Pastore: mozzarelle blu, non si aspetti l'emergenza per intervenire
Quante sono le reazioni chimiche che non si sono evidenziate?
venerdì 25 giugno 2010
11.50
«In Puglia, come in altre Regioni, sono stati più di uno i casi accertati di mozzarelle blu. Tali prodotti in alcuni di questi casi sono stati sequestrati prima che arrivassero sulle tavole dei cittadini-consumatori, in altri dopo che questo è accaduto. Il timore è che, per chissà quanti altri prodotti alimentari, le reazioni chimiche non siano manifeste ed evidenti come nel caso delle mozzarelle, ma nell'organismo creino comunque danni e problemi». È la denuncia del consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Franco Pastore.
«È per questo – continua l'esponente di SEL – che tutte le istituzioni, a tutti i livelli, dall'Europa ai comuni, passando per il ruolo fondamentale delle regioni, non devono aspettare le emergenze per intervenire. Un intervento che, partendo da norme chiare, come la Regione Puglia va dicendo da anni, affidi all'etichetta di un prodotto il suo identikit.
Questo sarebbe opportuno ovunque, ma per quanto riguarda la Puglia si potrebbe fare molto di più: favorire la creazione di consorzi tra i piccoli produttori agricoli pugliesi e creare maggiori occasioni di scelta e, quindi, consumo dei prodotti locali. Scelta che deve riuscire a conciliare – conclude il consigliere Pastore - le esigenze di economicità e sicurezza alimentare dei consumatori e quelle di opportunità e convenienza a produrre dei nostri agricoltori».
«È per questo – continua l'esponente di SEL – che tutte le istituzioni, a tutti i livelli, dall'Europa ai comuni, passando per il ruolo fondamentale delle regioni, non devono aspettare le emergenze per intervenire. Un intervento che, partendo da norme chiare, come la Regione Puglia va dicendo da anni, affidi all'etichetta di un prodotto il suo identikit.
Questo sarebbe opportuno ovunque, ma per quanto riguarda la Puglia si potrebbe fare molto di più: favorire la creazione di consorzi tra i piccoli produttori agricoli pugliesi e creare maggiori occasioni di scelta e, quindi, consumo dei prodotti locali. Scelta che deve riuscire a conciliare – conclude il consigliere Pastore - le esigenze di economicità e sicurezza alimentare dei consumatori e quelle di opportunità e convenienza a produrre dei nostri agricoltori».