Polemica sul “Puttilli”, Barletta merita uno stadio a norma
Intervengono Enzo Delvecchio, Giovanni Alfarano e Filippo Caracciolo. L’amministrazione rallenta i lavori e i tifosi attendono
lunedì 3 settembre 2012
Contestualmente all'avvio del campionato di Prima Divisione Lega Pro, arriva la notizia dell'ennesimo rinvio da parte del Comune di Barletta delle procedure riguardo i lavori di adeguamento dello stadio Cosimo Puttilli". A seguito della pubblicazione della determina dirigenziale n.1246, infatti, l'ufficio ha proceduto ad un ulteriore slittamento della data di apertura delle offerte, fissata al 27.09.2012.
Sull'argomento è intervenuto l'attuale presidente del consiglio comunale Enzo Delvecchio che scrive: «Comprendo le esigenze della stazione appaltante circa la necessità di annoverare nello staff tecnico anche la presenza di un professionista geologo ma, in questo caso, mi chiedo se fosse stato più opportuno per l'Ente curare direttamente la individuazione del geologo con un avviso pubblico specifico, senza compromettere la tempistica della gara d'appalto in corso. Anche perché è lo stesso Ente ad avere interesse acché il geologo verifichi la correttezza dell'esecuzione dei lavori da affidare all'impresa ai fini delle ulteriori perizie geologiche, se reputate necessarie. Inoltre non si spiega il perché rinviare la gara, proprio ora, per inserire questa figura nello staff tecnico, visto che con determinazione dirigenziale n° 512 del 28/3/2012, è stato approvato un progetto preliminare prodotto dal CONI, riguardo i lavori di adeguamento dello stadio Cosimo Puttilli, che dovrebbe contenere già tutti gli allegati tecnici prescritti dal codice degli appalti, ivi comprese le relazioni di tipo geologico (vedi art. 17 DPR 207/2010). Pertanto, risulta incomprensibile l'ennesimo rinvio per "integrazione" alla lex specialis costituita dal bando di gara; integrazione che non appare indispensabile per l'affidamento, nè presenta profili di effettivo vantaggio per l'Ente, anzi, affiderebbe il controllo geologico all'impresa che si aggiudicherà i lavori, sottraendo di fatto al Comune il suo potere di controllo. Il Consiglio Comunale, con non pochi sacrifici, ha trovato e destinato somme sostanziose per offrire ai tifosi e alla città un impianto all'altezza della gloriosa storia della nostra squadra di calcio. Parallelamente, l'attuale società negli ultimi anni ha fatto investimenti importanti ed ha permesso alla nostra città di vivere le emozioni del calcio praticato in un campionato professionistico. L'entusiasmo che ruota attorno ai colori della squadra del Barletta e la determinazione di offrire ai cittadini un impianto sportivo a norma e in grado di soddisfare le esigenze del sodalizio, dei tifosi e dell'intera città, non venga intralciato da tecnicismi amministrativi che rallentano e potrebbero compromettere la realizzazione dei lavori di adeguamento. Mi auguro che questa volta si tratti dell'ultimo rinvio. Lo sport è un valore per tutti e le strutture che ne permettono l'esercizio sono un bene comune: la cittadinanza merita uno stadio a norma».
Il commento di Delvecchio segue di poche ore quello del consigliere del Pdl Giovanni Alfarano, che in un comunicato critica pesantemente la mancanza di attenzione da parte dell'amministrazione sulla questione stadio: «L'ennesimo rinvio dei lavori di adeguamento dello stadio comunale non fa altro che dimostrare la grande incapacità della locale Amministrazione Maffei di portare a compimento quanto deliberato congiuntamente alle opposizioni per il bene della città. Maffei e la sua amministrazione si dimostrano disuniti e inconcludenti, privi di alcun collante nella risoluzione dei grandi e piccoli problemi che attanagliano la città. Altro che vento di cambiamento! Quello al quale stiamo assistendo è un film già visto e rivisto, interpretato dai soliti attori ed i cui risultati sono evidenti: la mancata approvazione del bilancio di previsione 2012, la mancata organizzazione dell'Estate Barlettana, la mancata rievocazione storica della Disfida di Barletta, le grandi perplessità emerse sulla riproposizione della Notte Bianca. Tutti gli elementi citati confermano la singolare carenza di progettualità di chi anima le stanze di Palazzo di Città e l'inconsistenza delle tante promesse fatte in campagna elettorale. Un anno, quindi, nel segno della continuità di quanto in passato non si è fatto e che oggi purtroppo non si continua a fare. Tornando allo stadio – conclude il consigliere di minoranza – mi auguro che prima ancora del 27 settembre non si assista ad un altro bluff. Grande è l'attenzione che una macchina comunale deve prestare allo sport cittadino nei limiti di quanto consentito dalle leggi vigenti in materia di pubblica amministrazione. Barletta necessita di uno stadio che dia giuste risposte alla prima società di calcio della città e a tutte le altre realtà sportive cittadine. L'incapacità evidenziata dall'Amministrazione Maffei in questi mesi in merito al problema potrebbe avere nuove ripercussioni negative sugli ambienti sportivi barlettani. Non dimentichiamo le dimissioni del presidente del Barletta Calcio Roberto Tatò di qualche mese fa, deluso dalla lentezza e dalla macchinosità evidenziata sul caso a dimostrazione di come l'inadeguatezza delle strutture sportive cittadine influisca notevolmente sulla pianificazione progettuale di una qualsiasi società».
