Nicola Straniero e Michele Tetta, vite in guerra
Giovani barlettani sul fronte della prima guerra mondiale
lunedì 15 giugno 2015
10.53
Dove sono finiti quei ragazzi? 569 giovani barlettani persero la vita durante la prima guerra mondiale. Di questi, 272 caddero in battaglia, 205 morirono a causa di malattie o ferite, 92 furono i dispersi.
Nicola Giovanni Straniero nasce a Barletta il 9 maggio 1896. Arruolato in fanteria, fu sottotenente del 82° Reggimento della Brigata "Torino". Il giovane Nicola partecipa con la sua brigata alla battaglia del Monte Sief (Belluno). Primo obiettivo dell'attacco sono la vetta del Col di Lana ed il monte Gratweg, successivamente la conquista del monte Sief, che avrebbe provocato la caduta della Rothschanze. Il ruolo dell'artiglieria era limitato all'interruzione dei collegamenti telefonici e della teleferica. L'operazione si svolse in una notte di luna piena, per garantire la visibilità sufficiente alla successiva difesa della posizione conquistata.
All'attacco parteciparono:
- 82° Reggimento Fanteria della Brigata Torino
- Battaglione del 59° Reggimento di fanteria costituito da 3 compagnie di 150 uomini, una sezione mitragliatrici.
- 8a compagnia Zappatori.
- La 12a compagnia minatori al comando del tenente Maggio.
- Due plotoni della 65a compagnia Zappatori.
Per facilitare l'attacco, vengono scavati cunicoli, gallerie e camminamenti. Le compagnie d'attacco dovevano star pronte nelle gallerie. Dopo l'esplosione, le coperture delle gallerie dovevano essere fatte saltare per fare uscire le compagnie e i soldati del genio. Una compagnia con pattuglie tagliafili, utili a superare i reticolati di filo spinato, è coperta a destra da un cannone da 42 mm che impedisce alle mitragliatrici austriache di sparare. Era stato esplicitamente richiesto che non venissero fatti prigionieri se non quelli strettamente necessari per gli interrogatori e per le intercettazioni telefoniche. Dopo la conquista della vetta, una sezione di cannoni da montagna furono posti sulla cima, allo scopo di interdire la Rothschanze ed il monte Sief. Il comando della 18° Divisione ritiene anche utile premere sul fianco ovest del Col di Lana e far cadere tutta la linea Sief - Settsass. A tale scopo furono destinati i Reggimenti di fanteria. Dal 6 al 16 aprile l'artiglieria italiana bombarda le posizioni austriache con tutti i pezzi della 18° Divisione e della 17° Divisione, per un totale di circa 90 pezzi, tra batterie da 149 mm, cannoni da campagna, mortai da 210 mm.
Alla Brigata Torino, in particolare agli 81° e 82° Reggimenti di Fanteria, venne richiesto di impegnare con pattuglie il fronte Col di Lana - Sief - Settsass. Il 16 maggio 1916, Nicola Straniero è al comando del plotone di coda della sua compagnia. Ricevuto l'ordine di ripiegare su una posizione retrostante, si ritira per ultimo, esponendosi al fuoco avversario, ma riuscendo ad evitare l'inseguimento degli avversari e ulteriori perdite tra i suoi commilitoni, fino a quando viene colpito a morte. Nicola straniero aveva 20 anni e fu decorato con la Medaglia D'argento alla memoria e seppellito nel cimitero di Barletta. Il comune di Barletta ha dedicato a Nicola Giovanni Straniero l'omonima via.
Michele Tetta nasce a Barletta nel 1899, è arruolato nel 69° Fanteria della Brigata "Ancona". La Brigata "Ancona", alla fine di gennaio 1918, si trasferisce in prima linea sul tratto del Monte Valbella, rimanendovi fino al 24 marzo, per un periodo di esercitazioni quando in previsione dell'offensiva avversaria, nelle notti tra il 3 e 4 giugno, si sposta nei pressi di Mestre. Il mattino del 15 giugno, ha inizio l'attacco avversario e il 17 giugno la Brigata si riunisce tra Monastier (Treviso) e Rovaè, per attaccare. La sera del 17 giugno i reparti avanzano, nonostante gli attacchi avversari sui fianchi. Nelle giornate del 19 e 20 la lotta continua, tra attacchi e contrattacchi. In uno di questi contrattacchi, Michele Tetta, lanciandosi verso soldati avversari - nascosti dietro un gruppo di case - è colpito a morte, mentre i suoi commilitoni avanzano. Il 22 giugno gli austriaci iniziano la ritirata dal fronte del Piave. La battaglia di Monastier costerà alla Brigata Ancona, in quei pochi giorni, la perdita di oltre 1000 soldati e 52 ufficiali. Il soldato Michele tetta fu decorato con la Medaglia d' Argento al valor Militare.
