Parigi, Belle Epoque e impressionismo: De Nittis dimenticato da "Ulisse"
Nessuna menzione per l'artista barlettano nel programma di Alberto Angela
lunedì 2 maggio 2022
11.34
Una lettera aperta indirizzata ad Alberto Angela: "Ma De Nittis te lo sei proprio dimenticato?". A scrivere è il giornalista barlettano Nino Vinella che ha diffuso il seguente comunicato.
«Caro Alberto Angela, ho seguito con tantissimi altri la Tua trasmissione per "Ulisse il piacere della scoperta" in cui hai presentato a tutta Italia la Parigi della Belle Epoque e degli Impressionisti.
Nella bellissima narrazione che ci ha tenuto incatenati col fiato sospeso davanti al televisore fino a mezzanotte, noi di Barletta ci aspettavamo da un momento all'altro, da un Tuo commento alla successiva notizia, che ci parlassi di Giuseppe De Nittis: in quegli stessi luoghi, in quella stessa epoca, in quello stesso mondo, con quegli stessi personaggi, in quelle stesse situazioni…
E invece no. Domanda: hai "toppato" proprio Tu su questo aspetto oppure hai seguito una linea editoriale e giornalistica da eccellente divulgatore quale Tu sei senza il dovuto (e indispensabile) bagaglio di conoscenze?
Io credo di no. Fra delusione e rabbia, fra scontento e voglia di reagire, penso piuttosto all'ennesima brutta figura di chi ci amministra e, fra questi, di chi in questa campagna elettorale ha la pretesa di candidarsi a sindaco dopo decenni da dirigente alla cultura ed eminenza (nemmeno tanto grigia) di un settore vitale per l'educazione e, alla ripresa post pandemia, dell'economia e del turismo. Si, parlo proprio della dottoressa Santa Scommegna e del critico d'arte professor Roberto Miracco, scritturato dalla medesima quale supervisore della collezione denittisiana a Palazzo della Marra nella civica Pinacoteca.
Dopo l'ennesimo e costoso allestimento, dopo aver prodotto un ennesimo e costoso catalogo, dopo aver evidentemente utilizzato tutto questo quale trampolino di lancio della candidatura appoggiata dal presidente della Regione Puglia e da tutto uno schieramento di centrosinistra, dopo i suoi trascorsi da supermegadirigente ai beni e servizi culturali della nostra Città, tutti noi Barlettani ci aspettavamo che proprio Alberto Angela fosse stato adeguatamente informato e ne tenesse conto.
Macché! Caro Alberto, Tu che Barletta la conosci bene e dove Ti abbiamo ospitato per il racconto della Disfida nella Cantina ed a Canne della Battaglia per Annibale, proprio a Te chiedo di rimediare e di darci la soddisfazione. Anzi, più che a noi, soddisfazione e riconoscimento a Giuseppe De Nittis e, per lui, a sua moglie Léontine senza la quale non avremmo la donazione e le opere in esposizione qui a Barletta come "biglietto da visita" per il nostro Turismo… Ti aspettiamo. Grazie!».
«Caro Alberto Angela, ho seguito con tantissimi altri la Tua trasmissione per "Ulisse il piacere della scoperta" in cui hai presentato a tutta Italia la Parigi della Belle Epoque e degli Impressionisti.
Nella bellissima narrazione che ci ha tenuto incatenati col fiato sospeso davanti al televisore fino a mezzanotte, noi di Barletta ci aspettavamo da un momento all'altro, da un Tuo commento alla successiva notizia, che ci parlassi di Giuseppe De Nittis: in quegli stessi luoghi, in quella stessa epoca, in quello stesso mondo, con quegli stessi personaggi, in quelle stesse situazioni…
E invece no. Domanda: hai "toppato" proprio Tu su questo aspetto oppure hai seguito una linea editoriale e giornalistica da eccellente divulgatore quale Tu sei senza il dovuto (e indispensabile) bagaglio di conoscenze?
Io credo di no. Fra delusione e rabbia, fra scontento e voglia di reagire, penso piuttosto all'ennesima brutta figura di chi ci amministra e, fra questi, di chi in questa campagna elettorale ha la pretesa di candidarsi a sindaco dopo decenni da dirigente alla cultura ed eminenza (nemmeno tanto grigia) di un settore vitale per l'educazione e, alla ripresa post pandemia, dell'economia e del turismo. Si, parlo proprio della dottoressa Santa Scommegna e del critico d'arte professor Roberto Miracco, scritturato dalla medesima quale supervisore della collezione denittisiana a Palazzo della Marra nella civica Pinacoteca.
Dopo l'ennesimo e costoso allestimento, dopo aver prodotto un ennesimo e costoso catalogo, dopo aver evidentemente utilizzato tutto questo quale trampolino di lancio della candidatura appoggiata dal presidente della Regione Puglia e da tutto uno schieramento di centrosinistra, dopo i suoi trascorsi da supermegadirigente ai beni e servizi culturali della nostra Città, tutti noi Barlettani ci aspettavamo che proprio Alberto Angela fosse stato adeguatamente informato e ne tenesse conto.
Macché! Caro Alberto, Tu che Barletta la conosci bene e dove Ti abbiamo ospitato per il racconto della Disfida nella Cantina ed a Canne della Battaglia per Annibale, proprio a Te chiedo di rimediare e di darci la soddisfazione. Anzi, più che a noi, soddisfazione e riconoscimento a Giuseppe De Nittis e, per lui, a sua moglie Léontine senza la quale non avremmo la donazione e le opere in esposizione qui a Barletta come "biglietto da visita" per il nostro Turismo… Ti aspettiamo. Grazie!».