Anche il consigliere Filippo Caracciolo ha espresso la sua sulla rovente questione scrivendo: «In altre realtà i sindaci devono correre dietro agli imprenditori per far sì che le squadre vengano iscritte al campionato, a Barletta, invece, la società, pur con grandi sacrifici, si è iscritta senza alcun problema al campionato di Prima Divisione Lega Pro e deve però fare i conti con un Comune che non è in grado di portare a termine una gara d'appalto pianificata con largo anticipo. Tutto questo è assurdo. Lo sport va incentivato e vanno incentivate quelle realtà, come il Barletta Calcio, che danno la possibilità alla nostra città di continuare ad essere presente nello scenario sportivo. Non riesco a capire e vorrei davvero conoscere le ragioni del perché tale impegno non venga ricambiato da parte dell'amministrazione, che continua a rinviare all'infinito l'adeguamento dello stadio e lascia in sospeso ancora questioni di primaria importanza quali il rinnovo della convenzione e il riconoscimento dei rimborsi. Io credo che l'amministrazione dovrebbe servirsi di un geologo per non affondare nella terra, perché rimandando le decisioni all'infinito, non solo in ambito sportivo, si finisce per sgretolare la propria credibilità, di farne polvere e affondare definitivamente. E' inaccettabile tale comportamento, soprattutto in funzione delle sollecitazioni che da più parti si sono alzate nei confronti della macchina amministrativa. Tutti questi rinvii danno vita ad un teatrino di cui la nostra città non ha veramente bisogno. Non solo i tifosi, ma la cittadinanza tutta è stanca di vedere la città ferma e ancorata alle decisioni del singolo».
Sull'argomento è intervenuto l'attuale presidente del consiglio comunale Enzo Delvecchio che scrive: «Comprendo le esigenze della stazione appaltante circa la necessità di annoverare nello staff tecnico anche la presenza di un professionista geologo ma, in questo caso, mi chiedo se fosse stato più opportuno per l'Ente curare direttamente la individuazione del geologo con un avviso pubblico specifico, senza compromettere la tempistica della gara d'appalto in corso. Anche perché è lo stesso Ente ad avere interesse acché il geologo verifichi la correttezza dell'esecuzione dei lavori da affidare all'impresa ai fini delle ulteriori perizie geologiche, se reputate necessarie. Inoltre non si spiega il perché rinviare la gara, proprio ora, per inserire questa figura nello staff tecnico, visto che con determinazione dirigenziale n° 512 del 28/3/2012, è stato approvato un progetto preliminare prodotto dal CONI, riguardo i lavori di adeguamento dello stadio Cosimo Puttilli, che dovrebbe contenere già tutti gli allegati tecnici prescritti dal codice degli appalti, ivi comprese le relazioni di tipo geologico (vedi art. 17 DPR 207/2010). Pertanto, risulta incomprensibile l'ennesimo rinvio per "integrazione" alla lex specialis costituita dal bando di gara; integrazione che non appare indispensabile per l'affidamento, nè presenta profili di effettivo vantaggio per l'Ente, anzi, affiderebbe il controllo geologico all'impresa che si aggiudicherà i lavori, sottraendo di fatto al Comune il suo potere di controllo. Il Consiglio Comunale, con non pochi sacrifici, ha trovato e destinato somme sostanziose per offrire ai tifosi e alla città un impianto all'altezza della gloriosa storia della nostra squadra di calcio. Parallelamente, l'attuale società negli ultimi anni ha fatto investimenti importanti ed ha permesso alla nostra città di vivere le emozioni del calcio praticato in un campionato professionistico. L'entusiasmo che ruota attorno ai colori della squadra del Barletta e la determinazione di offrire ai cittadini un impianto sportivo a norma e in grado di soddisfare le esigenze del sodalizio, dei tifosi e dell'intera città, non venga intralciato da tecnicismi amministrativi che rallentano e potrebbero compromettere la realizzazione dei lavori di adeguamento. Mi auguro che questa volta si tratti dell'ultimo rinvio. Lo sport è un valore per tutti e le strutture che ne permettono l'esercizio sono un bene comune: la cittadinanza merita uno stadio a norma».
