Parco dell'Umanità, una sfida "verde" per la periferia
I lavori continuano: visita istituzionale nel cantiere
sabato 14 giugno 2014
Il 5 novembre 2014 è la data prevista per la consegna del "Parco dell'Umanità" che sta sorgendo nella zona 167, nei pressi di via Paolo Ricci e della rotonda dello svincolo Barberini. Nel pomeriggio di ieri una delegazione istituzionale dell'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pasquale Cascella, si è recata all'interno del cantiere, che ha aperto le porte per una visita conoscitiva sullo stato dei lavori. Progetto entrato nel vivo lo scorso ottobre molto in sordina, come avevamo raccontato sulla pagine di BarlettaViva, quello del "Parco dell'Umanità" prevede una rivoluzione verde in un quartiere denso di cooperative e cemento, dando respiro al susseguirsi di costruzioni piuttosto affollate.
Con un'estensione di 10mila metri quadri, il cantiere – in cui sono attualmente in corso i lavori, con una settimana di ritardo rispetto al cronoprogramma – è stato descritto nel corso della visita, e in seguito durante il convegno tematico che si è svolto al Gos, dall'assessore alle Politiche del Territorio Azzurra Pelle, l'architetto Giuseppe D'Angelo, presidente dell'Ordine degli Architetti della Provincia Barletta-Andria-Trani, il professor Michele Beccu e l'architetto Filippo Raimondo dell'ABDR Architetti Associati), l'architetto Francesca Calace del Politecnico di Bari e l'architetto Giuseppe Matarrese dello Studio Matarrese, progettista con lo studio ABDR del Parco dell'Asse Attrezzato della 167.
Una pista ciclabile lunga più di un chilometro, aree verdi con alberi, un anfiteatro, una struttura destinata ad uffici comunali, pannelli solari che produrranno energia (in parte sarà destinata agli uffici stessi, in parte sarà rimborsata al Comune): insomma, il progetto è importante e dalle alte aspettative. «Il vero problema sarà la manutenzione e la sicurezza» ha infatti commentato il sindaco Cascella, rispondendo agli interventi di chi auspica che il parco diventi una possibilità di miglioramento per il quartiere, e non l'ennesima opportunità mancata.
Non sono mancante le polemiche, che risollevano l'annosa problematiche delle cooperative della 167 e dell'assenza delle opere di urbanizzazione primaria (come illuminazione, fognatura e viabilità), a cui ha risposto in prima persona il sindaco affermando: «Normalmente le opere di urbanizzazione primaria vanno di pari passo alla costruzione, qui invece abbiamo assistito al fatto che si sia costruito comunque. Giustamente il cittadino cerca di rivendicarsi dopo aver investito la sua quota nella cooperativa e vuole venire a viverci senza aspettare il permesso di abitabilità. Una volta avuto il permesso però si lamenta dell'assenza dei servizi. E' una situazione paradossale perché sarebbe dovuto essere il contrario: le opere pubbliche devono procedere assieme alle costruzioni. Non è stato fatto! Adesso come amministrazione dobbiamo farci carico di questo limite: abbiamo garantito che la copertura finanziaria per le opere di urbanizzazione primaria ci sia, abbiamo fatto in modo che la gara ripartisse, speriamo che non ci siano altri intoppi». Poi il sindaco ha continuato: «Dobbiamo mettere rimedio ad una situazione abnorme che si era venuta a creare prima, ma di cui non c'era un solo responsabile, la responsabilità è diffusa. Se avessimo tutti l'onestà intellettuale di farcene carico, avremmo anche la possibilità di risolvere nel modo migliore e il prima possibile. Speriamo non ci siano contestazioni e nuovi intoppi, così da poter procedere celermente in modo che l'area della 167 sia parte viva e vitale della città». Tra i presenti alla visita in cantiere, oltre a personalità politiche, era presente anche Mario, il giovane disabile che ha scritto al sindaco (la lettera è stata pubblicata tra gli iReport) denunciando la difficoltà di muoversi in zona, tra buche e ostacoli per la sua sedia a rotelle. Al ragazzo il sindaco ha dato risposta prima via Facebook, poi dal vivo, invitando tutti al rispetto delle regole e delle normative per garantire la migliore vivibilità possibile della zona.
Con un'estensione di 10mila metri quadri, il cantiere – in cui sono attualmente in corso i lavori, con una settimana di ritardo rispetto al cronoprogramma – è stato descritto nel corso della visita, e in seguito durante il convegno tematico che si è svolto al Gos, dall'assessore alle Politiche del Territorio Azzurra Pelle, l'architetto Giuseppe D'Angelo, presidente dell'Ordine degli Architetti della Provincia Barletta-Andria-Trani, il professor Michele Beccu e l'architetto Filippo Raimondo dell'ABDR Architetti Associati), l'architetto Francesca Calace del Politecnico di Bari e l'architetto Giuseppe Matarrese dello Studio Matarrese, progettista con lo studio ABDR del Parco dell'Asse Attrezzato della 167.
Una pista ciclabile lunga più di un chilometro, aree verdi con alberi, un anfiteatro, una struttura destinata ad uffici comunali, pannelli solari che produrranno energia (in parte sarà destinata agli uffici stessi, in parte sarà rimborsata al Comune): insomma, il progetto è importante e dalle alte aspettative. «Il vero problema sarà la manutenzione e la sicurezza» ha infatti commentato il sindaco Cascella, rispondendo agli interventi di chi auspica che il parco diventi una possibilità di miglioramento per il quartiere, e non l'ennesima opportunità mancata.
Non sono mancante le polemiche, che risollevano l'annosa problematiche delle cooperative della 167 e dell'assenza delle opere di urbanizzazione primaria (come illuminazione, fognatura e viabilità), a cui ha risposto in prima persona il sindaco affermando: «Normalmente le opere di urbanizzazione primaria vanno di pari passo alla costruzione, qui invece abbiamo assistito al fatto che si sia costruito comunque. Giustamente il cittadino cerca di rivendicarsi dopo aver investito la sua quota nella cooperativa e vuole venire a viverci senza aspettare il permesso di abitabilità. Una volta avuto il permesso però si lamenta dell'assenza dei servizi. E' una situazione paradossale perché sarebbe dovuto essere il contrario: le opere pubbliche devono procedere assieme alle costruzioni. Non è stato fatto! Adesso come amministrazione dobbiamo farci carico di questo limite: abbiamo garantito che la copertura finanziaria per le opere di urbanizzazione primaria ci sia, abbiamo fatto in modo che la gara ripartisse, speriamo che non ci siano altri intoppi». Poi il sindaco ha continuato: «Dobbiamo mettere rimedio ad una situazione abnorme che si era venuta a creare prima, ma di cui non c'era un solo responsabile, la responsabilità è diffusa. Se avessimo tutti l'onestà intellettuale di farcene carico, avremmo anche la possibilità di risolvere nel modo migliore e il prima possibile. Speriamo non ci siano contestazioni e nuovi intoppi, così da poter procedere celermente in modo che l'area della 167 sia parte viva e vitale della città». Tra i presenti alla visita in cantiere, oltre a personalità politiche, era presente anche Mario, il giovane disabile che ha scritto al sindaco (la lettera è stata pubblicata tra gli iReport) denunciando la difficoltà di muoversi in zona, tra buche e ostacoli per la sua sedia a rotelle. Al ragazzo il sindaco ha dato risposta prima via Facebook, poi dal vivo, invitando tutti al rispetto delle regole e delle normative per garantire la migliore vivibilità possibile della zona.