«Niente dimissioni» per Azzurra Pelle, Defazio: «Nessuno è intoccabile»
Continua la polemica tra assessore e portavoce di Sinistra Unita
mercoledì 2 marzo 2016
11.46
Ha scatenato vivaci polemiche il caso giudiziario del cantiere dei lavori lungo il litorale di Ponente, al fine di arginare il preoccupante fenomeno dell'erosione della costa. Al duro attacco lanciato, tra gli altri, dal portavoce di Sinistra Unita Giuseppe Defazio aveva risposto l'assessore Azzurra Pelle, che in un intervento rigettava al mittente la richiesta di sue dimissioni
Oggi Giuseppe Defazio, sempre a nome di Sinistra Unita, controreplica alla Pelle, continuando a gettar fuoco sulla polemica in corso: «Leggiamo a malincuore una reazione scomposta alle nostre considerazioni politico-gestionali da parte dell'assessore Azzurra Pelle che utilizza metafore poco trasparenti ed allusioni inaccettabili. Non riusciamo a comprendere il motivo per il quale fra le tante critiche ricevute dall'assessore, lei scelga di rispondere esclusivamente a Sinistra Unita. Certo è singolare che un assessore tecnico, fortemente voluto dal Sindaco, dal Partito Democratico e dai suoi partiti satellite sia costretto a difendersi in solitaria. Nè tanto meno è elegante non prendere in considerazione una critica fatta in regime di democrazia rispondendo: "non ci penso proprio". Il ruolo che ricopre è a disposizione della città, e l'attaccamento "senza se e senza ma" allo scranno sul quale siede denota una visione proprietaria del bene comune. Siamo cittadini, non governiamo questa città, presidiamo il "Palazzo" con la nostra azione politica e istituzionale e siamo molto preoccupati di ciò che accade al suo interno. Se l'assessore fosse serena circa il proprio operato probabilmente non avrebbe risposto con tanto livore. Ci chiediamo a questo punto come si possano affrontare le sfide giornaliere di governo, tanto più per una delega così delicata, con così poca lucidità e disponibilità al confronto. Ed è per questo che ancor con maggiore forza e convinzione le chiediamo un passo indietro per il bene dell'amministrazione, per dimostrarle che la nostra non è demagogia ma attaccamento a quei valori democratici che lei calpesta definendoci "villani" solo per aver espresso delle critiche legittime. E quando difendi gli interessi della collettività, gli interessi cioè di tutti i cittadini, anche degli ultimi, a giudicarti "villano" è, guarda caso, proprio quell'assessore ritenuto intoccabile da parte del sindaco Cascella. Qui infatti non si tratta di credere o non credere in una misura antierosione, ma si tratta di far bene il proprio lavoro di governo».
«Non c'è nulla di personale in questo - incalza Defazio - Non c'è nulla di personale nel chiedere conto a un assessore che fino a qualche giorno prima postava foto su Facebook degli interventi sulla litoranea di ponente, autocompiacendosi del lavoro svolto, se abbia svolto a dovere la propria funzione di controllo. Se la risposta fosse un "sì" pieno e convinto la magistratura forse non starebbe approfondendo. Inoltre non si possono addossare colpe alle precedenti amministrazioni quando qualcosa va storto e appuntarsi le medaglie al petto quando tutto procede per il meglio proprio grazie alle precedenti amministrazioni. Ad ogni modo lo stato dell'arte è sotto lo sguardo vigile di tutti noi cittadini: i lavori di urbanizzazione della 167 procedono a rilento, i lavori del sottopasso in via Einaudi sono quasi fermi, il sottopasso appena inaugurato in zona industriale non è accessibile a molti mezzi. E' vero, sin dalla redazione del programma elettorale abbiamo chiesto, come Sinistra Unita, che si tutelasse il paesaggio. E' evidente che i fatti dimostrano come questa amministrazione stia disattendendo ciò che grazie al nostro contributo è strato scritto nel programma di governo e mai realizzato» conclude Defazio.
Oggi Giuseppe Defazio, sempre a nome di Sinistra Unita, controreplica alla Pelle, continuando a gettar fuoco sulla polemica in corso: «Leggiamo a malincuore una reazione scomposta alle nostre considerazioni politico-gestionali da parte dell'assessore Azzurra Pelle che utilizza metafore poco trasparenti ed allusioni inaccettabili. Non riusciamo a comprendere il motivo per il quale fra le tante critiche ricevute dall'assessore, lei scelga di rispondere esclusivamente a Sinistra Unita. Certo è singolare che un assessore tecnico, fortemente voluto dal Sindaco, dal Partito Democratico e dai suoi partiti satellite sia costretto a difendersi in solitaria. Nè tanto meno è elegante non prendere in considerazione una critica fatta in regime di democrazia rispondendo: "non ci penso proprio". Il ruolo che ricopre è a disposizione della città, e l'attaccamento "senza se e senza ma" allo scranno sul quale siede denota una visione proprietaria del bene comune. Siamo cittadini, non governiamo questa città, presidiamo il "Palazzo" con la nostra azione politica e istituzionale e siamo molto preoccupati di ciò che accade al suo interno. Se l'assessore fosse serena circa il proprio operato probabilmente non avrebbe risposto con tanto livore. Ci chiediamo a questo punto come si possano affrontare le sfide giornaliere di governo, tanto più per una delega così delicata, con così poca lucidità e disponibilità al confronto. Ed è per questo che ancor con maggiore forza e convinzione le chiediamo un passo indietro per il bene dell'amministrazione, per dimostrarle che la nostra non è demagogia ma attaccamento a quei valori democratici che lei calpesta definendoci "villani" solo per aver espresso delle critiche legittime. E quando difendi gli interessi della collettività, gli interessi cioè di tutti i cittadini, anche degli ultimi, a giudicarti "villano" è, guarda caso, proprio quell'assessore ritenuto intoccabile da parte del sindaco Cascella. Qui infatti non si tratta di credere o non credere in una misura antierosione, ma si tratta di far bene il proprio lavoro di governo».
«Non c'è nulla di personale in questo - incalza Defazio - Non c'è nulla di personale nel chiedere conto a un assessore che fino a qualche giorno prima postava foto su Facebook degli interventi sulla litoranea di ponente, autocompiacendosi del lavoro svolto, se abbia svolto a dovere la propria funzione di controllo. Se la risposta fosse un "sì" pieno e convinto la magistratura forse non starebbe approfondendo. Inoltre non si possono addossare colpe alle precedenti amministrazioni quando qualcosa va storto e appuntarsi le medaglie al petto quando tutto procede per il meglio proprio grazie alle precedenti amministrazioni. Ad ogni modo lo stato dell'arte è sotto lo sguardo vigile di tutti noi cittadini: i lavori di urbanizzazione della 167 procedono a rilento, i lavori del sottopasso in via Einaudi sono quasi fermi, il sottopasso appena inaugurato in zona industriale non è accessibile a molti mezzi. E' vero, sin dalla redazione del programma elettorale abbiamo chiesto, come Sinistra Unita, che si tutelasse il paesaggio. E' evidente che i fatti dimostrano come questa amministrazione stia disattendendo ciò che grazie al nostro contributo è strato scritto nel programma di governo e mai realizzato» conclude Defazio.