Il commento di Delvecchio segue di poche ore quello del consigliere del Pdl Giovanni Alfarano, che in un comunicato critica pesantemente la mancanza di attenzione da parte dell'amministrazione sulla questione stadio: «L'ennesimo rinvio dei lavori di adeguamento dello stadio comunale non fa altro che dimostrare la grande incapacità della locale Amministrazione Maffei di portare a compimento quanto deliberato congiuntamente alle opposizioni per il bene della città. Maffei e la sua amministrazione si dimostrano disuniti e inconcludenti, privi di alcun collante nella risoluzione dei grandi e piccoli problemi che attanagliano la città. Altro che vento di cambiamento! Quello al quale stiamo assistendo è un film già visto e rivisto, interpretato dai soliti attori ed i cui risultati sono evidenti: la mancata approvazione del bilancio di previsione 2012, la mancata organizzazione dell'Estate Barlettana, la mancata rievocazione storica della Disfida di Barletta, le grandi perplessità emerse sulla riproposizione della Notte Bianca. Tutti gli elementi citati confermano la singolare carenza di progettualità di chi anima le stanze di Palazzo di Città e l'inconsistenza delle tante promesse fatte in campagna elettorale. Un anno, quindi, nel segno della continuità di quanto in passato non si è fatto e che oggi purtroppo non si continua a fare. Tornando allo stadio – conclude il consigliere di minoranza – mi auguro che prima ancora del 27 settembre non si assista ad un altro bluff. Grande è l'attenzione che una macchina comunale deve prestare allo sport cittadino nei limiti di quanto consentito dalle leggi vigenti in materia di pubblica amministrazione. Barletta necessita di uno stadio che dia giuste risposte alla prima società di calcio della città e a tutte le altre realtà sportive cittadine. L'incapacità evidenziata dall'Amministrazione Maffei in questi mesi in merito al problema potrebbe avere nuove ripercussioni negative sugli ambienti sportivi barlettani. Non dimentichiamo le dimissioni del presidente del Barletta Calcio Roberto Tatò di qualche mese fa, deluso dalla lentezza e dalla macchinosità evidenziata sul caso a dimostrazione di come l'inadeguatezza delle strutture sportive cittadine influisca notevolmente sulla pianificazione progettuale di una qualsiasi società».
Anche il consigliere Filippo Caracciolo ha espresso la sua sulla rovente questione scrivendo: «In altre realtà i sindaci devono correre dietro agli imprenditori per far sì che le squadre vengano iscritte al campionato, a Barletta, invece, la società, pur con grandi sacrifici, si è iscritta senza alcun problema al campionato di Prima Divisione Lega Pro e deve però fare i conti con un Comune che non è in grado di portare a termine una gara d'appalto pianificata con largo anticipo. Tutto questo è assurdo. Lo sport va incentivato e vanno incentivate quelle realtà, come il Barletta Calcio, che danno la possibilità alla nostra città di continuare ad essere presente nello scenario sportivo. Non riesco a capire e vorrei davvero conoscere le ragioni del perché tale impegno non venga ricambiato da parte dell'amministrazione, che continua a rinviare all'infinito l'adeguamento dello stadio e lascia in sospeso ancora questioni di primaria importanza quali il rinnovo della convenzione e il riconoscimento dei rimborsi. Io credo che l'amministrazione dovrebbe servirsi di un geologo per non affondare nella terra, perché rimandando le decisioni all'infinito, non solo in ambito sportivo, si finisce per sgretolare la propria credibilità, di farne polvere e affondare definitivamente. E' inaccettabile tale comportamento, soprattutto in funzione delle sollecitazioni che da più parti si sono alzate nei confronti della macchina amministrativa. Tutti questi rinvii danno vita ad un teatrino di cui la nostra città non ha veramente bisogno. Non solo i tifosi, ma la cittadinanza tutta è stanca di vedere la città ferma e ancorata alle decisioni del singolo».