Oltre il GAP un passo collettivo: riflessioni sull'irriflesso vizio del gioco
Un piccolo segno con eco nazionale, un piccolo inizio per grandi risultati
domenica 8 dicembre 2013
Partito pochi giorni fa con l'approvazione della legge regionale, il nobile esperimento, per una nobile causa, riporta la Puglia ai primi posti nella graduatoria delle poche regioni che hanno avviato il contrasto regolamentato al gioco d'azzardo. Con una legge approvata, stesa nero su bianco, in una data indimenticabile, che si configura come primo piccolo passo verso la vera e propria scalata per riuscire a debellare una, ormai, realtà sempre più ampia e dilagante. Non solo retorica, ma soprattutto azione, con una legiferazione già inizialmente molto dettagliata, con distanze e restrizioni ben definite, incentivi per chi "si rifiuta" di installare esche per il giocatore e avvisi ben visibili sui rischi causati dall'apparentemente innocuo divertimento.
Un passo ben consapevole e meditato, che ancora blando ma significativamente tangibile, lascerà amarezza nelle tasche di chi, nella pura incoscienza, ha lautamente pranzato sino ad ora al banchetto della disperazione del vizio, non curandosi di vietare o perlomeno selezionare un target adeguato e responsabile al consumo di macchine "mangia soldi" o al lancio di incorreggibili scommesse.
Il presidente dell'assemblea pugliese, Onofrio Introna, ha informato il presidente dei vescovi pugliesi, Monsignor Cacucci "L'ampio e partecipato confronto in aula, che ha impegnato l'intera assemblea, ha consentito al Consiglio di scrivere una pagina di buona politica, in una giornata esaltante per il ruolo del legislatore regionale". La legge è stata infatti approvata all'unanimità in aula e al tempo stesso fortemente sostenuta dall'arcivescovo di Bari-Bitonto e dal Consiglio pastorale diocesano. "Nell'approvare le norme contro il Gap-fa notare il presidente del Consiglio-la nostra regione esprime l'auspicio che altre vogliano seguirla, dotandosi di una legge di grande civiltà, come quella pugliese, che interpreta i sentimenti e le preoccupazioni per il diffondersi soprattutto tra le giovani generazioni di un'autentica malattia sociale".
Una legge per andare incontro a famiglie, figli, mamme e papà, per cercare di alleviare le loro stesse preoccupazione e al tempo stesso per avviare un lotta all'illusione che si possa giocare d'azzardo moderatamente. Il consigliere regionale Franco Pastore è infatti intervenuto personalmente sulla questione sostenendo "Certo la legge che abbiamo approvato non cambierà le cose, le maglie strette all'interno delle quali ci siamo dovuti muovere per non incorrere nella incostituzionalità, a causa dei tanti vincoli in materia sanitaria e della situazione delicata in cui ci troviamo, essendo la Puglia in fase di rientro in tale comparto, non ci hanno consentito certo di approvare la legge che volevamo, complessa ed efficace, ma questo è pur sempre un inizio, una base sulla quale continuare a costruire, prima di tutto con la prevenzione, unico vero strumento che oggi abbiamo, il contrasto al gioco d'azzardo che, vorrei sottolineare, è quasi sempre patologico. Perché, a differenza di quanto proclamato dagli slogan non si può giocare d'azzardo ma con moderazione, è una contraddizione in termini, lo capiscono pure i bambini".
Un passo ben consapevole e meditato, che ancora blando ma significativamente tangibile, lascerà amarezza nelle tasche di chi, nella pura incoscienza, ha lautamente pranzato sino ad ora al banchetto della disperazione del vizio, non curandosi di vietare o perlomeno selezionare un target adeguato e responsabile al consumo di macchine "mangia soldi" o al lancio di incorreggibili scommesse.
Il presidente dell'assemblea pugliese, Onofrio Introna, ha informato il presidente dei vescovi pugliesi, Monsignor Cacucci "L'ampio e partecipato confronto in aula, che ha impegnato l'intera assemblea, ha consentito al Consiglio di scrivere una pagina di buona politica, in una giornata esaltante per il ruolo del legislatore regionale". La legge è stata infatti approvata all'unanimità in aula e al tempo stesso fortemente sostenuta dall'arcivescovo di Bari-Bitonto e dal Consiglio pastorale diocesano. "Nell'approvare le norme contro il Gap-fa notare il presidente del Consiglio-la nostra regione esprime l'auspicio che altre vogliano seguirla, dotandosi di una legge di grande civiltà, come quella pugliese, che interpreta i sentimenti e le preoccupazioni per il diffondersi soprattutto tra le giovani generazioni di un'autentica malattia sociale".
Una legge per andare incontro a famiglie, figli, mamme e papà, per cercare di alleviare le loro stesse preoccupazione e al tempo stesso per avviare un lotta all'illusione che si possa giocare d'azzardo moderatamente. Il consigliere regionale Franco Pastore è infatti intervenuto personalmente sulla questione sostenendo "Certo la legge che abbiamo approvato non cambierà le cose, le maglie strette all'interno delle quali ci siamo dovuti muovere per non incorrere nella incostituzionalità, a causa dei tanti vincoli in materia sanitaria e della situazione delicata in cui ci troviamo, essendo la Puglia in fase di rientro in tale comparto, non ci hanno consentito certo di approvare la legge che volevamo, complessa ed efficace, ma questo è pur sempre un inizio, una base sulla quale continuare a costruire, prima di tutto con la prevenzione, unico vero strumento che oggi abbiamo, il contrasto al gioco d'azzardo che, vorrei sottolineare, è quasi sempre patologico. Perché, a differenza di quanto proclamato dagli slogan non si può giocare d'azzardo ma con moderazione, è una contraddizione in termini, lo capiscono pure i bambini".