Pendolari Trenitalia in condizioni bestiali
Proteste e atti vandalici sui treni regionali. Le ore di punta sono un inferno
giovedì 25 aprile 2013
Non bastano l'amara ed esilarante protesta di Azione universitaria Trani di lunedì 21 aprile, né gli atti vandalici ai danni di treni in sosta notturna a Barletta, né le pretese dei fruitori della tratta Spinazzola-Barletta per smuovere le coscienze dei rappresentanti regionali per quanto riguarda i disservizi dei treni regionali Trenitalia.
E' bastato il supporto simbolico delle maschere da maiali per rendere bestiali le condizioni del treno delle 12.30. Un incubo quando si nomina il regionale proveniente da Lecce e diretto a Foggia: il convoglio fa tutte le fermate (tranne Bari zona industriale) ed è l'unico treno disponibile nella fascia oraria mattutina centrale, perché l'ultimo è quello delle 10.10. Il calvario interessa anche i pendolari che prendono i treni seguenti a partire dalle ore 13.05; numero dei vagoni sempre minore, treni assenti negli orari intermedi, ritardi e soppressioni contingenti fanno della fruizione dei treni un vero terno al lotto.
La situazione proposta dai "maiali pendolari" è fin troppo verosimile: odori sgradevoli, persone schiacciate l'una contro l'altra, spintoni perché non si sa da dove poter entrare, strattoni perché non si sa da dove poter uscire. Per noi viaggiatori abbonati non è insolito udire commenti del tipo "schiacciati come sardine", "un viaggio della speranza", "neanche i poveri deportati in tempi di guerra". Sono le lamentele di chi paga per un servizio e non ne usufruisce nelle condizioni sperate; non basta esser trasportati per sentirsi tutelati. Quella di Trenitalia è un'utenza pagante e manca un'ottimizzazione del servizio pubblico elargito. Il Codacons ha sollevato grandi polemiche contro Trenitalia per i suoi disservizi ai consumatori, ma anche solo segnalare all'indirizzo email info@barlettalife.it i vostri malcontenti sulla questione potrebbe essere un passo avanti per "viral complains" alquanto pungenti.
Per risalire dal limbo infernale di certi treni, in realtà, dovremmo chiedere la mediazione delle nostre "Beatrici" regionali, affinché intercedano per i peccatori pendolari e sfoltiscano quanto meno le bolge mettendo a disposizione più traghettatori. Non chiediamo il vivalto paradisiaco ogni mezz'ora ma qualche Caronte in più, magari fiancheggiato da Cerbero controllore, non farebbe affatto male.
E' bastato il supporto simbolico delle maschere da maiali per rendere bestiali le condizioni del treno delle 12.30. Un incubo quando si nomina il regionale proveniente da Lecce e diretto a Foggia: il convoglio fa tutte le fermate (tranne Bari zona industriale) ed è l'unico treno disponibile nella fascia oraria mattutina centrale, perché l'ultimo è quello delle 10.10. Il calvario interessa anche i pendolari che prendono i treni seguenti a partire dalle ore 13.05; numero dei vagoni sempre minore, treni assenti negli orari intermedi, ritardi e soppressioni contingenti fanno della fruizione dei treni un vero terno al lotto.
La situazione proposta dai "maiali pendolari" è fin troppo verosimile: odori sgradevoli, persone schiacciate l'una contro l'altra, spintoni perché non si sa da dove poter entrare, strattoni perché non si sa da dove poter uscire. Per noi viaggiatori abbonati non è insolito udire commenti del tipo "schiacciati come sardine", "un viaggio della speranza", "neanche i poveri deportati in tempi di guerra". Sono le lamentele di chi paga per un servizio e non ne usufruisce nelle condizioni sperate; non basta esser trasportati per sentirsi tutelati. Quella di Trenitalia è un'utenza pagante e manca un'ottimizzazione del servizio pubblico elargito. Il Codacons ha sollevato grandi polemiche contro Trenitalia per i suoi disservizi ai consumatori, ma anche solo segnalare all'indirizzo email info@barlettalife.it i vostri malcontenti sulla questione potrebbe essere un passo avanti per "viral complains" alquanto pungenti.
Per risalire dal limbo infernale di certi treni, in realtà, dovremmo chiedere la mediazione delle nostre "Beatrici" regionali, affinché intercedano per i peccatori pendolari e sfoltiscano quanto meno le bolge mettendo a disposizione più traghettatori. Non chiediamo il vivalto paradisiaco ogni mezz'ora ma qualche Caronte in più, magari fiancheggiato da Cerbero controllore, non farebbe affatto male.