“Nostalgia di Barletta”, quell’opera incompiuta scritta con amore per la città
L’appello dei figli di Pietro Digaeta, autore della collana: «Sarebbe bello completare il progetto di nostro padre»
venerdì 17 marzo 2023
16.45
Si intitola "Nostalgia di Barletta (Colpi d'obiettivo sul suo idioma e sul suo passato)" ed era stata pensata dal suo autore – il barlettano Pietro Digaeta – come una corposa collana composta da ben 17 volumi tutti dedicati a Barletta, alle sue tradizioni, al suo vernacolo.
Come un ampio affresco sulla vita d'altri tempi a Barletta, purtroppo solo tre dei 17 volumi videro la luce: vennero pubblicati nel 1985, con le loro iconiche copertine che racchiudono i maggiori simboli della barlettanità.
Nato nel 1928, Pietro Digaeta, che nella vita fu ferroviere oltre che scrittore, è scomparso nel 2006 all'età di 78 anni. La sua opera è rimasta così incompiuta. «Sarebbe una perdita per quello che è il grande patrimonio culturale di Barletta, ma la spesa per la pubblicazione dei restanti volumi non è indifferente» spiegano i figli.
Nel corso degli ultimi anni il loro obiettivo è stato quello non solo di sensibilizzare l'opinione pubblica, ma di entrare in contatto direttamente con le istituzioni locali, che potrebbero farsi promotori del completamento di questo progetto, per non lasciare nell'oblio questo corposo racconto dei modi di dire e di fare del popolo barlettano, con i suoi vezzi e le sue genuine spigolature.
Le copie dei primi tre volumi sono attualmente rintracciabili nelle librerie di tanti barlettani, ma anche a Roma, Napoli, e persino all'estero.
«Speriamo che il nostro appello alle istituzioni o a qualche benevolo imprenditore, questa volta, non resti inascoltato» concludono.
Come un ampio affresco sulla vita d'altri tempi a Barletta, purtroppo solo tre dei 17 volumi videro la luce: vennero pubblicati nel 1985, con le loro iconiche copertine che racchiudono i maggiori simboli della barlettanità.
Nato nel 1928, Pietro Digaeta, che nella vita fu ferroviere oltre che scrittore, è scomparso nel 2006 all'età di 78 anni. La sua opera è rimasta così incompiuta. «Sarebbe una perdita per quello che è il grande patrimonio culturale di Barletta, ma la spesa per la pubblicazione dei restanti volumi non è indifferente» spiegano i figli.
Nel corso degli ultimi anni il loro obiettivo è stato quello non solo di sensibilizzare l'opinione pubblica, ma di entrare in contatto direttamente con le istituzioni locali, che potrebbero farsi promotori del completamento di questo progetto, per non lasciare nell'oblio questo corposo racconto dei modi di dire e di fare del popolo barlettano, con i suoi vezzi e le sue genuine spigolature.
Le copie dei primi tre volumi sono attualmente rintracciabili nelle librerie di tanti barlettani, ma anche a Roma, Napoli, e persino all'estero.
«Speriamo che il nostro appello alle istituzioni o a qualche benevolo imprenditore, questa volta, non resti inascoltato» concludono.