Niente notte bianca per un comune al verde

La Caroppo ha promesso, la cassa non ha permesso

sabato 28 settembre 2013
A cura di Floriana Doronzo
Nessuna comunicazione ufficiale, nessun atto amministrativo che confermi la presente assenza della notte bianca barlettana, solo un silenzio assordante regna intorno all'evento tanto atteso da chi all'estate non vuole dire "Arrivederci". Un appuntamento annuale quello dei barlettani con la loro città notturna: eravamo pronti a goderci Barletta illuminata nel buio, movimentata nella sua fermezza e accogliente per la sua monumentale offerta attrattiva, ma niente. La notte bianca non si farà. Saracinesche abbassate come consuetudine, corpi di ballo senza palco, musicisti senza casse perché la cassa comunale non può permettersi di finanziare certe estrosità.

Sarà la cicatrice della scottatura dello scorso anno? La gestione finanziaria 2012 ha visto 791.506,77 euro di debiti fuori bilancio, di cui 349.491,59 registrati per i progetti socio-culturali come l'Estate barlettana, la Disfida e la notte bianca. Alla luce di questa passività, si era previsto un piano triennale 2012-2014 di rateizzazione dei debiti pregressi, con un rientro che avrebbe vincolato anche i debiti 2013/2014. Detto, fatto: e siamo qui a parlare del nulla.

Ci aveva anticipato in queste riflessioni l'assessore alle politiche dell'identità culturale Giusy Caroppo, la quale ai nostri microfoni, due mesi fa, dichiarò: «Poi c'è il teatro, sperimentale, satirico, vernacolare… sicuramente sarà coinvolto in un evento che andrà a confluire in una sorta di festa di fine estate, inglobando anche la consunta "notte bianca" . Sarà l'occasione per coinvolgere anche quelle realtà che sono rimaste escluse dalle iniziative estive, alle quali chiediamo progetti "fattibili" per questa inedita occasione». Certo non si può fare un processo alle lodevoli intenzioni amministrative, ma una comunicazione coraggiosa e realistica sull'impossibilità di recare gaudio alla cittadinanza barlettana - prima del torpore invernale - era quanto meno attesa. Attesa, come il titolo dell'eloquente tela squarciata di Fontana; noi la 'rottura' politica l'abbiamo sperata, molti fiduciosi l'hanno votata ma qui sembra che ci sia ancora molto da ricucire prima di poter indossare abiti (nel senso morrisiano di abitudini) innovativi. Certamente il certame vestirà abiti stretti, ma in questo settembre la notte bianca passa col rosso.