Nubifragio con acqua oltre 1,60mt: evitata la tragedia a Barletta
Vigili del Fuoco come angeli custodi, risolutivi in almeno cinque occasioni
domenica 7 agosto 2016
13.22
Persone intrappolate, acqua oltre un metro e mezzo, la classica e pericolosa tempesta estiva di violenza incredibile ha procurato disagi e pericoli all'intera cittadinanza. "Angeli" custodi erano però presenti.
Nubifragi e Barletta non sono mai andati molto d'accordo, ultimamente definiti anche come "bombe d'acqua" dato il relativamente debole assetto idrogeologico del territorio che ne amplifica la portata, oltre a un'oggettiva crescita del fenomeno e della quantità di metri cubi di pioggia caduti a terra in pochissimo tempo. Problemi antichi dunque che mai come in questi ultimi tempi hanno trovato un grande aiuto, forse grandissimo. I Vigili del fuoco, attivi come non mai, possiamo davvero definirli "angeli" del territorio perché forse condividono con le creature alate una certa evanescenza: non chiedono medaglie, non hanno un'evidenza "da palcoscenico" né ricercano vantaggi politici (sì, quest'ultimo è ancora uno sport nazionale) ma ieri sono stati l'unico scudo tra la cittadinanza e l'ennesima tragedia.
Diversi salvataggi quindi dei Vigili del Fuoco tramite l'ausilio di un'autobotte, due fuoristrada del servizio boschivo e il nucleo elicotteri. Tutto è avvenuto nel giro di tre ore in cui sembra davvero essersi scatenato una sorta di uragano d'acqua mentre gli operanti riuscivano a dividersi in vari interventi.
Salvato un uomo all'interno dell'abitacolo di un BMW. Per la furia dell'acqua l'auto era stata trascinata in un canale alle 18.30 all'incirca. All'interno il guidatore, un uomo sessantenne con problemi cardiaci, è stato fortunatamente salvato dagli operanti che si sono fatti largo tra la furia dell'acqua, che aveva creato delle vere e proprie ondate miste a fango sulla terraferma, raggiungendo la vettura e ponendolo in salvo. La difficoltà operativa era elevatissima e un contributo negativo lo dava anche il livello parecchio alto dell'acqua che riempiva vari avvallamenti (in alcuni punti l'acqua ha raggiunto 1,80mt di altezza).
In contrada Belluogo alle 19.15, all'interno di una villetta era rimasto isolato un anziano affetto dal morbo di Parkinson. Il villino era completamento invaso dall'acqua che aveva raggiunto il livello di 1,60mt creando condizioni proibitive di sicurezza.
Terzo intervento alle 19.35 in via Canosa, nella stessa zona sono state salvate un bambino e il suo genitore che avevo trovato rifugio sul tetto della loro automobile ormai completamente invasa dall'acqua. Il bambino è stato portato in braccio e l'uomo a spalla per la completa messa in sicurezza. L'intervento è stato coadiuvato anche dal nucleo elicotteri oltre che a più squadre di vigili del fuoco.
Brutta avventura in contrada Perazzo alle 21.30: un uomo è stato salvato dopo che, per evitare l'impatto violentissimo della bomba d'acqua, era salito su un albero. Questi stava tornando dai campi dove probabilmente era andato per verificare lo stato dei lavori. L'allerta ai Vigili del Fuoco è stata data dalla famiglia che, allarmata dal ritardo del congiunto, ha subito contattato gli operanti che prontamente hanno dato soccorso e rassicurato tutti.
Ci sentiamo di aggiungere che i vigili del fuoco ancora una volta hanno dimostrato di essere una "roccia dura": molti interventi sono stati fatti a mani nude creando catene umane. Questi uomini sono stati forse l'unico scudo contro avvenimenti calamitosi di questa portata e così imprevedibili. Notifichiamo anche alcuni ritardi nell'intervento della Protezione Civile, le cui pur collaudate dinamiche d'intervento forse si sono inceppate di fronte ad un evento così violento ma forse prevedibile. Intervengono anche gli uomini della Polizia Municipale che, dopo un confronto tra caposquadra dei Vigili del Fuoco e il comandante Filannino, hanno chiuso via Canosa.
