"Nella vasca da bagno del tempo" con Erica Mou
Intervista alla cantante biscegliese, tra Sanremo e una tourneè in corso. A tu per tu con Barlettalife parlando di passato e progetti futuri
giovedì 19 aprile 2012
13.21
Messo in cornice il primo posto di Raphael Gualazzi, un jazzista a Sanremo, un anno fa Caterina Caselli ha sfornato un'altra chicca. Erica Mou, di Bisceglie, ha solamente ventidue anni ma è cantautrice e chitarrista di lungo corso: una di quelle ragazzine che i genitori (in questo caso un preside e una prof. di matematica) decidono di mandare ai corsi di musica delle medie per poi ritrovarseli presi da una passione senza via d'uscita. Il suo primo disco, «È», ha da poco compiuto un anno di vita. Erica si è fatta notare al grande pubblico grazie alla performance del Primo Maggio di un anno fa. Ultimamente ha dapprima ottenuto un grande riconoscimento, vincendo un premio ai Wind Music Awards 2011, poi, dopo aver superato la selezione di Sanremo Social, Erica ha partecipato quest'ano al Festival di Sanremo 2012 nella sezione "Giovani" con il brano di cui è autrice, "Nella vasca da bagno del tempo", con cui si è posizionata come seconda nella classifica finale, alle spalle di Alessandro Casillo, facendo comunque incetta di riconoscimenti e aggiudicandosi sia il Premio della Critica Mia Martini sia il Premio della Sala Stampa Radio e Tv sezione Giovani.
Barletta è stata una delle prime tappe della sua breve ma già intensa carriera, visto che nel 2009 ha vinto l'Arè Rock Festival. I suoi brani colpiscono il pubblico per la semplicità del sound e l'attualità dei temi da lei trattati. La sua rivisitazione di "Pensiero Stupendo" di Patti Bravo è stato uno dei brani più ascoltati sul web. Nella vita di ogni giorno Erica Musci, in arte Erica Mou, è una ragazza come tante altre, iscritta alla facoltà di lettere a Bari, che ha realizzato il sogno di fare musica non passando dai reality, ma affermando il suo talento con decisione, semplicità, dedizione e tanti sacrifici. il brano "Nella vasca da bagno del tempo", di cui lei stessa è l'autrice, è un "pezzo" che ha fatto discutere in tema di "gioventù di plastica" e di "estetica facile e a tutti i costi". Noi di Barlettalife abbiamo tirato le somme con lei, impegnata dal 22 marzo in un nuovo tour che ha già toccato Bisceglie, Taranto, Nocera Inferiore, Roma, Conversano e Lecce:
Ciao Erica. Come stai a due mesi dalla kermesse sanremese?
« Diciamo che mi sto ancora riprendendo. Ho vissuto un miscuglio di sensazioni nuove durante e dopo Sanremo. Quindi ora il Festival sembra paradossalmente lontanissimo, e sono immersa nel tour».
Sei riuscita dopo il Festival a trovare del tempo per gli impegni personali, o è un obiettivo ancora da realizzare questo?
«Ho visto amici e parenti, dopo il Festival mi hanno fatto una bellissima festa per il ritorno, e ovviamente ci sono delle cose che ho dovuto rimandare e spero di riuscire a farle presto».
Parliamo della tua canzone: "Nella vasca da bagno del tempo" ha vinto il Premio Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio & Tv. Come hai vissuto questa investitura e soprattutto l'intera settimana a Sanremo?
«Ero molto emozionata, davvero, incredula direi. Ero molto felice, in particolare nella serata di venerdì che per me è stata liberatoria: sono stata l'ultima e quando sono salita sul palco ero divertita e soprattutto soddisfatta. Mi sono sfogata, direi. Quando poi mi hanno assegnato i premi ho sfogato la felicità con un salto».
Dispiaciuta per non aver raggiunto il primo premio tra i giovani?
