Occupazione di suolo pubblico: l’osservazione di un esercente

L’occupazione limitata a una solo area esterna andrebbe a ledere le pari opportunità. Richiesta di rettifica del 13^ comma dell’art.3

venerdì 19 aprile 2013
A cura di Viviana Damore
In seguito alla esplicita apertura e disponibilità mostrata dal Commissario Prefettizio, Anna Maria Manzone, nei confronti di eventuali osservazioni degli esercenti e degli addetti ai lavori, in seguito alla emissione della Deliberazione del 29 marzo 2013 del Regolamento Comunale per l'occupazione temporanea di suolo pubblico per spazi di ristoro all'aperto, annessi ai locali di pubblico esercizio di somministrazione (DEHORS), è stata inoltrata presso la redazione di BarlettaLife, la personale proposta di uno degli esercenti dei suddetti locali operanti nel centro storico di Barletta.

L'esercente, nella sua personale proposta, osserva il mancato adeguamento del testo normativo all'art. 1 del Decreto liberalizzazioni D.L. n.1/2012 convertito con modificazioni dalla L. 24 marzo 2012, n.27 per la mancata rettifica e abrogazione della disposizione 13^ comma dell'art.3, in cui i titolari della attività con licenza di somministrazione di alimenti e bevande, sarebbero limitati a richiedere un'unica autorizzazione, riferita ad una sola area di occupazione.

La limitazione dell'occupazione di suolo pubblico, a un'unica area esterna, pari al massimo il doppio della superficie interna del locale interessato, è stata formulata per tutelare i principi di piena concorrenza e pari opportunità tra tutti i soggetti aventi esercizio pubblico. Stando a quanto sostenuto dall'esercente tale limitazione andrebbe a ledere le possibilità economico-commerciali, degli esercizi pubblici, date le diversificate condizioni logistiche di ogni singolo locale, nella limitazione l'attività dello specifico, sarebbe interdetta ad uno spazio non adeguato all'apporto clientelare dell'esercizio stesso, non consentendogli di operare nella piena concorrenza e nelle pari opportunità.

L'esercente sostiene l'assenza di giustificati motivi impedienti, per l'ottenimento della massima superficie occupabile anche su più aree, come nel caso specifico del locale direttamente interessato, dotato di due distinti accessi, chiede perciò la rettifica e autorizzazione a che venga assentita la superficie massima occupabile anche su aree tra loro distinte, purchè prospicienti gli accessi del locale. Sollecitiamo anche gli esercenti, qualora in possesso di idee per il miglioramento delle loro possibilità, di inviarle alla redazione per poterle proporre alla comunità dei lettori.