Altra notazione è forse nell'eccessiva leggerezza di molti che avendo verificato l'allerta meteo e sia lo stato assolutamente preoccupante dell'incessante pioggia che continuava a scendere, si sono comunque avventurati in strade non molto sicure. Una migliore decisione sarebbe stata quelladi attendere, nonostante gli "angeli" siano sempre presenti. Per la sicurezza è forse il caso di aiutarli con un po' di buon senso.
Nubifragi e Barletta non sono mai andati molto d'accordo, ultimamente definiti anche come "bombe d'acqua" dato il relativamente debole assetto idrogeologico del territorio che ne amplifica la portata, oltre a un'oggettiva crescita del fenomeno e della quantità di metri cubi di pioggia caduti a terra in pochissimo tempo. Problemi antichi dunque che mai come in questi ultimi tempi hanno trovato un grande aiuto, forse grandissimo. I Vigili del fuoco, attivi come non mai, possiamo davvero definirli "angeli" del territorio perché forse condividono con le creature alate una certa evanescenza: non chiedono medaglie, non hanno un'evidenza "da palcoscenico" né ricercano vantaggi politici (sì, quest'ultimo è ancora uno sport nazionale) ma ieri sono stati l'unico scudo tra la cittadinanza e l'ennesima tragedia.
Diversi salvataggi quindi dei Vigili del Fuoco tramite l'ausilio di un'autobotte, due fuoristrada del servizio boschivo e il nucleo elicotteri. Tutto è avvenuto nel giro di tre ore in cui sembra davvero essersi scatenato una sorta di uragano d'acqua mentre gli operanti riuscivano a dividersi in vari interventi.
Salvato un uomo all'interno dell'abitacolo di un BMW. Per la furia dell'acqua l'auto era stata trascinata in un canale alle 18.30 all'incirca. All'interno il guidatore, un uomo sessantenne con problemi cardiaci, è stato fortunatamente salvato dagli operanti che si sono fatti largo tra la furia dell'acqua, che aveva creato delle vere e proprie ondate miste a fango sulla terraferma, raggiungendo la vettura e ponendolo in salvo. La difficoltà operativa era elevatissima e un contributo negativo lo dava anche il livello parecchio alto dell'acqua che riempiva vari avvallamenti (in alcuni punti l'acqua ha raggiunto 1,80mt di altezza).
In contrada Belluogo alle 19.15, all'interno di una villetta era rimasto isolato un anziano affetto dal morbo di Parkinson. Il villino era completamento invaso dall'acqua che aveva raggiunto il livello di 1,60mt creando condizioni proibitive di sicurezza.
Terzo intervento alle 19.35 in via Canosa, nella stessa zona sono state salvate un bambino e il suo genitore che avevo trovato rifugio sul tetto della loro automobile ormai completamente invasa dall'acqua. Il bambino è stato portato in braccio e l'uomo a spalla per la completa messa in sicurezza. L'intervento è stato coadiuvato anche dal nucleo elicotteri oltre che a più squadre di vigili del fuoco.
Brutta avventura in contrada Perazzo alle 21.30: un uomo è stato salvato dopo che, per evitare l'impatto violentissimo della bomba d'acqua, era salito su un albero. Questi stava tornando dai campi dove probabilmente era andato per verificare lo stato dei lavori. L'allerta ai Vigili del Fuoco è stata data dalla famiglia che, allarmata dal ritardo del congiunto, ha subito contattato gli operanti che prontamente hanno dato soccorso e rassicurato tutti.
Ci sentiamo di aggiungere che i vigili del fuoco ancora una volta hanno dimostrato di essere una "roccia dura": molti interventi sono stati fatti a mani nude creando catene umane. Questi uomini sono stati forse l'unico scudo contro avvenimenti calamitosi di questa portata e così imprevedibili. Notifichiamo anche alcuni ritardi nell'intervento della Protezione Civile, le cui pur collaudate dinamiche d'intervento forse si sono inceppate di fronte ad un evento così violento ma forse prevedibile. Intervengono anche gli uomini della Polizia Municipale che, dopo un confronto tra caposquadra dei Vigili del Fuoco e il comandante Filannino, hanno chiuso via Canosa.
Altra notazione è forse nell'eccessiva leggerezza di molti che avendo verificato l'allerta meteo e sia lo stato assolutamente preoccupante dell'incessante pioggia che continuava a scendere, si sono comunque avventurati in strade non molto sicure. Una migliore decisione sarebbe stata quelladi attendere, nonostante gli "angeli" siano sempre presenti. Per la sicurezza è forse il caso di aiutarli con un po' di buon senso.