«Credo che abbia vinto Alessandro Casillo, il favorito, e quindi non mi sono stupita di questo. Credo che lui sia davvero un bravo ragazzo, e credo che questo premio lo potrebbe aiutare anche nel tempo. Spero non si perda nel tritacarne che ha investito molti giovani vincitori di Sanremo».
Tu sei legata anche a Barletta: qui hai partecipato vincendo tre anni fa all'Arè Rock Festival. Che ricordi hai di quell'esperienza? Quanto sei cambiata da allora?
« Sicuramente sono cresciuta, e meno male (ride, ndr). Dell'organizzazione dell'Arè Rock ho un ottimo ricordo, fu davvero una bella serata, alla quale tanti ragazzi lavorarono con un'ottima riuscita. Credo che la vittoria di quella sera mi abbia aiutato sia economicamente, visto che ero agli inizi, che professionalmente».
Che idea hai dei reality show canori?
«Io credo che sono una realtà ormai consolidata con cui fare i conti. Sono seguiti da tante persone, e riflettono il momento che stiamo vivendo, sebbene portino con sé il rischio di una popolarità che ti travolge. Li ritengo non da discriminare comunque, e credo che se un'artista vi partecipa e dopo ci fonda una carriera, un percorso formativo, fa bene».
Il tuo album dal titolo "E'" ha compiuto da poco un anno di vita, ed è recentemente uscito in repackaging. Cosa ci troveranno i tuoi fans?
«E' una versione rivisitata con l'aggiunta di "Nella vasca da bagno del tempo"».
Come è nato il titolo dell'album?
«Volevo un titolo che facesse da sintesi e lasciasse spazio al tempo stesso all'immaginazione. C'è una storia particolare dietro l'album, è stato interrotto più volte, e volevo sottolinearne proprio l'esistenza con questo verbo, che sta per "c'è"».
Cosa rappresenta per te la musica? Come nascono i tuoi brani? Ci sono periodi in cui sei più ispirata?
«Dietro ogni brano c'è una storia diversa. Ovviamente ci sono periodi in cui mi sento maggiormente ispirata. In particolare adoro scrivere nei viaggi, nei momenti in cui riesco a riflettere e raccogliere le idee, anche se spesso gli stimoli per le canzoni arrivano nei momenti più inaspettati».
Ti faccio qualche domanda-flash per conoscere meglio Erica Musci, e non solo Erica Mou. Ultimo libro letto?
« "Acciaio" di Silvia Avallone, davvero bello».
Ultimo film visto al cinema?
« "Quasi amici", se ricordo bene»,
Il tuo cantante e la tua cantante preferiti?
«Restiamo agli italiani. Come donna, direi Mia Martini, è stata davvero importante nella mia formazione, mentre tra gli uomini cito Ivano Fossati».
La canzone che avresti voluto scrivere?
«"Costruire" di Niccolò Fabi».
Il tuo rito prima di salire sul palco.
«Cerco di liberare la testa, leggo il messaggio che mi scrive sempre prima di salire sul palco mia nonna, e vado sul palco».
Il tuo motto.
«La mia frase che spesso ripeto è "fare un passo alla volta"».
I tuoi programmi per il futuro professionale e personale…
«Ora sono impegnata nel tour partito il 22 marzo, e penso solo a questo e a dare il meglio durante questo viaggio».
Il tuo tour: che novità si sono viste e quali i tuoi fans devono aspettarsi?
«Io cerco sempre di essere me stessa, spero di ripetere il successo del tour precedente, ma ogni serata è diversa dall'altra».
Erica, siamo arrivati al termine di questa intervista. Come vuoi salutare i nostri lettori?
« Un saluto ai lettori di Barlettalife, e continuate a seguirmi».
E noi ringraziamo te per la gentilezza, e ti auguriamo il meglio!
