Picchiato e tenuto in ostaggio per un presunto furto, chiede aiuto ai Carabinieri

Tre arresti per lesioni aggravate e sequestro di persona. Gli aggressori accusavano la vittima del furto di tre motori di imbarcazioni

domenica 30 giugno 2013 9.21
Credono una persona autore del furto di tre motori fuoribordo di altrettanti natanti ancorati nel porto e la aggrediscono per farseli restituire, ma finiscono in carcere. Così, i Carabinieri della Compagnia di Barletta hanno arrestato due fratelli, rispettivamente di 40 e 37 anni e un 22enne, tutti di Trani, accusati – in concorso - di lesioni aggravate e sequestro di persona.

I tre, vittime del furto, conoscendo un 32enne del luogo quale persona particolarmente dedita ai furti, lo hanno avvicinato e percosso, contestandogli l'evento ed intimandogli la restituzione del maltolto. La vittima, a questo punto, pur di guadagnare tempo e sottrarsi alle percosse ha riferito loro che i motori erano custoditi in Barletta, indicando quale luogo un locale ubicato vicino quella Caserma dei Carabinieri. Costretto a recarsi con la loro auto in quel posto, la vittima è rimasta in balia del trio sino a quando è riuscito a chiedere aiuto ai carabinieri, che hanno tratto in arresto i tre, i quali, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, sono stati associati presso la locale casa circondariale.

La vittima, invece, condotta presso il pronto soccorso del locale ospedale, ha riportato lesioni in varie parti del corpo giudicate guaribili in dieci giorni.