Piazza Plebiscito e stabilimenti balneari, una lettera per il sindaco Cannito
Alcuni cittadini propongono migliorie per incentivare la fruibilità e la bellezza di questi spazi
martedì 6 agosto 2019
Decoro urbano: un argomento importante per una città come Barletta, sempre in corsa per migliorare la propria appetibilità turistica e per soddisfare i barlettani troppo spesso alle prese con disagi quotidiani legati alla pulizia e alla vivibilità. Per curare l'immagine di due luoghi della città piuttosto emblematici della città - Piazza Plebiscito e la litoranea - giungono i suggerimenti di alcuni cittadini che hanno scritto direttamente al sindaco Cannito per sottoporre le loro idee.
«Noi sottoscritti, Mimmo Cervello, e Domenico Vischi, ed altri cittadini barlettani innamorati della propria Città, facciamo presente quanto segue. Dopo lunghi lavori di manutenzione straordinaria - fatti dal Comune di Barletta e dalla Bar.S.A. spa (che noi tutti ringraziamo) - con l'inaugurazione dello scorso aprile 2019 è stata consegnata alla cittadinanza di Barletta una rinnovata (e bellissima) Piazza Plebiscito. Pregiati sono gli elementi che vi si riscontrano: nuovissima pavimentazione; tanto verde; nuovi gettiti di acqua; rampe (ai margini della piazza) che abbattono le barriere architettoniche.
Dette "prelibatezze" - è ragionevole credere - sono state approntate sia per il decoro urbano, sia - a maggior ragione - per la pubblica fruizione. E si vuol naturalmente alludere allo svago/passeggio/stazionamento di TUTTA la cittadinanza barlettana (famiglie con bambini piccoli, anziani con difficoltà di deambulare…), con un occhio di riguardo per i cittadini con disabilità. Data la conformazione della piazza, e gli elementi architettonici, monumentali, ed arborei ivi ubicati - ad opinione degli scriventi e firmatari tutti, oltre che dei cittadini di cui abbiamo raccolto le "considerazioni a caldo" - lo spazio fruibile per la cittadinanza, nella piazza, è giocoforza "centellinato". A ciò, purtroppo, va aggiunto un elemento forse mal collocato nel contesto: le strutture ricettive per la ristorazione (ombrelloni, tavolini, sedie…) e relativi avventori.
Con ciò, ben inteso, non si sta mettendo in discussione la legittimazione di tali imprenditori a svolgere la propria attività - che peraltro contribuisce al lustro ed all'economia di una Città come Barletta, che si fregia del titolo di polo turistico della Provincia di Barletta (BT)! Si vuole meramente porre l'accento su un problema generale: tali strutture ricettive - in Piazza Plebiscito, come in altri posti a Barletta - paiono essere state ubicate senza tenere in debito conto delle distanze dai punti nevralgici dello spazio transitabile. In parole povere, un gruppo di tavolini, se mal posizionati, rischiano di impedire materiamente il transito dei cittadini.
In Piazza Plebiscito - lamentano i cittadini ascoltati, ed effettivamente risulta a colpo d'occhio - le strutture ricettive mal posizionate impediscono il comodo passaggio dei pedoni, al punto da richiedere, ad esempio, di scansare gli ostacoli (assimilabili a barriere posticce) scendendo dal marciapiede.
Tutto ciò premesso, auspichiamo che l'Amministrazione comunale intenda farsi carico della faccenda, e valutare una "sensibilmente diversa" collocazione delle strutture esterne di ristorazione ubicate in Piazza Plebiscito. Collocazione che meglio concili la sacrosanta esigenza della pubblica fruizione dello spazio, con l'altrettanta sacrosanta necessità per gli imprenditori della ristorazione di svolgere la propria attività economica. Come mero suggerimento, si potrebbe ad esempio lasciare completamente libero e sgombro, oltre ovviamente all'area centrale, anche quel "corridoio" (largo oltre 3 metri) e per l'intera circonferenza, che si trova tra le due file di alberi. Le strutture ricettive ben potrebbero essere posizionate nelle parti angolari della piazza, ove lo spazio è abbondante. Va da sé che la superficie utilizzata dai ristoratori debba essere mantenuta pulita ed ordinata.
