Polivalente di Barletta, il senatore Damiani informa il MIUR
«In sinergia con il Ministero occorrerà individuare quanto prima le soluzioni più idonee alla ripresa delle attività scolastiche»
lunedì 29 giugno 2020
18.59
«La vicenda dell'istituto "Cassandro - Fermi - Nervi", chiuso nei giorni scorsi per presunte gravi carenze strutturali emerse dai primi accertamenti tecnici compiuti, esige un'attenzione che vada oltre l'ambito locale». Ad intervenire è il senatore di Barletta Dario Damiani (Forza Italia).
«Nella mattinata di oggi - prosegue Damiani - mi sono recato nei pressi della scuola, al momento completamente interdetta all'accesso per motivi di sicurezza, dopo contatti informali con rappresentanti del corpo docente e dei genitori degli studenti, e ho avuto un colloquio telefonico con il dirigente Antonio Catapano, impegnato in altra sede per gli esami di maturità. L'Istituto Polivalente, costruito nei primi anni '90, si compone di circa 80 aule per la didattica, a cui si aggiungono i laboratori e gli uffici di segreteria, e accoglie circa duemila ragazzi. Una popolazione studentesca, quindi, numericamente di notevole entità, proveniente da tutta la provincia, che giustifica la presa in carico dell'attuale problematica anche da parte del ministero competente: ho già provveduto, infatti, a contattare la Segreteria tecnica del Miur, informando su quanto accaduto, affinché si possano valutare interventi immediati di natura economica e tecnica sottoponendo la questione al tavolo nazionale per l'edilizia scolastica.
A livello locale il Prefetto Valiante, con il quale mi sono confrontato al termine del sopralluogo odierno, ha confermato di aver già convocato un tavolo per mercoledì 1° luglio, al quale parteciperanno i rappresentanti istituzionali scolastici, comunali e provinciali, per valutare tutte le possibili soluzioni per l'allocazione degli studenti in vista del prossimo anno scolastico.
La sicurezza dei luoghi in cui i nostri ragazzi trascorrono per anni buona parte delle loro giornate va garantita come condizione primaria del diritto costituzionale allo studio. In sinergia con il Ministero - conclude il senatore - occorrerà individuare quanto prima le soluzioni più idonee alla ripresa delle attività scolastiche, affinché non siano gli studenti e le loro famiglie a subire le ingiuste conseguenze di una vicenda sulle cui responsabilità va fatta chiarezza assoluta nelle sedi opportune».
«Nella mattinata di oggi - prosegue Damiani - mi sono recato nei pressi della scuola, al momento completamente interdetta all'accesso per motivi di sicurezza, dopo contatti informali con rappresentanti del corpo docente e dei genitori degli studenti, e ho avuto un colloquio telefonico con il dirigente Antonio Catapano, impegnato in altra sede per gli esami di maturità. L'Istituto Polivalente, costruito nei primi anni '90, si compone di circa 80 aule per la didattica, a cui si aggiungono i laboratori e gli uffici di segreteria, e accoglie circa duemila ragazzi. Una popolazione studentesca, quindi, numericamente di notevole entità, proveniente da tutta la provincia, che giustifica la presa in carico dell'attuale problematica anche da parte del ministero competente: ho già provveduto, infatti, a contattare la Segreteria tecnica del Miur, informando su quanto accaduto, affinché si possano valutare interventi immediati di natura economica e tecnica sottoponendo la questione al tavolo nazionale per l'edilizia scolastica.
A livello locale il Prefetto Valiante, con il quale mi sono confrontato al termine del sopralluogo odierno, ha confermato di aver già convocato un tavolo per mercoledì 1° luglio, al quale parteciperanno i rappresentanti istituzionali scolastici, comunali e provinciali, per valutare tutte le possibili soluzioni per l'allocazione degli studenti in vista del prossimo anno scolastico.
La sicurezza dei luoghi in cui i nostri ragazzi trascorrono per anni buona parte delle loro giornate va garantita come condizione primaria del diritto costituzionale allo studio. In sinergia con il Ministero - conclude il senatore - occorrerà individuare quanto prima le soluzioni più idonee alla ripresa delle attività scolastiche, affinché non siano gli studenti e le loro famiglie a subire le ingiuste conseguenze di una vicenda sulle cui responsabilità va fatta chiarezza assoluta nelle sedi opportune».