Oggi la manifestazione finale del progetto "Quattro zampe a scuola"

All'insegna del motto “Conosciamo i nostri amici animali”. Appuntamento alle 17 presso la palestra del 4° Circolo Didattico "San Domenico Savio"

lunedì 11 giugno 2012 11.41
E' in programma, questo pomeriggio alle ore 17, presso la palestra del 4° Circolo Didattico "San Domenico Savio", la manifestazione finale del progetto in rete "Conosciamo i nostri amici animali". Il progetto ha interessato oltre 600 alunni di 6 scuole primarie della Città che, attraverso i moderni canoni della zooantropologia didattica, hanno appreso come relazionarsi con l'alterità animale e in particolare come approcciare correttamente il cane allo scopo di prevenire ed evitare i comportamenti che provocano aggressioni e abbandoni.

"I progetti di zooantropologia didattica si avvalgono delle valenze pedagogiche che scaturiscono dalla referenza animale. Esiste infatti un legame fortissimo e innato tra bambini e animali dove l'attrazione magica che i bambini sentono verso gli animali si spiega in parte, a livello pedagogico, con il fatto che il bambino percepisce affinità condivise con gli animali, in termini di irrazionalità, impulsività, emotività paura, curiosità, che differenziano sia il bambino che l'animale dal mondo razionale degli adulti. Nei progetti di zooantropologia didattica, in particolar modo, si ricorre alla capacità degli animali di evocare emozioni che favoriscono lo sviluppo di capacità cognitive e l'apporto di contributi formativi utili alla crescita pro sociale del bambino". Questo il parere degli organizzatori dell'evento.

Il progetto "Conosciamo i nostri amici animali" si è avvalso della professionalità di Michele Sfregola, educatore cinofilo e operatore in zooantropologia didattica, Referee per la Provincia BAT della SIUA (Scuola di Interazione Uomo-Animale) di Bologna. I Circoli Didattici coinvolti nel progetto sono stati: IV C.D. "San Domenico Savio" (scuola capofila), I C.D. "Massimo D'Azeglio", III C.D. "Fraggianni", V C.D. "Modugno", VI C.D. "Girondi", VII C.D. "Giovanni Paolo II" (scuole partner).
Un progetto dal valore scientifico indubbiamente importante, che però ci richiama alla mente una problematica mai sopita- purtroppo- nella nostra società, una "piaga" annosa quanto fastidiosa per la scarsa civiltà che essa comunica: ok alla cura e al raffinamento del rapporto uomo-animale, ma la nostra città ha sufficienti spazi per ospitare e accogliere i quadrupedi e i loro padroni? Ci riferiamo in particolare alla mancanza spesso e volentieri evidenziata dai nostri lettori di aree adibite al rilascio dei propri "bisognini" da parte dei nostri amici a quattro zampe. A Barletta la presenza di queste zone è praticamente nulla, e dove esse sono presenti (vedi via Pappalettere), la scarsa cura del verde pubblico e i fetori poco sopportabili, in particolare d'estate, per gli abitanti della zona, hanno suscitato più proteste che apprezzamenti. Certo, la problematica non è ascrivibile solo all'amministrazione, ma anche ad alcuni padroni di cani, poco rispettosi della propria città e dei propri concittadini, che spesso permettono ai loro animali di "depositare" le proprie deiezioni ad ogni angolo calpestabile: un "cane che si morde la coda", restando in tema, con colpe diversamente distribuite da anni, senza pervenire però a una soluzione. A quando i dovuti provvedimenti?