I suggerimenti suddetti - espressi in merito a Piazza Plebiscito, ma che valgono per la generalità dei casi - hanno la sola velleità di contemperare le esigenze pubbliche con quelle private. Una superficie pubblica eccessivamente - e con poco criterio - occupata dalle iniziative economiche private, finisce per mutare una piazza dei cittadini in una piazza dei ristoratori… Un limite - si suggerisce - nel numero e nella superficie, ai concessionari privati al fine di conciliare le esigenze di tutti.
Altra cosa sollecitata dai cittadini: la ri-collocazione delle panchine. In Piazza Plebiscito le panchine vi sono sempre state. Non dubitiamo che in tempi ragionevoli siano ivi ricollocate.
Un ulteriore segnalazione - nell'interesse pubblico - la facciamo in merito alla cartellonistica pubblicitaria affissa alle recinzioni, lato strada, dei lidi balneari su ambedue le litoranee di Barletta.
Numerosi cittadini, senza escludere i vacanzieri, trovano poco confacente all'esigenza della pubblica fruizione del bellissimo panorama del mare di Barletta, la presenza sulle recinzioni degli stabilimenti balneari, di striscioni, teloni, cartelloni pubblicitari ecc… Vi sono altresì recinzioni che occludono di per sé la vista del mare. Il panorama marino, lo spettacolo dell'orizzonte… sono un valore aggiunto della Città di Barletta: non è indicato per una città turistica occultarlo, e/o permettere ai privati di impedirne la pubblica visibilità. Come detto in precedenza, la semplice soluzione sta nel contemperare l'esigenza privata con quella pubblica. Nel caso di specie, l'Amministrazione comunale potrebbe monitorare i comportamenti di tal genere, e nei casi di più evidente abuso, disporne la rimozione.
Vi è il paradosso di qualche stabilimento che appone sulla propria recinzione degli arbitrari cartelli con altrettanto arbitrarie scritte, del tipo: "Tenersi a distanza dalla recinzione". E tanto come se si trattasse di proprietà privata, e non "concessione del Demanio marittimo". Il diritto di fruizione pubblica del panorama marino viene così apertamente sfidato/negato. Sig. Sindaco C.D. Cannito, sicuri di un tempestivo intervento della sua Amministrazione, la ringraziamo e la salutiamo cordialmente».
«Noi sottoscritti, Mimmo Cervello, e Domenico Vischi, ed altri cittadini barlettani innamorati della propria Città, facciamo presente quanto segue. Dopo lunghi lavori di manutenzione straordinaria - fatti dal Comune di Barletta e dalla Bar.S.A. spa (che noi tutti ringraziamo) - con l'inaugurazione dello scorso aprile 2019 è stata consegnata alla cittadinanza di Barletta una rinnovata (e bellissima) Piazza Plebiscito. Pregiati sono gli elementi che vi si riscontrano: nuovissima pavimentazione; tanto verde; nuovi gettiti di acqua; rampe (ai margini della piazza) che abbattono le barriere architettoniche.
Dette "prelibatezze" - è ragionevole credere - sono state approntate sia per il decoro urbano, sia - a maggior ragione - per la pubblica fruizione. E si vuol naturalmente alludere allo svago/passeggio/stazionamento di TUTTA la cittadinanza barlettana (famiglie con bambini piccoli, anziani con difficoltà di deambulare…), con un occhio di riguardo per i cittadini con disabilità. Data la conformazione della piazza, e gli elementi architettonici, monumentali, ed arborei ivi ubicati - ad opinione degli scriventi e firmatari tutti, oltre che dei cittadini di cui abbiamo raccolto le "considerazioni a caldo" - lo spazio fruibile per la cittadinanza, nella piazza, è giocoforza "centellinato". A ciò, purtroppo, va aggiunto un elemento forse mal collocato nel contesto: le strutture ricettive per la ristorazione (ombrelloni, tavolini, sedie…) e relativi avventori.
