“Ogni donna ha il diritto di non essere maltrattata”
Le città della Bat si muovono per mostrare il proprio tributo alla causa delle donne violate. Donne che, in cambio del proprio amore, hanno ricevuto solo violenza
sabato 24 novembre 2012
Da soli tredici anni, è stata istituita a livello internazionale una giornata dedicata al tema del femmicidio, fissata sulla base di una data scottante, quella del 25 novembre 1960, che ricorda il truce assassinio delle sorelle Mirabal, due dominicane torturate e massacrate da agenti militari mentre si recavano in prigione in visita ai propri mariti. "La prossima potrei essere io", "Stai zitta cretina", "Tutte giù per terra" e tantissime altre sono le manifestazioni e le campagne che nel corso di quest'ultimo decennio, si sono susseguite, per dare voce alla riflessione su un fenomeno che sembra essere in crescita inarrestabile. Purtroppo, spesso in passato i panni sporchi si lavavano in casa, perciò le donne preferivano tacere sulle proprie insostenibili situazioni di violenza, piuttosto che gettare nel disonore se stesse ed i propri aguzzini.
Ora che le donne hanno la parità in tutto e per tutto, ora che le donne possono lavorare, sognare, amare e vivere liberamente, almeno nella maggior parte dei Paesi civilizzati del mondo, sono sempre di più quelle che vengono maltrattate, violentate, deturpate e spesso anche uccise. Ciò che fa inorridire è vedere come nella stragrande maggioranza delle volte, i casi restino irrisolti, pertanto gli assassini liberi e non condannati.
Questo è il momento quindi, che le donne e perché no, anche gli uomini, lottino per le donne, perché anche un semplice gesto, come quello richiesto per il flash mob organizzato nella provincia Bat, con il patrocinio dell'Assessorato delle Politiche Sociali e della Regione Puglia, può essere incisivo. Bende e foulard bianchi copriranno gli occhi e le bocche dei manifestanti, in ricordo di coloro alle quali non è stato più concesso di vedere, né di parlare. Gli eventi sono organizzati in collaborazione con i Centri Antiviolenza "RiscoprirSi…" di Andria, "Osservatorio Giulia e Rossella" di Barletta", "Save" di Trani e "Movimento Internazionale Antistalking, Antipedofilia e Pari Opportunità" di Canosa di Puglia, con il patrocinio della Regione Puglia. «Lo slogan dell'iniziativa "Dare voce ai diritti delle donne" intende attrarre l'attenzione delle istituzioni e della cittadinanza su quei fenomeni di violenza fisica, psicologica ed economica contro le donne, tanto sottaciuti quanto rilevanti dal punto di vista dell' impatto sociale - ha commentato l'Assessore alle Politiche Sociali, per la Famiglia e Pari Opportunità della Provincia di Barletta - Andria - Trani Carmelinda Lombardi -. Vogliamo prima di tutto parlare alle vittime, per dar loro il coraggio e gli strumenti per denunciare gli abusi, ritrovare la loro dignità ed essere libere dalla paura. Ma riteniamo altrettanto importante agire collettivamente nella direzione di sensibilizzazione dell'opinione pubblica per diffondere una più attenta conoscenza non solo del fenomeno della violenza, ma di tutti quegli stereotipi che si fanno veicoli di una cultura di genere violenta e che nega i diritti inviolabili delle persone».
Nel ricordo di Carmela, che a soli 17 anni, si è vista morire in una pozza di sangue nel suo palazzo, per aver difeso quella sorella minacciata e perseguitata da un giovane di 23 anni, quella sorella che tanto amava e che tanto cara ora le deve la vita; nel ricordo di quante in questi ultimi anni e da sempre sono state uccise, strangolate, torturate, violentate, accoltellate: Anna Cappilli, soffocata dal vicino, Maria Diviccaro, Alfina Grande, gettata dal balcone, Quaoli Hu, uccisa da un ex dipendente, Gabriella Falzoni, Patrizia Martin, accoltellata, e tante, tantissime altre. Oggi quindi, un flash mob ed una giornata in loro onore, affinchè il loro martirio non cada nell'oblio.
Ora che le donne hanno la parità in tutto e per tutto, ora che le donne possono lavorare, sognare, amare e vivere liberamente, almeno nella maggior parte dei Paesi civilizzati del mondo, sono sempre di più quelle che vengono maltrattate, violentate, deturpate e spesso anche uccise. Ciò che fa inorridire è vedere come nella stragrande maggioranza delle volte, i casi restino irrisolti, pertanto gli assassini liberi e non condannati.
Questo è il momento quindi, che le donne e perché no, anche gli uomini, lottino per le donne, perché anche un semplice gesto, come quello richiesto per il flash mob organizzato nella provincia Bat, con il patrocinio dell'Assessorato delle Politiche Sociali e della Regione Puglia, può essere incisivo. Bende e foulard bianchi copriranno gli occhi e le bocche dei manifestanti, in ricordo di coloro alle quali non è stato più concesso di vedere, né di parlare. Gli eventi sono organizzati in collaborazione con i Centri Antiviolenza "RiscoprirSi…" di Andria, "Osservatorio Giulia e Rossella" di Barletta", "Save" di Trani e "Movimento Internazionale Antistalking, Antipedofilia e Pari Opportunità" di Canosa di Puglia, con il patrocinio della Regione Puglia. «Lo slogan dell'iniziativa "Dare voce ai diritti delle donne" intende attrarre l'attenzione delle istituzioni e della cittadinanza su quei fenomeni di violenza fisica, psicologica ed economica contro le donne, tanto sottaciuti quanto rilevanti dal punto di vista dell' impatto sociale - ha commentato l'Assessore alle Politiche Sociali, per la Famiglia e Pari Opportunità della Provincia di Barletta - Andria - Trani Carmelinda Lombardi -. Vogliamo prima di tutto parlare alle vittime, per dar loro il coraggio e gli strumenti per denunciare gli abusi, ritrovare la loro dignità ed essere libere dalla paura. Ma riteniamo altrettanto importante agire collettivamente nella direzione di sensibilizzazione dell'opinione pubblica per diffondere una più attenta conoscenza non solo del fenomeno della violenza, ma di tutti quegli stereotipi che si fanno veicoli di una cultura di genere violenta e che nega i diritti inviolabili delle persone».
Nel ricordo di Carmela, che a soli 17 anni, si è vista morire in una pozza di sangue nel suo palazzo, per aver difeso quella sorella minacciata e perseguitata da un giovane di 23 anni, quella sorella che tanto amava e che tanto cara ora le deve la vita; nel ricordo di quante in questi ultimi anni e da sempre sono state uccise, strangolate, torturate, violentate, accoltellate: Anna Cappilli, soffocata dal vicino, Maria Diviccaro, Alfina Grande, gettata dal balcone, Quaoli Hu, uccisa da un ex dipendente, Gabriella Falzoni, Patrizia Martin, accoltellata, e tante, tantissime altre. Oggi quindi, un flash mob ed una giornata in loro onore, affinchè il loro martirio non cada nell'oblio.