Passaggio a livello di via Andria, Barletta è pronta alla rivoluzione?
A giorni l'apertura del cantiere, e tanta apprensione tra i cittadini
lunedì 4 febbraio 2019
La data inizialmente annunciata per l'avvio del cantiere in via Andria - 7 gennaio 2019 - è prima slittata di qualche giorno, ossia al 10 gennaio, per poi essere ulteriormente posticipata fino alla data ufficiale: 16 febbraio 2019. Tuttavia ormai l'attesa è incontenibile, come anche la preoccupazione per i disagi: a breve il passaggio a livello di via Andria sarà chiuso e partiranno i lavori per il tanto agognato sottopassaggio.
Ormai è davvero questione di giorni: così il sindaco di Barletta Cosimo Cannito, che ne ha sempre parlato come di «un'opera strategica per la città», ha proposto di concerto con assessori e tecnici un breve ciclo di incontri con la cittadinanza per conoscere eventuali esigenze e raccogliere suggerimenti, consigli, dubbi. Sabato c'è stato quindi il primo confronto tra amministrazione e cittadini nella chiesa del Buon Pastore. Mentre all'ingegner Giorgio Boscarol è stato affidato il compito di illustrare tecnicamente l'opera (con la realizzazione dei due sottovia e una rotatoria che fungerà da crocevia tra le varie traiettorie del traffico), il sindaco Cannito ha parlato direttamente con i cittadini, attraversati al momento da timori e dubbi circa le concrete ricadute dei lavori sulla mobilità. «Come potremo andare a lavorare ad Andria? Cosa ne sarà dei residenti di via Callano?» sono solo alcuni degli interrogativi presentati al primo cittadino. «A forza di discutere sono passati 20 anni e in questa città non è cambiato nulla» ha risposto con vigore Cannito, disponibile sì al confronto, ma deciso nell'esecuzione di queste opere così attese.
Ai cittadini è stato somministrato un questionario per raccogliere istanze e perplessità: i problemi maggiori saranno vissuti soprattutto dagli studenti e dai lavoratori, che avranno l'esigenza di spostarsi in orario da una parte all'altra della città.
Ecco alcune delle domande a cui seguono una serie di risposte multiple:
Nel frattempo mercoledì prossimo è calendarizzato un incontro con Ferrotramviaria per discutere alcune ipotesi che potrebbero (in parte) risolvere le problematiche illustrate: tra queste, un collegamento via treno, che diventerebbe una sorta di "tram urbano", tra le stazioni di Barletta scalo e Barletta centrale, possibilmente a costo zero per i cittadini, e un passaggio pedonale da Barletta scalo a via Filannino, nel quartiere Patalini. Un altro intervento potrebbe riguardare l'apertura di un accesso diretto tra via Callano e via Andria.
Quello di sabato è stato il primo di tre incontri in calendario: il prossimo si svolgerà questa sera alle 20 nella chiesa del Crocifisso, e l'altro invece sarà domani, martedì 5 febbraio, alle 18.30 al liceo scientifico "Cafiero". Al termine degli incontri, una volta analizzate le risposte al questionario, l'amministrazione organizzerà ulteriori incontri a consuntivo per esporre le ultime novità sulle soluzione da adottare nel breve termine.
Ormai è davvero questione di giorni: così il sindaco di Barletta Cosimo Cannito, che ne ha sempre parlato come di «un'opera strategica per la città», ha proposto di concerto con assessori e tecnici un breve ciclo di incontri con la cittadinanza per conoscere eventuali esigenze e raccogliere suggerimenti, consigli, dubbi. Sabato c'è stato quindi il primo confronto tra amministrazione e cittadini nella chiesa del Buon Pastore. Mentre all'ingegner Giorgio Boscarol è stato affidato il compito di illustrare tecnicamente l'opera (con la realizzazione dei due sottovia e una rotatoria che fungerà da crocevia tra le varie traiettorie del traffico), il sindaco Cannito ha parlato direttamente con i cittadini, attraversati al momento da timori e dubbi circa le concrete ricadute dei lavori sulla mobilità. «Come potremo andare a lavorare ad Andria? Cosa ne sarà dei residenti di via Callano?» sono solo alcuni degli interrogativi presentati al primo cittadino. «A forza di discutere sono passati 20 anni e in questa città non è cambiato nulla» ha risposto con vigore Cannito, disponibile sì al confronto, ma deciso nell'esecuzione di queste opere così attese.
Ai cittadini è stato somministrato un questionario per raccogliere istanze e perplessità: i problemi maggiori saranno vissuti soprattutto dagli studenti e dai lavoratori, che avranno l'esigenza di spostarsi in orario da una parte all'altra della città.
Ecco alcune delle domande a cui seguono una serie di risposte multiple:
- quante volte al giorno attraversa il passaggio a livello?
- in che fascia oraria?
- con quale mezzo lo attraversa?
- che tipo di disagio subirà a causa dei lavori?
Nel frattempo mercoledì prossimo è calendarizzato un incontro con Ferrotramviaria per discutere alcune ipotesi che potrebbero (in parte) risolvere le problematiche illustrate: tra queste, un collegamento via treno, che diventerebbe una sorta di "tram urbano", tra le stazioni di Barletta scalo e Barletta centrale, possibilmente a costo zero per i cittadini, e un passaggio pedonale da Barletta scalo a via Filannino, nel quartiere Patalini. Un altro intervento potrebbe riguardare l'apertura di un accesso diretto tra via Callano e via Andria.
Quello di sabato è stato il primo di tre incontri in calendario: il prossimo si svolgerà questa sera alle 20 nella chiesa del Crocifisso, e l'altro invece sarà domani, martedì 5 febbraio, alle 18.30 al liceo scientifico "Cafiero". Al termine degli incontri, una volta analizzate le risposte al questionario, l'amministrazione organizzerà ulteriori incontri a consuntivo per esporre le ultime novità sulle soluzione da adottare nel breve termine.