Perseguitò per anni la psicologa, interviene la Polizia di Stato di Barletta
L'ossessione dello stalker, un 38enne barese, è ripresa anche dopo il ricorso a terapie mediche
mercoledì 26 gennaio 2022
12.56
Gli Agenti del Commissariato di Barletta hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un giovane barese di 38 anni ritenuto responsabile del reato di atti persecutori.
La vittima è una giovane psicologa che aveva conosciuto colui che con il tempo si sarebbe trasformato nel suo stalker durante il corso di specializzazione in psicoterapia.
Correva l'anno 2013 e le venne affidato un paziente proveniente da un Centro di salute mentale affetto da "disturbo psichiatrico". Sin dai primi incontri, il paziente, un giovane che all'epoca dei fatti aveva circa 30 anni, travalicava i confini del rapporto professionale comportandosi come se si stesse rapportando con la fidanzata facendo domande di natura personale ed apprezzamenti sull'aspetto fisico.
Con il passare dei mesi la situazione diventava sempre più insostenibile ed il paziente iniziava a porre in essere una serie di comportamenti molesti attraverso messaggi telefonici, anche a sfondo sessuale, che inviava alla malcapitata. Giungendo finanche ad insultarla e minacciarla quando non rispondeva agli stessi.
Nel 2017, la vittima presentava una serie di denunce e il giovane veniva tratto in stato d'arresto, finché con altro successivo provvedimento dell'Autorità giudiziaria veniva dichiarato incapace di intendere e di volere e sottoposto a cura farmacologica e ad un percorso riabilitativo presso una Comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica. Questo fino al settembre del 2021, quanto terminata la terapia, il giovane ormai divenuto quasi 40enne ritorna ad inviare messaggi e ad effettuare telefonate attraverso un numero sconosciuto alla psicologa.
L'incubo ed il timore che tutto potesse nuovamente riaccadere ed in forma anche più grave, si stava ineluttabilmente ripresentando alla porta della giovane. L'ossessione dell'uomo nei suoi confronti non era stata scalfita dal tempo, né dalle vicende giudiziarie né tanto meno dalle terapie mediche e riabilitative intraprese.
Temendo che la situazione questa volta potesse degenerare, la donna decideva di non attendere e di presentare immediatamente denuncia.
Gli Agenti del Commissariato di Barletta, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani, avviavano la conseguenziale attività che portava alla richiesta di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa ed eseguita nei confronti dello stalker, che veniva accompagnato presso la Casa Circondariale di Trani.
La vittima è una giovane psicologa che aveva conosciuto colui che con il tempo si sarebbe trasformato nel suo stalker durante il corso di specializzazione in psicoterapia.
Correva l'anno 2013 e le venne affidato un paziente proveniente da un Centro di salute mentale affetto da "disturbo psichiatrico". Sin dai primi incontri, il paziente, un giovane che all'epoca dei fatti aveva circa 30 anni, travalicava i confini del rapporto professionale comportandosi come se si stesse rapportando con la fidanzata facendo domande di natura personale ed apprezzamenti sull'aspetto fisico.
Con il passare dei mesi la situazione diventava sempre più insostenibile ed il paziente iniziava a porre in essere una serie di comportamenti molesti attraverso messaggi telefonici, anche a sfondo sessuale, che inviava alla malcapitata. Giungendo finanche ad insultarla e minacciarla quando non rispondeva agli stessi.
Nel 2017, la vittima presentava una serie di denunce e il giovane veniva tratto in stato d'arresto, finché con altro successivo provvedimento dell'Autorità giudiziaria veniva dichiarato incapace di intendere e di volere e sottoposto a cura farmacologica e ad un percorso riabilitativo presso una Comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica. Questo fino al settembre del 2021, quanto terminata la terapia, il giovane ormai divenuto quasi 40enne ritorna ad inviare messaggi e ad effettuare telefonate attraverso un numero sconosciuto alla psicologa.
L'incubo ed il timore che tutto potesse nuovamente riaccadere ed in forma anche più grave, si stava ineluttabilmente ripresentando alla porta della giovane. L'ossessione dell'uomo nei suoi confronti non era stata scalfita dal tempo, né dalle vicende giudiziarie né tanto meno dalle terapie mediche e riabilitative intraprese.
Temendo che la situazione questa volta potesse degenerare, la donna decideva di non attendere e di presentare immediatamente denuncia.
Gli Agenti del Commissariato di Barletta, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani, avviavano la conseguenziale attività che portava alla richiesta di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa ed eseguita nei confronti dello stalker, che veniva accompagnato presso la Casa Circondariale di Trani.