Palazzina occupata abusivamente, concluse le indagini
La Procura iniziò ad indagare dopo un'azione dei Carabinieri
domenica 28 agosto 2016
0.14
Da un lato la riconsegna degli appartamenti agli anziani aventi diritto ma che dal 2009 non avevano potuto avervi accesso; dall'altro l'avviso di conclusione delle indagini destinato a 32 persone accusate di averli abusivamente occupati, per poi lasciarli coattivamente l'8 aprile dello scorso anno. Sono le due facce della medaglie dei 18 mini appartamenti comunali realizzati nell'area dell'ex distilleria di Barletta, in Via Vittorio Veneto.
La Procura della Repubblica di Trani iniziò ad indagare sulle illecite occupazioni solo dopo che, casualmente, i Carabinieri all'inizio del 2015 scoprirono che le utenze elettriche di gran parte degli alloggi erano abusivamente allacciate al contatore dell'adiacente Orto Botanico, a sua volta finito sotto inchiesta perché ridotto a discarica e perché ci sarebbero stati alcuni illeciti nella realizzazione dei lavori di ristrutturazione.
Indagine che è giunta a conclusione, così come quella sull'abusiva occupazione delle due palazzine. Per quest'ultima il pubblico ministero Antonio Savasta ha disposto la notifica dell'avviso di chiusura inchiesta con l'accusa "di "invasione di edifici in relazione al reato di deturpamento ed imbrattamento di cose" a: Michele Marsico, Michele Calvano, Antonio Capuano, Mario Piciaccia, Antonio Giannini, Raffaele Antonucci, Sabino Francavilla, Gioacchino Boccuzzi, Savino Manzi, Oronzo Dibendetto, Valentina Caggia, Antonietta Piccolo, Valentina De Cicco, Antonia Simona Marsico, Antonio Manzi, Nicola Cardone, Ruggiero Cardone, Elena Amoroso, Michela Langiano, Giuseppina Lepore, Tiziana Astruso, Damiana Picciarelli, Lucia Lepore, Maria Sterpeta Lacalamita, Oriana Marsico, Anna Francavilla, Valentina Solofrizzo, Laura Mastropasqua, Angela Bizzoca, Giuseppina Filannino, Leonarda Cardone, Maria Ilgrande.
Ora la parola passa alla difesa.
La Procura della Repubblica di Trani iniziò ad indagare sulle illecite occupazioni solo dopo che, casualmente, i Carabinieri all'inizio del 2015 scoprirono che le utenze elettriche di gran parte degli alloggi erano abusivamente allacciate al contatore dell'adiacente Orto Botanico, a sua volta finito sotto inchiesta perché ridotto a discarica e perché ci sarebbero stati alcuni illeciti nella realizzazione dei lavori di ristrutturazione.
Indagine che è giunta a conclusione, così come quella sull'abusiva occupazione delle due palazzine. Per quest'ultima il pubblico ministero Antonio Savasta ha disposto la notifica dell'avviso di chiusura inchiesta con l'accusa "di "invasione di edifici in relazione al reato di deturpamento ed imbrattamento di cose" a: Michele Marsico, Michele Calvano, Antonio Capuano, Mario Piciaccia, Antonio Giannini, Raffaele Antonucci, Sabino Francavilla, Gioacchino Boccuzzi, Savino Manzi, Oronzo Dibendetto, Valentina Caggia, Antonietta Piccolo, Valentina De Cicco, Antonia Simona Marsico, Antonio Manzi, Nicola Cardone, Ruggiero Cardone, Elena Amoroso, Michela Langiano, Giuseppina Lepore, Tiziana Astruso, Damiana Picciarelli, Lucia Lepore, Maria Sterpeta Lacalamita, Oriana Marsico, Anna Francavilla, Valentina Solofrizzo, Laura Mastropasqua, Angela Bizzoca, Giuseppina Filannino, Leonarda Cardone, Maria Ilgrande.
Ora la parola passa alla difesa.