Poca trasparenza sulla Disfida, 5 Stelle: «Vogliamo vederci chiaro»
Interrogativi rivolti all'amministrazione
venerdì 25 settembre 2015
11.22
«Mai come quest'anno la rievocazione storica della Disfida ha lasciato dietro di sè un lungo strascico di polemiche, tanto che sembra aver scontentato tutti. Ci siamo chiesti a chi è stata affidata l'organizzazione e soprattutto chi, nel bene e nel male, dobbiamo ringraziare per la riuscita dell'evento - scrivono in una nota congiunta Savio Chiariello, Giuseppe Basile, Michele Partucci e il gruppo attivisti 5 stelle Barletta - Armati di pazienza, delibere e… qualche visura camerale, abbiamo ricostruito la vicenda».
«L'amministrazione comunale - si legge nel comunicato stampa - senza indire alcun bando pubblico, ha affidato alla "Livis Srl" l'organizzazione della Disfida 2015. La Livis ha presentato il suo progetto in data 10 Agosto e il giorno seguente, la Giunta lo ha approvato. In pratica è stato accettato un progetto a scatola chiusa e sorge spontaneo chiedere: in che modo e da chi sono stati controllati i soggetti attuatori? Chi ha verificato i costi e li ha giudicati congrui? Ad esempio, è normale che per la gestione degli account Facebook, Twitter, ecc. creati appositamente per l'evento si spendano 1.500€? Come mai la commissione cultura non è stata minimamente coinvolta? Ci si è resi conto che diverse realtà associative sono state escluse? Perchè ci si è ridotti ad adottare un provvedimento d'urgenza, appena un mese prima dell'evento principale dell'estate barlettana? Nel frattempo, dov'era l'assessore Caroppo?».
«Un discorso a parte merita la Livis Srl - incalzano gli attivisti 5 Stelle - azienda cancellata nel 2007 dalla Camera di commercio di Roma, il cui oggetto sociale era "commercio di prodotti chimico-farmaceutici". Da semplici visure camerali, emerge che la partita iva della Livis, la si ritrova ora nella società "Teatro dei Borgia Srl" costituita dagli stessi due soci, tra cui spicca Giampiero Borgia, regista e direttore artistico dell'evento. Come mai il progetto è stato presentato a nome della Livis e non dal Teatro dei Borgia? Forse per evitare di palesare una situazione di evidente conflitto di interessi? Quale intestazione avranno le fatture emesse dagli organizzatori per il saldo degli importi richiesti e così prontamente deliberati? Ma non è finita qui. Notiamo infatti che tra i soggetti selezionati dalla Livis, alias Teatro dei Borgia, che hanno collaborato alla realizzazione della rievocazione, figura "La Compagnia delle formiche", di cui Giampiero Borgia è Presidente del Consiglio di amministrazione. In un ipotetico dialogo surreale immaginiamo Giampiero Borgia, proprietario al 50% della (fu) Livis Srl nonché Teatro dei Borgia Srl, che d'accordo con sé stesso, nomina Giampiero Borgia direttore artistico della Disfida e affida a Giampiero Borgia, Presidente del Cda de "La Compagnia delle formiche", la realizzazione di un "Campus Disfida" e "Reading teatrali".
Tralasciando il giudizio negativo su come l'evento è stato proposto ai cittadini, che può anche essere soggettivo, attendiamo dal sindaco e dall'assessore le risposte agli interrogativi posti, certi che una rievocazione della Disfida organizzata con queste modalità e tali zone d'ombra non può e non deve essere riproposta in futuro, onde evitare di sminuirne l'indiscusso valore e potenziale».
«L'amministrazione comunale - si legge nel comunicato stampa - senza indire alcun bando pubblico, ha affidato alla "Livis Srl" l'organizzazione della Disfida 2015. La Livis ha presentato il suo progetto in data 10 Agosto e il giorno seguente, la Giunta lo ha approvato. In pratica è stato accettato un progetto a scatola chiusa e sorge spontaneo chiedere: in che modo e da chi sono stati controllati i soggetti attuatori? Chi ha verificato i costi e li ha giudicati congrui? Ad esempio, è normale che per la gestione degli account Facebook, Twitter, ecc. creati appositamente per l'evento si spendano 1.500€? Come mai la commissione cultura non è stata minimamente coinvolta? Ci si è resi conto che diverse realtà associative sono state escluse? Perchè ci si è ridotti ad adottare un provvedimento d'urgenza, appena un mese prima dell'evento principale dell'estate barlettana? Nel frattempo, dov'era l'assessore Caroppo?».
«Un discorso a parte merita la Livis Srl - incalzano gli attivisti 5 Stelle - azienda cancellata nel 2007 dalla Camera di commercio di Roma, il cui oggetto sociale era "commercio di prodotti chimico-farmaceutici". Da semplici visure camerali, emerge che la partita iva della Livis, la si ritrova ora nella società "Teatro dei Borgia Srl" costituita dagli stessi due soci, tra cui spicca Giampiero Borgia, regista e direttore artistico dell'evento. Come mai il progetto è stato presentato a nome della Livis e non dal Teatro dei Borgia? Forse per evitare di palesare una situazione di evidente conflitto di interessi? Quale intestazione avranno le fatture emesse dagli organizzatori per il saldo degli importi richiesti e così prontamente deliberati? Ma non è finita qui. Notiamo infatti che tra i soggetti selezionati dalla Livis, alias Teatro dei Borgia, che hanno collaborato alla realizzazione della rievocazione, figura "La Compagnia delle formiche", di cui Giampiero Borgia è Presidente del Consiglio di amministrazione. In un ipotetico dialogo surreale immaginiamo Giampiero Borgia, proprietario al 50% della (fu) Livis Srl nonché Teatro dei Borgia Srl, che d'accordo con sé stesso, nomina Giampiero Borgia direttore artistico della Disfida e affida a Giampiero Borgia, Presidente del Cda de "La Compagnia delle formiche", la realizzazione di un "Campus Disfida" e "Reading teatrali".
Tralasciando il giudizio negativo su come l'evento è stato proposto ai cittadini, che può anche essere soggettivo, attendiamo dal sindaco e dall'assessore le risposte agli interrogativi posti, certi che una rievocazione della Disfida organizzata con queste modalità e tali zone d'ombra non può e non deve essere riproposta in futuro, onde evitare di sminuirne l'indiscusso valore e potenziale».