«No alla chiusura del bookshop», arrivano risposte concrete
Canne della Battaglia sensibilizza cittadini e politici. Solidarieta’ alla cultura ed a chi ci lavora
mercoledì 13 ottobre 2010
11.00
No alla chiusura del Bookshop. No al declassamento. Contro ogni logica di mercato. Sono stati questi i principali temi ispiratori della GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE POPOLARE proclamata ieri dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia a difesa dei posti di lavoro del Bookshop e per una maggiore consapevolezza delle enormi risorse storiche, culturali e di promozione turistica connesse alla salvaguardia del sito archeologico-ambientale. Prima volta in assoluto a tenersi come sit-in ("Solidarietà alla cultura ed a chi ci lavora" lo slogan), il raduno si è tenuto nel piazzale antistante l'Antiquarium, luogo così tanto carico di storia e di attese (mai pienamente verificate o governate nel senso della crescita) per un consolidamento delle risorse investite, e dunque come occasione di diretta testimonianza sulle problematiche all'ordine del giorno, come sottolineato dal saluto introduttivo del presidente del Comitato, Nino Vinella, che ne ha inquadrato le finalità e gli obiettivi a breve, medio e lungo termine.
Tutte presenti le istituzioni coinvolte: Regione (assessora Maria Campese); Provincia (assessore Dario Damiani e consigliere Luigi Antonucci); Comune (sindaco Nicola Maffei). Ciascuno col suo impegno e le sue specifiche proposte, illustrate al pubblico dei presenti composto da associazioni (Aufidus e Pro Loco coi rispettivi presidenti Michele Cantatore e Gino Vitrani), movimenti politici (Comitato di Lotta Barletta Provincia-Mida col segretario Nardo Binetti e Nuova Generazione col coordinatore Michele Dibenedetto), turisti, visitatori, semplici cittadini e perfino agricoltori strappati ai lavori della vendemmia in corso nella campagne di Canne. Anna Metta, dipendente del Bookshop, si è fatta portavoce delle reali preoccupazioni di chi vive queste ore. Tutte quante concentrate in questa settimana le attività di contrasto alla chiusura del Bookshop.
REGIONE E SINDACATO - Martedì 12, si è svolta, infatti, a Bari una riunione sindacale dove la Filcams-Cgil pugliese (Federazione Italiana Lavoratori Commercio, Turismo e Servizi) affronterà, al fianco della Regione, l'ultimo round del confronto sul destino dei lavoratori assistiti su scala regionale, non solo del bookshop di Canne della Battaglia (sei unità fra titolari e supplenti) ma anche di altri siti declassati come minori, Manfredonia ed Altamura: o mobilità o licenziamento con cassa integrazione.
COMUNE - Il sindaco Maffei sarà domani giovedì 14 a Taranto in Soprintendenza per un'audizione chiarificatrice del proprio ruolo di proprietaria in larga misura del sito archeologico di Canne della Battaglia e dunque come tale fortemente responsabilizzata di tutto quanto in esso accada. Fra Soprintendenza e Comune di Barletta, enti comproprietari delle aree archeologiche, fin dal febbraio 1999 fu stipulato un Protocollo d'intesa a regolamentare rispettivi diritti-doveri per la gestione mista del sito, oggi chiaramente da rivedere contro l'azzeramento dell'accoglienza turistica. Il Comune ha sempre sostenuto sul proprio bilancio tutti gli investimenti economici più pesanti, come i prossimi 750.000 euro atti a completare il secondo plesso dell'Antiquarium, già in fase di appalto.
PROVINCIA - La Provincia, come preannunciato dal presidente Ventola, concluderà il giro dei contatti entro venerdì con la Direzione regionale beni culturali, al cui attuale responsabile arch. Martines ha già sottoposto un paio di immediate soluzioni progettuali col diretto coinvolgimento della stessa provincia quale soggetto territoriale.
Tutte presenti le istituzioni coinvolte: Regione (assessora Maria Campese); Provincia (assessore Dario Damiani e consigliere Luigi Antonucci); Comune (sindaco Nicola Maffei). Ciascuno col suo impegno e le sue specifiche proposte, illustrate al pubblico dei presenti composto da associazioni (Aufidus e Pro Loco coi rispettivi presidenti Michele Cantatore e Gino Vitrani), movimenti politici (Comitato di Lotta Barletta Provincia-Mida col segretario Nardo Binetti e Nuova Generazione col coordinatore Michele Dibenedetto), turisti, visitatori, semplici cittadini e perfino agricoltori strappati ai lavori della vendemmia in corso nella campagne di Canne. Anna Metta, dipendente del Bookshop, si è fatta portavoce delle reali preoccupazioni di chi vive queste ore. Tutte quante concentrate in questa settimana le attività di contrasto alla chiusura del Bookshop.
REGIONE E SINDACATO - Martedì 12, si è svolta, infatti, a Bari una riunione sindacale dove la Filcams-Cgil pugliese (Federazione Italiana Lavoratori Commercio, Turismo e Servizi) affronterà, al fianco della Regione, l'ultimo round del confronto sul destino dei lavoratori assistiti su scala regionale, non solo del bookshop di Canne della Battaglia (sei unità fra titolari e supplenti) ma anche di altri siti declassati come minori, Manfredonia ed Altamura: o mobilità o licenziamento con cassa integrazione.
COMUNE - Il sindaco Maffei sarà domani giovedì 14 a Taranto in Soprintendenza per un'audizione chiarificatrice del proprio ruolo di proprietaria in larga misura del sito archeologico di Canne della Battaglia e dunque come tale fortemente responsabilizzata di tutto quanto in esso accada. Fra Soprintendenza e Comune di Barletta, enti comproprietari delle aree archeologiche, fin dal febbraio 1999 fu stipulato un Protocollo d'intesa a regolamentare rispettivi diritti-doveri per la gestione mista del sito, oggi chiaramente da rivedere contro l'azzeramento dell'accoglienza turistica. Il Comune ha sempre sostenuto sul proprio bilancio tutti gli investimenti economici più pesanti, come i prossimi 750.000 euro atti a completare il secondo plesso dell'Antiquarium, già in fase di appalto.
PROVINCIA - La Provincia, come preannunciato dal presidente Ventola, concluderà il giro dei contatti entro venerdì con la Direzione regionale beni culturali, al cui attuale responsabile arch. Martines ha già sottoposto un paio di immediate soluzioni progettuali col diretto coinvolgimento della stessa provincia quale soggetto territoriale.