Omicidio Cilli, nessuna nuova perizia tecnica sulle immagini
Lo ha disposto la Corte di assiss di appello, che rigetta anche altre analisi sugli occhiali
mercoledì 10 aprile 2024
19.32
Non ci sarà nessuna perizia tecnica né sulle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona in cui sarebbe stato visto per l'ultima volta Michele Cilli, né sugli occhiali del 24enne ritrovati nelle campagne di Barletta. È quanto disposto dalla Corte di assise di appello di Bari in una ordinanza. Secondo quanto è scritto la qualità dei frame delle telecamere sarebbe troppo bassa e scarsa. A chiedere un approfondimento sulle immagini registrate dai sistemi di sicurezza dell'area del bar in cui Cilli era stato per una festa per poi svanire nel nulla, la notte del 16 gennaio di due anni fa, erano stati i legali di Dario Sarcina, il 34enne condannato a 18 anni e otto mesi di reclusione per omicidio volontario. Con lui è imputato anche Cosimo Damiano Borraccino, di 34 anni, accusato di soppressione di cadavere e condannato in primo grado a 5 anni e 8 mesi di reclusione. Nelle motivazioni della sentenza del processo di primo grado celebrato con rito abbreviato, ed emessa il 30 marzo dell'anno scorso, si spiega che l'omicidio di Michele Cilli si può collocare "senza ombra di dubbio nell'ambito del controllo sulle piazze dello spaccio gestito dal clan Sarcina".