«Non è possibile che Barletta non abbia ancora un piano del commercio»

Unimpresa Bat chiede un incontro con l'amministrazione comunale

mercoledì 27 novembre 2013
«Siamo alle solite ma con l'aggiunta di una situazione che, per varie e diverse ragioni, viene alimentata da una pesante aria di tensioni che si registra in quasi tutti i comuni che per anni, per interi decenni, hanno trascurato, non hanno programmato e non sono stati in grado di applicare neppure le minime norme previste dalla vigente legge regionale e dagli stessi regolamenti comunali, laddove approvati e vigenti» scrivono i referenti di Unimpresa Bat. «Andria come Trani, Molfetta come Bisceglie, Canosa come Minervino, Spinazzola come Margherita di Savoia e tutto il resto. Proprio nelle città cocapoluogo Andria, Barletta e Trani le situazioni più incresciose e Barletta, in questo caso, supera tutte le altre città con un Piano del Commercio su Aree Pubbliche mai approvato né mai neanche discusso con tutte le Organizzazioni di Categoria, come previsto dalla legge quindi ancora priva di qualsiasi forma di programmazione e di organizzazione mercatale, con il risultato che alle emergenze si risponde creando altre emergenze ed ecco che proprio durante i recenti mercati dei sabato passati, gli addetti al mercato stanno intimando affinché ciascun operatore concessionario di posteggio torni ad occupare le dimensioni loro assegnate moltissimi anni fa e in molti casi anacronistiche rispetto alle moderne attrezzature di vendita oggi utilizzate che sono molto diverse da quelle di allora. Tornare ognuno al rispetto delle norme va bene ma il rispetto delle norme in una città dove il mercato è carente di moltissime minime condizioni di sicurezza e igienico-sanitarie diventa quasi provocatorio per non dire ironico e stucchevole.

Mentre quindi un ulteriore allarme viene generato tra gli ambulanti dalla notizia di approvazione del nuovo regolamento e delle tariffe Tares da parte del comune, con la necessità di approfondite verifiche circa i loro effetti che, specie sul settore alimentare, potrebbero essere di una certa consistenza, come già preventivamente analizzato, si sollecitano il Sindaco, il Dirigente e l'Assessore al Commercio a convocare urgentemente e in tempi brevissimi tutte le Associazioni Provinciali e locali di Categoria per tentare di condividere percorsi finalizzati ad affrontare e risolvere le molteplici problematiche tutte ancora irrisolte e sul tappeto, al fine di evitare possibili ulteriori interventi che possano addirittura determinare la chiusura del mercato di Barletta. Proprio a tal proposito, il "caso Altamura" sta già facendo tremare tutti i Sindaci che se non intervengono con misure urgenti rischierebbero la chiusura dei mercati a causa dei mancati adeguamenti alle rigide norme in materia di sicurezza e igienico-sanitarie.

Crediamo che non sia il caso di aspettare che si arrivi a tanto poiché i lavoratori che un lavoro ce l'hanno, che se lo sono costruito autonomamente nel tempo e che non lo hanno mai chiesto a nessuno, vanno tutelati almeno quanto tutti quei privilegiati che un lavoro lo hanno avuto con molta, meno fatica».