«Per il comune di Barletta l’urbanistica passa solo attraverso il cemento?»
Legambiente Barletta contro la cementificazione selvaggia. Commento sulla variazione del Pug
lunedì 15 ottobre 2012
In Italia ogni giorno, infatti, si cementificano 100 ettari di superficie libera. In quarant'anni (dal 1956 al 2012) il territorio nazionale edificato è aumentato del 166%, e la superficie agricola è passata da 18 a 13 milioni di ettari. Molteplici le ricadute negative di questa situazione : riduzione della produzione agricola , aumento dei costi legati all'importazione oltre a una mancanza di svolgimento delle funzioni naturali ed ecologiche del suolo, quali l'assorbimento dell'acqua piovana, la produzione di biomassa e la sua capacità di immagazzinare CO2. E' la nuova variante al Piano Regolatore Generale con un'introduzione nella delibera del consiglio comunale del 13 aprile 2011 che prevede la trasformazione di " piccole" aree agricole ( ben 17 ettari!) in aree edificabili nonostante numerosissimi appartamenti in città siano ancora invenduti.
Recentemente il consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge " salva suolo" ("Legge quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo" del 10/09/2012 ) che promuove l'attività agricola per un uso e una gestione più corretta del territorio, incentiva il recupero del patrimonio edilizio rurale e inoltre viene abrogata la norma per cui una percentuale dei proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal Testo Unico in materia edilizia sia utilizzata per il finanziamento delle spese correnti dell'ente locale.
Pertanto in accordo al nuovo indirizzo legislativo e alle stesse dichiarazioni rilasciate da P. Buzzetti, presidente dell'Ance (Associazione nazionale costruttori edili ) anch'egli favorevole ad operazioni di riqualificazione urbana, interventi di demolizione, ricostruzione e di sostituzione, Legambiente Barletta chiede all'amministrazione comunale di bloccare il provvedimento che sarà adottato e di valorizzare e difendere il suolo attraverso precise normative di tutela e interventi di riqualificazione e densificazione urbana volti a fermare la piaga della speculazione edilizia che colpisce profondamente la nostra città. Questo blocco può avvenire solo attraverso l'adozione del protocollo " Cemento Zero" a cui hanno aderito già 70 comuni in tutta Italia, tra cui anche il comune di Firenze, con la conseguenza di un risparmio sui costi di urbanizzazione (vedi la zona 167 che in molti appartamenti non hanno l'allacciamento idrico - fognario), sulla mobilità pubblica e verde pubblico (sempre nella nuova zona residenziale la domenica non viene effettuato il servizio di raccolta rifiuti) . Chiediamo al Presidente del consiglio comunale Enzo Delvecchio che al più presto venga messo in discussione in consiglio comunale l'adozione del protocollo " Cemento Zero" con nessun aggravio nelle casse comunali. Giuseppe Cilli- Presidente Legambiente Barletta - dichiara: " La conservazione del suolo è un interesse generale che riguarda tutta la comunità e sarà possibile farlo solo attraverso una visione strategica a medio-lungo termine dello sviluppo del territorio urbano."
Recentemente il consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge " salva suolo" ("Legge quadro in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo" del 10/09/2012 ) che promuove l'attività agricola per un uso e una gestione più corretta del territorio, incentiva il recupero del patrimonio edilizio rurale e inoltre viene abrogata la norma per cui una percentuale dei proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal Testo Unico in materia edilizia sia utilizzata per il finanziamento delle spese correnti dell'ente locale.
Pertanto in accordo al nuovo indirizzo legislativo e alle stesse dichiarazioni rilasciate da P. Buzzetti, presidente dell'Ance (Associazione nazionale costruttori edili ) anch'egli favorevole ad operazioni di riqualificazione urbana, interventi di demolizione, ricostruzione e di sostituzione, Legambiente Barletta chiede all'amministrazione comunale di bloccare il provvedimento che sarà adottato e di valorizzare e difendere il suolo attraverso precise normative di tutela e interventi di riqualificazione e densificazione urbana volti a fermare la piaga della speculazione edilizia che colpisce profondamente la nostra città. Questo blocco può avvenire solo attraverso l'adozione del protocollo " Cemento Zero" a cui hanno aderito già 70 comuni in tutta Italia, tra cui anche il comune di Firenze, con la conseguenza di un risparmio sui costi di urbanizzazione (vedi la zona 167 che in molti appartamenti non hanno l'allacciamento idrico - fognario), sulla mobilità pubblica e verde pubblico (sempre nella nuova zona residenziale la domenica non viene effettuato il servizio di raccolta rifiuti) . Chiediamo al Presidente del consiglio comunale Enzo Delvecchio che al più presto venga messo in discussione in consiglio comunale l'adozione del protocollo " Cemento Zero" con nessun aggravio nelle casse comunali. Giuseppe Cilli- Presidente Legambiente Barletta - dichiara: " La conservazione del suolo è un interesse generale che riguarda tutta la comunità e sarà possibile farlo solo attraverso una visione strategica a medio-lungo termine dello sviluppo del territorio urbano."