a me stesso che tale tavolo è composto da tutti i rappresentanti istituzionali, compresi ARPA, ARES, ASL, la Regione Puglia, la Provincia, la commissione Ambiente, la Prefettura e tutte le associazioni cittadine ambientaliste.

Tavolo, costituto dal Sindaco Dott. Cannito per il quale, l'ultima riunione risale al lontano 06.07.2023.

Chiediamo, inoltre, che successivamente all'incontro, possa trasmettersi il verbale dei lavori alla Procura della Repubblica di Trani, al fine di verificare le cause di questo grave inquinamento ambientale e punire gli autori del medesimo. Chiediamo a gran voce di essere uniti in questa battaglia a prescindere dai colori politici giacché l'aria la respiriamo tutti allo stesso modo».