No ai parchi eolici al largo del Gargano
Il dissenso di Franco Pastore (Sel). L'indifferenza alla base di queste proposte mina le nostre potenzialità turistiche
mercoledì 9 giugno 2010
«È con grave disappunto che rilevo la gravità di contenuto delle delibere relative alla messa in opera di impianti industriali Off Shore per la produzione di energia eolica nel mare antistante la costa dei comuni che precedono e seguono il promontorio del Gargano". Il consigliere regionale Franco Pastore (Sel) esprime il proprio dissenso contro la realizzazione del giacimento eolico in mare. "La stessa "idea dell'impianto eolico marino" rappresenta a suo avviso "un gravissimo danno all'immagine del nostro paesaggio, alla bellezza del nostro territorio e a tutto il circuito ad esso legato».
All'ordine del giorno della Giunta di martedì 8 giugno, due bozze di deliberazioni. Il parere di compatibilità ambientale per un off-shore della potenza elettrica di 300 MW nel mare antistante la costa di Zapponeta, Margherita di Savoia e Manfredonia e per uno di 150 MW davanti a Chieuti, Serracapriola e Campomarino (Molise).
«L'indifferenza alla base di queste proposte – osserva Franco Pastore - non fa che minare ancor di più le nostre potenzialità turistiche, già ben poco incentivate. In parole più semplici, la struttura eolica è stata pensata in barba al rischio di danni tecnici a tutta la flora e la fauna presenti in un basso fondale marino».
«L'amarezza che esprimo - conclude il consigliere regionale Sel - è tutta legata all'insensibilità e all'assenza totale di amore verso il nostro territorio che si evince dal contenuto della proposta. Non possiamo restare a guardare che si compia l'ennesima violenza su uno dei golfi più suggestivi della nostra penisola».
All'ordine del giorno della Giunta di martedì 8 giugno, due bozze di deliberazioni. Il parere di compatibilità ambientale per un off-shore della potenza elettrica di 300 MW nel mare antistante la costa di Zapponeta, Margherita di Savoia e Manfredonia e per uno di 150 MW davanti a Chieuti, Serracapriola e Campomarino (Molise).
«L'indifferenza alla base di queste proposte – osserva Franco Pastore - non fa che minare ancor di più le nostre potenzialità turistiche, già ben poco incentivate. In parole più semplici, la struttura eolica è stata pensata in barba al rischio di danni tecnici a tutta la flora e la fauna presenti in un basso fondale marino».
«L'amarezza che esprimo - conclude il consigliere regionale Sel - è tutta legata all'insensibilità e all'assenza totale di amore verso il nostro territorio che si evince dal contenuto della proposta. Non possiamo restare a guardare che si compia l'ennesima violenza su uno dei golfi più suggestivi della nostra penisola».