Pastore: «Urge più attenzione sulle carceri»
Intervento del consigliere dopo la visita al carcere di Trani. Bisogna dare più garanzie ai detenuti
giovedì 19 agosto 2010
''E' vera la necessita' di avere un garante dei detenuti in Puglia'' ma ''la situazione delle carceri va affrontata a monte, e' fondamentale capire e comprendere chi delinque e perchè''' e ''mostrare ai giovani, non per voyeurismo ma a scopo pedagogico, che fuori da quel luogo una possibilita' la si ha, mentre li' dentro no''. E' quanto ha dichiarato in una nota il consigliere regionale della Puglia Franco Pastore (Sel), dopo aver visitato il carcere di Trani.
''Bene ha fatto il presidente Nichi Vendola - ha affermato Pastore - ad accogliere l'appello dell'associazione 'Nessuno tocchi Caino', sulla necessita' di avere un garante dei detenuti in Puglia. La richiesta, avanzata da Marco Pannella all'indomani della visita al carcere di Brindisi, e' motivata da situazioni comuni e che accomunano gli istituti penitenziari. E' stato anche per questo che ho deciso di fare visita al carcere di Trani, insieme ai consiglieri comunali di Barletta Antonio Carpagnano e Mimmo Dilillo''.
''Quando i servizi igienici sono open - ha denunciato - e sei in una cella con altre sei-sette persone, e condividi, nel senso peggiore del termine, ogni intimita' e perdi la dignita' di essere umano, e' difficile pensare a un riscatto civile, sociale, culturale. E cosi' ci si chiede dove sia finita la nostra tradizione, cultura e storia di rispetto per la liberta' e la dignita' delle persone''.
''In carcere oggi - conclude - e' piu' facile che ci finisca un immigrato incapace di difendersi come dovrebbe (solo per problemi di ''comunicazione') oppure il solito 'ladro di mele' che un criminale colpevole, o presunto tale, di reati che si diluiscono lungo percorsi, procedure, cavilli, termini e scadenze''.
Quindi, secondo Pastore, ''basterebbe un progetto da 10.000 euro per dare un segnale dall'esterno''.
''Bene ha fatto il presidente Nichi Vendola - ha affermato Pastore - ad accogliere l'appello dell'associazione 'Nessuno tocchi Caino', sulla necessita' di avere un garante dei detenuti in Puglia. La richiesta, avanzata da Marco Pannella all'indomani della visita al carcere di Brindisi, e' motivata da situazioni comuni e che accomunano gli istituti penitenziari. E' stato anche per questo che ho deciso di fare visita al carcere di Trani, insieme ai consiglieri comunali di Barletta Antonio Carpagnano e Mimmo Dilillo''.
''Quando i servizi igienici sono open - ha denunciato - e sei in una cella con altre sei-sette persone, e condividi, nel senso peggiore del termine, ogni intimita' e perdi la dignita' di essere umano, e' difficile pensare a un riscatto civile, sociale, culturale. E cosi' ci si chiede dove sia finita la nostra tradizione, cultura e storia di rispetto per la liberta' e la dignita' delle persone''.
''In carcere oggi - conclude - e' piu' facile che ci finisca un immigrato incapace di difendersi come dovrebbe (solo per problemi di ''comunicazione') oppure il solito 'ladro di mele' che un criminale colpevole, o presunto tale, di reati che si diluiscono lungo percorsi, procedure, cavilli, termini e scadenze''.
Quindi, secondo Pastore, ''basterebbe un progetto da 10.000 euro per dare un segnale dall'esterno''.