Nervi saldi! Scontro in via Madonna delle Grazie con malumore annesso
Un piccolo tamponamento alla nostra comune civiltà urbana
venerdì 25 marzo 2011
14.07
Duello rusticano nei pressi della piazzetta antistante l'interna via Madonna delle Grazie, tra via Meschiltri e via San Donato, inconsapevole teatro di un tamponamento tra un auto e un centauro. Diciamolo subito, senza alcuno che si è fatto male se non (forse) la comune civiltà.
Una Renault Clio vecchio modello di colore nero con due persone a bordo (una signora alla guida), uno scooter vespa verde smeraldo scuro guidato da un centauro casco munito, passanti comuni e alcuni ragazzi in piazza più la consueta umanità genuina e calda che si intravedeva sui balconi, caratteristica di una Barletta che forse in futuro non sarà più. Ma non è purtroppo l'unica caratteristica. Questi, comunque, gli attori.
La Clio proseguiva nell'unico senso che quello scorcio di via Madonna delle Grazie permette (giungendo da via mons. Raffaele Dimiccoli) a velocità appena appena più sostenuta di quella abituale, ma ampiamente in tolleranza. La Vespa sbuca dalla piazzetta, proprio all'incrocio con via San Donato, ponendosi di traverso sulla strada. Il guidatore della Clio frena con un attimo di ritardo, ma sarebbe stato difficile reagire ad un "ingresso" così imprevedibile, colpendo il centauro con un tonfo sordo che faceva pensare ad una peggiore soluzione.
Fortunatamente nulla di tutto questo: l'uomo sullo scooter, pur cadendo, riusciva a controllarsi. Rimangono solo alcuni danni sui mezzi, nulla di irrisolvibile. Ma gli animi, compressi forse dalla noia o esacerbati da non si sa bene cosa, sono ben tesi. Gli automobilisti notano un tono troppo ardito e alto del motociclista che forse voleva avocarsi la ragione 'a prescindere', di contro questi non è tenero apostrofando con un geniale «ancor' m'à dumannè c' mè fett mal, gieè stiv c' docummint 'n man'», smentito dai fatti ma non dall'uditorio che al punto, come un sol uomo, interviene in difesa del rampollo di quartiere. Situazione in crescendo, stabilizzata dal passeggero dell'auto che con concetti acconci riporta tutto alla normalità, nonostante il nervoso di tanti.
Nervi saldi! Nessuno gradisce un sinistro e meno ancora i protagonisti; tuttavia la soluzione è abitualmente ad un passo, ovvero in quella civiltà che speriamo continui a tormentare la barlettanità di cui non abbiamo bisogno. E di cui forse, a bocce ferme, si sono dispiaciuti tutti.
Una Renault Clio vecchio modello di colore nero con due persone a bordo (una signora alla guida), uno scooter vespa verde smeraldo scuro guidato da un centauro casco munito, passanti comuni e alcuni ragazzi in piazza più la consueta umanità genuina e calda che si intravedeva sui balconi, caratteristica di una Barletta che forse in futuro non sarà più. Ma non è purtroppo l'unica caratteristica. Questi, comunque, gli attori.
La Clio proseguiva nell'unico senso che quello scorcio di via Madonna delle Grazie permette (giungendo da via mons. Raffaele Dimiccoli) a velocità appena appena più sostenuta di quella abituale, ma ampiamente in tolleranza. La Vespa sbuca dalla piazzetta, proprio all'incrocio con via San Donato, ponendosi di traverso sulla strada. Il guidatore della Clio frena con un attimo di ritardo, ma sarebbe stato difficile reagire ad un "ingresso" così imprevedibile, colpendo il centauro con un tonfo sordo che faceva pensare ad una peggiore soluzione.
Fortunatamente nulla di tutto questo: l'uomo sullo scooter, pur cadendo, riusciva a controllarsi. Rimangono solo alcuni danni sui mezzi, nulla di irrisolvibile. Ma gli animi, compressi forse dalla noia o esacerbati da non si sa bene cosa, sono ben tesi. Gli automobilisti notano un tono troppo ardito e alto del motociclista che forse voleva avocarsi la ragione 'a prescindere', di contro questi non è tenero apostrofando con un geniale «ancor' m'à dumannè c' mè fett mal, gieè stiv c' docummint 'n man'», smentito dai fatti ma non dall'uditorio che al punto, come un sol uomo, interviene in difesa del rampollo di quartiere. Situazione in crescendo, stabilizzata dal passeggero dell'auto che con concetti acconci riporta tutto alla normalità, nonostante il nervoso di tanti.
Nervi saldi! Nessuno gradisce un sinistro e meno ancora i protagonisti; tuttavia la soluzione è abitualmente ad un passo, ovvero in quella civiltà che speriamo continui a tormentare la barlettanità di cui non abbiamo bisogno. E di cui forse, a bocce ferme, si sono dispiaciuti tutti.