Passaggio a livello di Barletta, non importa che tu sia leone o gazzella
A chi andrà la pole position dell'inciviltà?. Scene quotidiane al limite del tragicomico
martedì 16 aprile 2013
11.04
Così recita un antico proverbio: "Ogni giorno, in Africa, una gazzella si sveglia, e sa già che dovrà correre più forte del leone o finirà mangiata. Ogni giorno, in Africa, un leone si sveglia, sa che dovrà correre più forte della gazzella o morirà di fame. Ogni giorno, in Africa, non importa che tu sia leone o gazzella, l'importante che inizi a correre".
Prendete un vecchio e saggio adagio e trasportatelo alla triste e caotica realtà di Barletta. Sostituite leoni e gazzelle con le automobili, e potrete ammirare l'incredibile "spettacolo" a cui si assiste quotidianamente a Barletta. Il cittadino barlettano, si sa, è da sempre un uomo impegnato, preso dai suoi affari, spesso intento a diminuire i tempi morti. E si sa quante noie possa creare un passaggio a livello, specialmente quello di via Milano. Capita quindi tutti i giorni di assistere a scene al limite del tragicomico. Pur di guadagnare qualche secondo, pur di non aspettare il passaggio del treno, diversi automobilisti sfidano la sorte, mettendo in pericolo l'incolumità propria (e degli altri). La cultura del "tempus fugit" ci fa assistere ad autentiche gare, a sprint importanti per oltrepassare la fatidica sbarra prima che si abbassi. E poco importa del pericolo, poco importa dei segnalatori acustici e visivi che impedirebbero queste manovre ardite. L'ennesima puntata di questo teatrino di inciviltà è avvenuta ieri, proprio nei pressi del passaggio a livello di via Milano, intorno alle 12. Questa volta sono due gli "ingabbiati", i furbetti che, pur di guadagnare qualche prezioso minuto, hanno sfidato la buona sorte rimanendo rinchiusi all'interno dello stesso passaggio. Proprio come nelle migliori gare, le due vetture sembrano schierarsi, sia per evitare l'imminente pericolo che il treno potrebbe arrecare con il suo passaggio, sia per riprendere la corsa una volta che le sbarre si saranno aperte.
Ogni giorno, a Barletta, non importa che tu sia un leone o una gazzella, l'importante è che inizi a correre. Se poi il passaggio a livello resta chiuso, sono cose che capitano. E chissà chi avrà vinto la pole position dell'inciviltà.
Prendete un vecchio e saggio adagio e trasportatelo alla triste e caotica realtà di Barletta. Sostituite leoni e gazzelle con le automobili, e potrete ammirare l'incredibile "spettacolo" a cui si assiste quotidianamente a Barletta. Il cittadino barlettano, si sa, è da sempre un uomo impegnato, preso dai suoi affari, spesso intento a diminuire i tempi morti. E si sa quante noie possa creare un passaggio a livello, specialmente quello di via Milano. Capita quindi tutti i giorni di assistere a scene al limite del tragicomico. Pur di guadagnare qualche secondo, pur di non aspettare il passaggio del treno, diversi automobilisti sfidano la sorte, mettendo in pericolo l'incolumità propria (e degli altri). La cultura del "tempus fugit" ci fa assistere ad autentiche gare, a sprint importanti per oltrepassare la fatidica sbarra prima che si abbassi. E poco importa del pericolo, poco importa dei segnalatori acustici e visivi che impedirebbero queste manovre ardite. L'ennesima puntata di questo teatrino di inciviltà è avvenuta ieri, proprio nei pressi del passaggio a livello di via Milano, intorno alle 12. Questa volta sono due gli "ingabbiati", i furbetti che, pur di guadagnare qualche prezioso minuto, hanno sfidato la buona sorte rimanendo rinchiusi all'interno dello stesso passaggio. Proprio come nelle migliori gare, le due vetture sembrano schierarsi, sia per evitare l'imminente pericolo che il treno potrebbe arrecare con il suo passaggio, sia per riprendere la corsa una volta che le sbarre si saranno aperte.
Ogni giorno, a Barletta, non importa che tu sia un leone o una gazzella, l'importante è che inizi a correre. Se poi il passaggio a livello resta chiuso, sono cose che capitano. E chissà chi avrà vinto la pole position dell'inciviltà.
Si ringrazia Manuel Marzocca per la gentile concessione del materiale fotografico