Panificio sequestrato in via Pirandello, via i sigilli
Ordinanza del sostituto procuratore, i due titolari erano già stati scarcerati
mercoledì 29 ottobre 2014
16.41
Via i sigilli al panificio "Civita", sito in via Pirandello: l'istanza di dissequestro dell'attività commerciale è stata firmata ieri dal Sostituto Procuratore della Procura di Trani, Dr. Michele Ruggiero. L'istanza revoca così il sequestro operato lo scorso 17 ottobre per evitare la reiterazione del reato di spaccio: Laura Civita, 25 anni, titolare del negozio, e il suo fidanzato Francesco Rana, 24 anni, spacciavano all'interno dell'attività commerciale soprattutto durante le ore serali dei fine settimana. La perquisizione, operata unitamente ai cinofili della Polizia Penitenziaria di Trani, oltre al sequestro della sostanza stupefacente aveva consentito di sequestrare un bilancino di precisione nonché varie bustine di cellophane utili per il confezionamento e la somma di 1.400 euro. Lo stupefacente sequestrato e l'occorrente per il confezionamento nonché i soldi erano stati rinvenuti nel retrobottega, occultati parte in un barattolo di vetro riposto tra le altre spezie e parte confezionato sottovuoto sotto gli armadietti dello spogliatoio dei dipendenti.
Il gip aveva inizialmente convalidato i domiciliari per i due giovani, entrambi incensurati, per poi procedere alla scarcerazione in assenza di necessità cautelari. Il Rana si era successivamente assunto l'intera responsabilità dell'accaduto, mentre la sua fidanzata si era dichiarata estranea ai fatti. Ora, anche attraverso l'istanza presentata dal legale della famiglia Civita, l'avvocato Raffaele Losappio, arriva la possibilità di rialzare la saracinesca dell'attività commerciale.
Il gip aveva inizialmente convalidato i domiciliari per i due giovani, entrambi incensurati, per poi procedere alla scarcerazione in assenza di necessità cautelari. Il Rana si era successivamente assunto l'intera responsabilità dell'accaduto, mentre la sua fidanzata si era dichiarata estranea ai fatti. Ora, anche attraverso l'istanza presentata dal legale della famiglia Civita, l'avvocato Raffaele Losappio, arriva la possibilità di rialzare la saracinesca dell'attività commerciale.