A seguire, pubblichiamo gli elenchi dei soldati barlettani decorati, deceduti e dispersi durante la prima guerra mondiale
Nicola Giovanni Straniero nasce a Barletta il 9 maggio 1896. Arruolato in fanteria, fu sottotenente del 82° Reggimento della Brigata "Torino". Il giovane Nicola partecipa con la sua brigata alla battaglia del Monte Sief (Belluno). Primo obiettivo dell'attacco sono la vetta del Col di Lana ed il monte Gratweg, successivamente la conquista del monte Sief, che avrebbe provocato la caduta della Rothschanze. Il ruolo dell'artiglieria era limitato all'interruzione dei collegamenti telefonici e della teleferica. L'operazione si svolse in una notte di luna piena, per garantire la visibilità sufficiente alla successiva difesa della posizione conquistata.
All'attacco parteciparono:
- 82° Reggimento Fanteria della Brigata Torino
- Battaglione del 59° Reggimento di fanteria costituito da 3 compagnie di 150 uomini, una sezione mitragliatrici.
- 8a compagnia Zappatori.
- La 12a compagnia minatori al comando del tenente Maggio.
- Due plotoni della 65a compagnia Zappatori.
Per facilitare l'attacco, vengono scavati cunicoli, gallerie e camminamenti. Le compagnie d'attacco dovevano star pronte nelle gallerie. Dopo l'esplosione, le coperture delle gallerie dovevano essere fatte saltare per fare uscire le compagnie e i soldati del genio. Una compagnia con pattuglie tagliafili, utili a superare i reticolati di filo spinato, è coperta a destra da un cannone da 42 mm che impedisce alle mitragliatrici austriache di sparare. Era stato esplicitamente richiesto che non venissero fatti prigionieri se non quelli strettamente necessari per gli interrogatori e per le intercettazioni telefoniche. Dopo la conquista della vetta, una sezione di cannoni da montagna furono posti sulla cima, allo scopo di interdire la Rothschanze ed il monte Sief. Il comando della 18° Divisione ritiene anche utile premere sul fianco ovest del Col di Lana e far cadere tutta la linea Sief - Settsass. A tale scopo furono destinati i Reggimenti di fanteria. Dal 6 al 16 aprile l'artiglieria italiana bombarda le posizioni austriache con tutti i pezzi della 18° Divisione e della 17° Divisione, per un totale di circa 90 pezzi, tra batterie da 149 mm, cannoni da campagna, mortai da 210 mm.
Alla Brigata Torino, in particolare agli 81° e 82° Reggimenti di Fanteria, venne richiesto di impegnare con pattuglie il fronte Col di Lana - Sief - Settsass. Il 16 maggio 1916, Nicola Straniero è al comando del plotone di coda della sua compagnia. Ricevuto l'ordine di ripiegare su una posizione retrostante, si ritira per ultimo, esponendosi al fuoco avversario, ma riuscendo ad evitare l'inseguimento degli avversari e ulteriori perdite tra i suoi commilitoni, fino a quando viene colpito a morte. Nicola straniero aveva 20 anni e fu decorato con la Medaglia D'argento alla memoria e seppellito nel cimitero di Barletta. Il comune di Barletta ha dedicato a Nicola Giovanni Straniero l'omonima via.
Michele Tetta nasce a Barletta nel 1899, è arruolato nel 69° Fanteria della Brigata "Ancona". La Brigata "Ancona", alla fine di gennaio 1918, si trasferisce in prima linea sul tratto del Monte Valbella, rimanendovi fino al 24 marzo, per un periodo di esercitazioni quando in previsione dell'offensiva avversaria, nelle notti tra il 3 e 4 giugno, si sposta nei pressi di Mestre. Il mattino del 15 giugno, ha inizio l'attacco avversario e il 17 giugno la Brigata si riunisce tra Monastier (Treviso) e Rovaè, per attaccare. La sera del 17 giugno i reparti avanzano, nonostante gli attacchi avversari sui fianchi. Nelle giornate del 19 e 20 la lotta continua, tra attacchi e contrattacchi. In uno di questi contrattacchi, Michele Tetta, lanciandosi verso soldati avversari - nascosti dietro un gruppo di case - è colpito a morte, mentre i suoi commilitoni avanzano. Il 22 giugno gli austriaci iniziano la ritirata dal fronte del Piave. La battaglia di Monastier costerà alla Brigata Ancona, in quei pochi giorni, la perdita di oltre 1000 soldati e 52 ufficiali. Il soldato Michele tetta fu decorato con la Medaglia d' Argento al valor Militare.
A seguire, pubblichiamo gli elenchi dei soldati barlettani decorati, deceduti e dispersi durante la prima guerra mondiale
Si ringrazia per la collaborazione Ruggiero Graziano, presidente dell'ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi di Guerra) - sezione Barletta (via Capua, 28).