Policentrismo negli istituti scolastici della BT
Se la politica facesse un passo indietro e la societa’ civile uno in avanti, cosa accadrebbe?. Allora ci si domanda qual è la vera politica
lunedì 13 dicembre 2010
17.35
Che potrebbero incontrarsi e concordare contenuti obiettivi per atti che regolano la vita sociale di una comunità, come, ad esempio, una deliberazione, riguardante il piano provinciale di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche per l'anno scolastico 2011-2012, che non si limiti a descrivere il proprio operato come una sorta di pressione, esercitata su un altro ente, ai fini di tutelare gli interessi della collettività, per cui finisce per rappresentare l'immagine di qualcuno, col petto in fuori, a cui gli si appunterebbe una medaglia al valore forse virtuale.
Il linguaggio trionfale non si arresta, ma aumenta d'intensità allorquando si evidenzia, come un primo risultato: quello di aver evitato la chiusura della scuola media "Dimiccoli" di Barletta, che, per la circostanza di essere ubicata nella parte antica cittadina e abitata da persone anziane, è penalizzata dalla scarsità delle iscrizioni e, quindi, è destinata, inevitabilmente, ad essere chiusa ma che potrebbe essere utilizzata per fini sociali, riguardanti la collettività. Poi segue la lista dei successi ossia dei traguardi raggiunti: ad Andria, presso il "Colasanto" nasce il primo Liceo Artistico, ad indirizzo grafico e presso il "Carafa" le "Relazioni internazionali per il Marketing"; a Barletta, presso il "Cassandro", solo le "Relazioni internazionali per il Marketing"; a Bisceglie, presso il "Dell'Olio" le "Relazioni internazionali per il Marketing" e presso il "Da Vinci" viene istituito il Liceo Musicale Coreutico - Sezione Coreutica; a Canosa di Puglia, presso "l'Einaudi" le "Relazioni internazionali per il Marketing" e viene consentito il passaggio all'Istruzione Tecnica-Settore Tecnologico, indirizzo: Chimica, Materiali e Biotecnologie-Ambientali; a San Ferdinando di Puglia, presso il "Dell'Aquila" viene consentito il passaggio all'Istruzione Tecnica e viene introdotto il nuovo indirizzo professionale "Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale"; a Trani, viene assegnato, al "Bovio", il Settore "Servizi per l'enogastronomia e la ricettività Alberghiera" e al "V.Vecchi" viene consentito l'avvio del Liceo Tecnologico con l'articolazione "Scienze applicate" nonché gli viene attribuita l'opzione "Economico sociale".
Poi segue l'area delle buone intenzioni, che crea aspettative di diritti per la serie "a babbo morto", a cominciare dall'annunciato sostegno all'istituzione del Liceo Musicale presso il "Casardi" di Barletta; del Liceo Artistico presso lo "Staffa" di Trinitapoli; del Tecnico Turistico presso il "Dell'Aquila" di San Ferdinando di Puglia e dei Servizi Socio Sanitari presso il Professionale di Bisceglie.
A questo punto, la vis polemica è quasi d'obbligo perché il Piano Provinciale di Organizzazione della Rete delle Istituzioni Scolastiche, per l'anno scolastico 2011-2012, è fondato su criteri che, a prima vista, appaiono incomprensibili e, soprattutto, in contraddizione, a quanto si espone con l'affermare che si governa nell'assoluto interesse del territorio e che gli schieramenti politici non contano. Se poi si assiste a delle discriminazioni di trattamento oppure tocca a qualcuno finire nell'angolo della lavagna perchè si è un po' birichini, allora ci si domanda qual è la vera politica e se sia necessario fare un passo indietro per riappacificarsi con la società civile numerosa e, al momento, salita sull'Aventino per starci non per molto.
Il linguaggio trionfale non si arresta, ma aumenta d'intensità allorquando si evidenzia, come un primo risultato: quello di aver evitato la chiusura della scuola media "Dimiccoli" di Barletta, che, per la circostanza di essere ubicata nella parte antica cittadina e abitata da persone anziane, è penalizzata dalla scarsità delle iscrizioni e, quindi, è destinata, inevitabilmente, ad essere chiusa ma che potrebbe essere utilizzata per fini sociali, riguardanti la collettività. Poi segue la lista dei successi ossia dei traguardi raggiunti: ad Andria, presso il "Colasanto" nasce il primo Liceo Artistico, ad indirizzo grafico e presso il "Carafa" le "Relazioni internazionali per il Marketing"; a Barletta, presso il "Cassandro", solo le "Relazioni internazionali per il Marketing"; a Bisceglie, presso il "Dell'Olio" le "Relazioni internazionali per il Marketing" e presso il "Da Vinci" viene istituito il Liceo Musicale Coreutico - Sezione Coreutica; a Canosa di Puglia, presso "l'Einaudi" le "Relazioni internazionali per il Marketing" e viene consentito il passaggio all'Istruzione Tecnica-Settore Tecnologico, indirizzo: Chimica, Materiali e Biotecnologie-Ambientali; a San Ferdinando di Puglia, presso il "Dell'Aquila" viene consentito il passaggio all'Istruzione Tecnica e viene introdotto il nuovo indirizzo professionale "Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale"; a Trani, viene assegnato, al "Bovio", il Settore "Servizi per l'enogastronomia e la ricettività Alberghiera" e al "V.Vecchi" viene consentito l'avvio del Liceo Tecnologico con l'articolazione "Scienze applicate" nonché gli viene attribuita l'opzione "Economico sociale".
Poi segue l'area delle buone intenzioni, che crea aspettative di diritti per la serie "a babbo morto", a cominciare dall'annunciato sostegno all'istituzione del Liceo Musicale presso il "Casardi" di Barletta; del Liceo Artistico presso lo "Staffa" di Trinitapoli; del Tecnico Turistico presso il "Dell'Aquila" di San Ferdinando di Puglia e dei Servizi Socio Sanitari presso il Professionale di Bisceglie.
A questo punto, la vis polemica è quasi d'obbligo perché il Piano Provinciale di Organizzazione della Rete delle Istituzioni Scolastiche, per l'anno scolastico 2011-2012, è fondato su criteri che, a prima vista, appaiono incomprensibili e, soprattutto, in contraddizione, a quanto si espone con l'affermare che si governa nell'assoluto interesse del territorio e che gli schieramenti politici non contano. Se poi si assiste a delle discriminazioni di trattamento oppure tocca a qualcuno finire nell'angolo della lavagna perchè si è un po' birichini, allora ci si domanda qual è la vera politica e se sia necessario fare un passo indietro per riappacificarsi con la società civile numerosa e, al momento, salita sull'Aventino per starci non per molto.