Con ciò, ben inteso, non si sta mettendo in discussione la legittimazione di tali imprenditori a svolgere la propria attività - che peraltro contribuisce al lustro ed all'economia di una Città come Barletta, che si fregia del titolo di polo turistico della Provincia di Barletta (BT)! Si vuole meramente porre l'accento su un problema generale: tali strutture ricettive - in Piazza Plebiscito, come in altri posti a Barletta - paiono essere state ubicate senza tenere in debito conto delle distanze dai punti nevralgici dello spazio transitabile. In parole povere, un gruppo di tavolini, se mal posizionati, rischiano di impedire materiamente il transito dei cittadini.
In Piazza Plebiscito - lamentano i cittadini ascoltati, ed effettivamente risulta a colpo d'occhio - le strutture ricettive mal posizionate impediscono il comodo passaggio dei pedoni, al punto da richiedere, ad esempio, di scansare gli ostacoli (assimilabili a barriere posticce) scendendo dal marciapiede.
Tutto ciò premesso, auspichiamo che l'Amministrazione comunale intenda farsi carico della faccenda, e valutare una "sensibilmente diversa" collocazione delle strutture esterne di ristorazione ubicate in Piazza Plebiscito. Collocazione che meglio concili la sacrosanta esigenza della pubblica fruizione dello spazio, con l'altrettanta sacrosanta necessità per gli imprenditori della ristorazione di svolgere la propria attività economica. Come mero suggerimento, si potrebbe ad esempio lasciare completamente libero e sgombro, oltre ovviamente all'area centrale, anche quel "corridoio" (largo oltre 3 metri) e per l'intera circonferenza, che si trova tra le due file di alberi. Le strutture ricettive ben potrebbero essere posizionate nelle parti angolari della piazza, ove lo spazio è abbondante. Va da sé che la superficie utilizzata dai ristoratori debba essere mantenuta pulita ed ordinata.
I suggerimenti suddetti - espressi in merito a Piazza Plebiscito, ma che valgono per la generalità dei casi - hanno la sola velleità di contemperare le esigenze pubbliche con quelle private. Una superficie pubblica eccessivamente - e con poco criterio - occupata dalle iniziative economiche private, finisce per mutare una piazza dei cittadini in una piazza dei ristoratori… Un limite - si suggerisce - nel numero e nella superficie, ai concessionari privati al fine di conciliare le esigenze di tutti.
Altra cosa sollecitata dai cittadini: la ri-collocazione delle panchine. In Piazza Plebiscito le panchine vi sono sempre state. Non dubitiamo che in tempi ragionevoli siano ivi ricollocate.
Un ulteriore segnalazione - nell'interesse pubblico - la facciamo in merito alla cartellonistica pubblicitaria affissa alle recinzioni, lato strada, dei lidi balneari su ambedue le litoranee di Barletta.
Numerosi cittadini, senza escludere i vacanzieri, trovano poco confacente all'esigenza della pubblica fruizione del bellissimo panorama del mare di Barletta, la presenza sulle recinzioni degli stabilimenti balneari, di striscioni, teloni, cartelloni pubblicitari ecc… Vi sono altresì recinzioni che occludono di per sé la vista del mare. Il panorama marino, lo spettacolo dell'orizzonte… sono un valore aggiunto della Città di Barletta: non è indicato per una città turistica occultarlo, e/o permettere ai privati di impedirne la pubblica visibilità. Come detto in precedenza, la semplice soluzione sta nel contemperare l'esigenza privata con quella pubblica. Nel caso di specie, l'Amministrazione comunale potrebbe monitorare i comportamenti di tal genere, e nei casi di più evidente abuso, disporne la rimozione.
Vi è il paradosso di qualche stabilimento che appone sulla propria recinzione degli arbitrari cartelli con altrettanto arbitrarie scritte, del tipo: "Tenersi a distanza dalla recinzione". E tanto come se si trattasse di proprietà privata, e non "concessione del Demanio marittimo". Il diritto di fruizione pubblica del panorama marino viene così apertamente sfidato/negato. Sig. Sindaco C.D. Cannito, sicuri di un tempestivo intervento della sua Amministrazione, la ringraziamo e la salutiamo cordialmente».