Nucleo di Valutazione: «inesattezze e disinformazioni»

L'avv. Acconciaioco risponde alla replica di Maffei. «Ad alcuni interrogativi però il sindaco non ha risposto»

martedì 30 ottobre 2012
Continua il vivace botta e risposta sul tema "Nucleo di Valutazione". Dopo la nota dell'avvocato Bruno Acconciaioco pubblicata sulle nostre pagine, è seguita una rapida replica di Nicola Maffei. Adesso Acconciaioco risponde nuovamente per chiarire alcuni dettagli della sua nota iniziale.

Innanzitutto mi preme ringraziare il Sig. Sindaco, e consentitemi non è per cortigianeria, per la risposta pervenuta alla mia nota. Di questi tempi non è poco. Ma la mia nota non è frutto di una pura lagnanza e poneva dei precisi interrogativi.

Ad alcuni di questi interrogativi, però, il Sindaco non ha risposto. Uno su tutti: perché mettere a bando n. 3 posti per un Nucleo di Valutazione essendovi dei precisi requisiti di (in)compatibilità ([…]Non possono essere nominati componenti del Nucleo i dipendenti del Comune di Barletta, i titolari di cariche amministrative o di rappresentanza per nomina o designazione del Sindaco o del Consiglio comunale, nonché quanti ricoprano cariche elettive, ovvero incarichi direttivi in partiti politici o in sindacati nel territorio della Regione Puglia, o abbiano nel medesimo ambito territoriale rapporti continuativi di collaborazione professionale con partiti politici o sindacati) per poi scegliere dei soggetti che in tali incompatibilità molto probabilmente ricadono? Ancora: Perché richiedere una comprovata esperienza e competenza, "attestata" dal possesso dei curriculum vitae, se poi da tali competenze se ne può tranquillamente prescindere? Attendo ancora di leggere il provvedimento motivato. Dove è finito l'interesse legittimo a che i candidati ad una pubblico avviso siano trattati dai Pubblici Poteri nella medesima maniera? Una considerazione però me la si permetta dopo le due domande rimaste, ahimé, inevase.

Personalmente credo nell'interesse legittimo a che i candidati ad una procedura concorsuale non subiscano danni dal comportamento illegittimo della Pubblica Amministrazione. Che vi sia la parità d'armi, che si concorra nel rispetto delle regole facendo vincere il migliore, ovvero, il più competente ed esperto – per restare al bando- (Il Nucleo di Valutazione è costituito da tre componenti, nominati dal Sindaco, nel rispetto dei criteri di competenza ed esperienza, comprovate dal rispettivo curriculum vitae, nelle materie della organizzazione amministrativa o aziendale,della gestione delle risorse umane o delle tecniche di valutazione delle prestazioni professionali o del controllo di gestione. A parità di requisiti il Sindaco favorisce la presenza nel Nucleo di componenti di ambedue i sessi. I componenti restano in carica tre anni e possono essere confermati. Il Sindaco motiva il provvedimento di nomina in relazione alle manifestazioni di interesse pervenute).

Nella mia attività di membro effettivo nelle Commissioni d'esami, nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, quando esamino gli studenti per gli esami di profitto (in Istituzioni di Diritto Privato, Diritto di Famiglia e Diritto Civile) cerco di tenere sempre a mente l'interesse legittimo di ciascuno di essi a sostenere (e si spera superare) l'esame partendo da una condizione di parità con gli altri candidati. La discrezionalità tecnica della P.A. nella valutazione di una procedura concorsuale non può sconfinare nell'arbitrio puro e semplice. Altrimenti sostituiremmo lo Stato col tiranno.

Nel merito, invece, della questione tecnica evidenziata dal Sindaco circa la scelta dei membri e la fusione del Nucleo di Valutazione, che sostituirà il vecchio Nucleo di Valutazione e il Comitato di Controllo Strategico, vi è già la sapiente risposte del dott. Andrea Gissi che, a mio avviso, ha correttamente argomentato e spiegato l'intricata questione. Tale argomentazione viene fatta propria dal sottoscritto che non avrebbe saputo usare migliori parole per districare il garbuglio normativo creato (anche) dalla successione di norme nel tempo. Tanto mi premeva precisare.

avv. Bruno Acconciaioco