Nuovo ospedale nella Bat, spuntano altri due siti
Sono due aree private con destinazione agricola. Sindaci e vertici della Asl in colloquio ad Andria
mercoledì 21 dicembre 2011
19.15
Ad Andria si è tenuta la conferenza dei sindaci della sesta Provincia. All'incontro hanno partecipato per la Asl Bat Giovanni Gorgoni (direttore generale), Antonio Sanguedolce (direttore sanitario) e Bernardo Capozzolo (direttore amministrativo). Al centro dell'attenzione la questione relativa alla realizzazione del nuovo presidio ospedaliero.
Durante l'ultima conferenza dei sindaci, infatti, l'assessore regionale alle politiche della salute, Tommaso Fiore, aveva dato ai sindaci il compito di individuare anche altri suoli, non necessariamente di proprietà pubblica, su cui poter edificare il nuovo presidio ospedaliero per consentire la copertura di un bacino di utenza più ampio. Nicola Giorgino, sindaco di Andria e presidente della conferenza dei sindaci ha dichiarato di aver individuato, tramite l'ufficio tecnico, due aree private con destinazione agricola, di circa dieci ettari. «Si tratta di due siti collocati a ridosso della statale 231 (ex98) – ha detto Giorgino – uno tra le uscite di Castel del Monte e Santissimo Salvatore e l'altro nei pressi dello svincolo della tangenziale in direzione Corato. Quest'ultimo però è sottoposto rispetto al livello stradale». Queste aree vanno ad aggiungersi alle altre, di proprietà pubblica, già precedentemente individuate, e di cui la Regione Puglia è a conoscenza.
La conferenza dei sindaci ha preso atto delle proposte avanzate dal Comune di Andria e se da un lato ha ribadito, nella nota che sarà inviata alla Regione Puglia, l'urgenza e la necessità di edificare quanto prima possibile un nuovo ospedale nella sesta provincia, dall'altro lato ha espresso la preferenza per la scelta di un'area pubblica, al fine di accelerare le procedure necessarie.
La direzione strategica della Asl ha poi presentato la bozza del piano di riordino ospedaliero che dovrà essere formalizzata a breve dalla Regione Puglia. La bozza di riordino sarà ulteriormente declinata nel dettaglio nelle prossime settimane previa condivisione con le comunità e le organizzazioni sindacali. Ci sarà poi una fase di individuazione e definizione di un percorso attuativo degli accorpamenti che tenga conto della contestuale attivazione dei servizi di sanità territoriale. «Il piano degli accorpamenti è ispirato a logiche di razionale utilizzo del personale sul minor numero di stabilimenti ospedalieri – dice Giovanni Gorgoni - stante l'impossibilità di veder significativamente incrementata la dotazione organica. Sono stati inoltre utilizzati standard regionali e nazionali che tengono conto dei bacini di utenza».
Durante l'ultima conferenza dei sindaci, infatti, l'assessore regionale alle politiche della salute, Tommaso Fiore, aveva dato ai sindaci il compito di individuare anche altri suoli, non necessariamente di proprietà pubblica, su cui poter edificare il nuovo presidio ospedaliero per consentire la copertura di un bacino di utenza più ampio. Nicola Giorgino, sindaco di Andria e presidente della conferenza dei sindaci ha dichiarato di aver individuato, tramite l'ufficio tecnico, due aree private con destinazione agricola, di circa dieci ettari. «Si tratta di due siti collocati a ridosso della statale 231 (ex98) – ha detto Giorgino – uno tra le uscite di Castel del Monte e Santissimo Salvatore e l'altro nei pressi dello svincolo della tangenziale in direzione Corato. Quest'ultimo però è sottoposto rispetto al livello stradale». Queste aree vanno ad aggiungersi alle altre, di proprietà pubblica, già precedentemente individuate, e di cui la Regione Puglia è a conoscenza.
La conferenza dei sindaci ha preso atto delle proposte avanzate dal Comune di Andria e se da un lato ha ribadito, nella nota che sarà inviata alla Regione Puglia, l'urgenza e la necessità di edificare quanto prima possibile un nuovo ospedale nella sesta provincia, dall'altro lato ha espresso la preferenza per la scelta di un'area pubblica, al fine di accelerare le procedure necessarie.
La direzione strategica della Asl ha poi presentato la bozza del piano di riordino ospedaliero che dovrà essere formalizzata a breve dalla Regione Puglia. La bozza di riordino sarà ulteriormente declinata nel dettaglio nelle prossime settimane previa condivisione con le comunità e le organizzazioni sindacali. Ci sarà poi una fase di individuazione e definizione di un percorso attuativo degli accorpamenti che tenga conto della contestuale attivazione dei servizi di sanità territoriale. «Il piano degli accorpamenti è ispirato a logiche di razionale utilizzo del personale sul minor numero di stabilimenti ospedalieri – dice Giovanni Gorgoni - stante l'impossibilità di veder significativamente incrementata la dotazione organica. Sono stati inoltre utilizzati standard regionali e nazionali che tengono conto dei bacini di utenza».