Omicron spaventa. Flai Cgil Bat: «Bisogna essere più rigidi sull'applicazione delle norme sui luoghi di lavoro»
L'intervento del segretario generale della Flai Cgil Bat, Gaetano Riglietti
venerdì 14 gennaio 2022
«Crescono i contagi in tutto il Paese e nella provincia Bat, purtroppo anche nei luoghi di luoghi di lavoro. In questi ultimi giorni ci giungono notizie di diversi lavoratori e lavoratrici agricole risultati positivi al Covid. Purtroppo la notizia non ci fa assolutamente piacere e partendo dal presupposto che auguriamo a tutti i lavoratori una pronta guarigione non possiamo che appellarci al ripristino in maniera puntuale e rigorosa di tutte le regole previste dal protocollo di contenimento del contagio messo a punto a livello nazionale all'inizio della pandemia e i successivi aggiornamenti». Lo dice il segretario generale della Flai Cgil Bat, Gaetano Riglietti nel pieno della quarta ondata della pandemia da SARS-CoV2.
«Con questa variante Omicron, inoltre, ci spiegano gli esperti e i virologi, il virus è diventato ancora più contagioso e per questo, alla luce di questi studi scientifici, è necessario essere ancora più rigidi sull'applicazione delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. Anche perché, oltre agli addetti che sono risultati positivi ce ne sono anche altri che stanno osservando il periodo di quarantena. Di questo passo si rischia di svuotare le aziende della forza lavoro e di creare un vero e proprio blocco del settore che invece insieme ad alcuni altri è stato sempre attivo e operativo anche nei periodi più bui della pandemia, lockdown compreso. Un settore primario che non si è mai fermato per fornire beni di prima necessità ma che ora rischia invece uno stop che potrebbe abbattersi anche sull'export. Per questo è necessario innalzare i livelli di guardia. È questo l'appello che lanciamo agli imprenditori del settore e agli addetti alla sicurezza delle aziende nel nostro territorio», conclude Riglietti.
«Con questa variante Omicron, inoltre, ci spiegano gli esperti e i virologi, il virus è diventato ancora più contagioso e per questo, alla luce di questi studi scientifici, è necessario essere ancora più rigidi sull'applicazione delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. Anche perché, oltre agli addetti che sono risultati positivi ce ne sono anche altri che stanno osservando il periodo di quarantena. Di questo passo si rischia di svuotare le aziende della forza lavoro e di creare un vero e proprio blocco del settore che invece insieme ad alcuni altri è stato sempre attivo e operativo anche nei periodi più bui della pandemia, lockdown compreso. Un settore primario che non si è mai fermato per fornire beni di prima necessità ma che ora rischia invece uno stop che potrebbe abbattersi anche sull'export. Per questo è necessario innalzare i livelli di guardia. È questo l'appello che lanciamo agli imprenditori del settore e agli addetti alla sicurezza delle aziende nel nostro territorio», conclude Riglietti.