Nuove norme anti Covid-19, cosa ne pensano i giovani barlettani?
Nel mirino feste, movida e assembramenti, diffusi soprattutto tra i ragazzi
mercoledì 14 ottobre 2020
A causa dell'incremento dei casi di positività da Covid 19, il Premier Giuseppe Conte ha firmato, in accordo con le regioni, un nuovo DPCM contenente ulteriori misure restrittive valide per 30 giorni. Al fine di limitare e conseguentemente contenere i contagi, il nuovo decreto sottende la sospensione di sport da contatto praticati a livello amatoriale limitandone la pratica solo a livello agonistico, vieta le gite scolastiche, stabilisce la distanza sociale di un metro in cinema e stadi. Inoltre, vieta l'organizzazione di feste private in luoghi chiusi o all'aperto, obbliga i ristoratori a poter servire, dopo le ventuno, soltanto i clienti che sono seduti a tavola.
Quanto alle mascherine, il loro utilizzo è esteso anche agli spazi aperti e ne restano esonerati i bambini fino ai sei anni, coloro che praticano sport e soggetti con patologie specifiche incompatibili con l'uso della mascherina. Il nuovo decreto, a differenza dei precedenti, raccomanda l'uso di questo dispositivo di protezione individuale anche in abitazioni private in presenza di persone non conviventi.
Nel mirino delle nuove norme ci sono soprattutto feste e movida, con gli assembramenti documentati soprattutto tra i ragazzi, che al di fuori delle mura scolastiche o nelle serate di svago in "comitiva" sembrano trascurare tutte le norme prescritte, in particolare l'uso della mascherina.
Abbiamo chiesto il punto di vista di alcuni ragazzi barlettani, per sentire dalla loro viva voce un parere su queste misure e sulla percezione del virus tra le generazioni più giovani a Barletta.
Marco, studente barlettano iscritto al Liceo Cafiero, ha sottolineato come le norme previste dalla legge vengano ampiamente rispettate nel contesto scolastico a discapito di pub nei quali, molto spesso, le distanze sociali tendono a venir meno.
Elena, studentessa di Barletta iscritta all'Università di Foggia, ci spiega: «Secondo me sono necessarie queste ulteriori misure precauzionali soprattutto nel contesto cittadino nel quale ho notato molto spesso un uso improprio della mascherina».
Di parere opposto è invece l'opinione di Matteo, anche lui studente, iscritto all'Università degli studi di Bari: «Nei nostri concittadini ho riscontato un alto senso civico, ritengo inopportune alcune limitazioni introdotte dal nuovo Dpcm nell'ambito dell'attività sportiva».
Opinioni contrastanti che, in piccolo, ci rilevano lo spaccato nelle opinioni, in particolare tra i giovani. Per questo vorremmo continuare a raccogliere nuovi punti di vista, ad approfondire la percezione dell'emergenza Covid e delle norme in vigore nella nostra città. Per condividere riflessioni, segnalazioni, opinioni potete scrivere alla redazione di BarlettaViva via email all'indirizzo info@barlettaviva.it
Quanto alle mascherine, il loro utilizzo è esteso anche agli spazi aperti e ne restano esonerati i bambini fino ai sei anni, coloro che praticano sport e soggetti con patologie specifiche incompatibili con l'uso della mascherina. Il nuovo decreto, a differenza dei precedenti, raccomanda l'uso di questo dispositivo di protezione individuale anche in abitazioni private in presenza di persone non conviventi.
Nel mirino delle nuove norme ci sono soprattutto feste e movida, con gli assembramenti documentati soprattutto tra i ragazzi, che al di fuori delle mura scolastiche o nelle serate di svago in "comitiva" sembrano trascurare tutte le norme prescritte, in particolare l'uso della mascherina.
Abbiamo chiesto il punto di vista di alcuni ragazzi barlettani, per sentire dalla loro viva voce un parere su queste misure e sulla percezione del virus tra le generazioni più giovani a Barletta.
Marco, studente barlettano iscritto al Liceo Cafiero, ha sottolineato come le norme previste dalla legge vengano ampiamente rispettate nel contesto scolastico a discapito di pub nei quali, molto spesso, le distanze sociali tendono a venir meno.
Elena, studentessa di Barletta iscritta all'Università di Foggia, ci spiega: «Secondo me sono necessarie queste ulteriori misure precauzionali soprattutto nel contesto cittadino nel quale ho notato molto spesso un uso improprio della mascherina».
Di parere opposto è invece l'opinione di Matteo, anche lui studente, iscritto all'Università degli studi di Bari: «Nei nostri concittadini ho riscontato un alto senso civico, ritengo inopportune alcune limitazioni introdotte dal nuovo Dpcm nell'ambito dell'attività sportiva».
Opinioni contrastanti che, in piccolo, ci rilevano lo spaccato nelle opinioni, in particolare tra i giovani. Per questo vorremmo continuare a raccogliere nuovi punti di vista, ad approfondire la percezione dell'emergenza Covid e delle norme in vigore nella nostra città. Per condividere riflessioni, segnalazioni, opinioni potete scrivere alla redazione di BarlettaViva via email all'indirizzo info@barlettaviva.it