(Twitter @GuerraLuca88)
Barletta è stata una delle prime tappe della sua breve ma già intensa carriera, visto che nel 2009 ha vinto l'Arè Rock Festival. I suoi brani colpiscono il pubblico per la semplicità del sound e l'attualità dei temi da lei trattati. La sua rivisitazione di "Pensiero Stupendo" di Patti Bravo è stato uno dei brani più ascoltati sul web. Nella vita di ogni giorno Erica Musci, in arte Erica Mou, è una ragazza come tante altre, iscritta alla facoltà di lettere a Bari, che ha realizzato il sogno di fare musica non passando dai reality, ma affermando il suo talento con decisione, semplicità, dedizione e tanti sacrifici. il brano "Nella vasca da bagno del tempo", di cui lei stessa è l'autrice, è un "pezzo" che ha fatto discutere in tema di "gioventù di plastica" e di "estetica facile e a tutti i costi". Noi di Barlettalife abbiamo tirato le somme con lei, impegnata dal 22 marzo in un nuovo tour che ha già toccato Bisceglie, Taranto, Nocera Inferiore, Roma, Conversano e Lecce:
Ciao Erica. Come stai a due mesi dalla kermesse sanremese?
« Diciamo che mi sto ancora riprendendo. Ho vissuto un miscuglio di sensazioni nuove durante e dopo Sanremo. Quindi ora il Festival sembra paradossalmente lontanissimo, e sono immersa nel tour».
Sei riuscita dopo il Festival a trovare del tempo per gli impegni personali, o è un obiettivo ancora da realizzare questo?
«Ho visto amici e parenti, dopo il Festival mi hanno fatto una bellissima festa per il ritorno, e ovviamente ci sono delle cose che ho dovuto rimandare e spero di riuscire a farle presto».
Parliamo della tua canzone: "Nella vasca da bagno del tempo" ha vinto il Premio Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio & Tv. Come hai vissuto questa investitura e soprattutto l'intera settimana a Sanremo?
«Ero molto emozionata, davvero, incredula direi. Ero molto felice, in particolare nella serata di venerdì che per me è stata liberatoria: sono stata l'ultima e quando sono salita sul palco ero divertita e soprattutto soddisfatta. Mi sono sfogata, direi. Quando poi mi hanno assegnato i premi ho sfogato la felicità con un salto».
Dispiaciuta per non aver raggiunto il primo premio tra i giovani?
«Credo che abbia vinto Alessandro Casillo, il favorito, e quindi non mi sono stupita di questo. Credo che lui sia davvero un bravo ragazzo, e credo che questo premio lo potrebbe aiutare anche nel tempo. Spero non si perda nel tritacarne che ha investito molti giovani vincitori di Sanremo».
Tu sei legata anche a Barletta: qui hai partecipato vincendo tre anni fa all'Arè Rock Festival. Che ricordi hai di quell'esperienza? Quanto sei cambiata da allora?
« Sicuramente sono cresciuta, e meno male (ride, ndr). Dell'organizzazione dell'Arè Rock ho un ottimo ricordo, fu davvero una bella serata, alla quale tanti ragazzi lavorarono con un'ottima riuscita. Credo che la vittoria di quella sera mi abbia aiutato sia economicamente, visto che ero agli inizi, che professionalmente».
Che idea hai dei reality show canori?
«Io credo che sono una realtà ormai consolidata con cui fare i conti. Sono seguiti da tante persone, e riflettono il momento che stiamo vivendo, sebbene portino con sé il rischio di una popolarità che ti travolge. Li ritengo non da discriminare comunque, e credo che se un'artista vi partecipa e dopo ci fonda una carriera, un percorso formativo, fa bene».
Il tuo album dal titolo "E'" ha compiuto da poco un anno di vita, ed è recentemente uscito in repackaging. Cosa ci troveranno i tuoi fans?
«E' una versione rivisitata con l'aggiunta di "Nella vasca da bagno del tempo"».
Come è nato il titolo dell'album?
«Volevo un titolo che facesse da sintesi e lasciasse spazio al tempo stesso all'immaginazione. C'è una storia particolare dietro l'album, è stato interrotto più volte, e volevo sottolinearne proprio l'esistenza con questo verbo, che sta per "c'è"».
Cosa rappresenta per te la musica? Come nascono i tuoi brani? Ci sono periodi in cui sei più ispirata?
«Dietro ogni brano c'è una storia diversa. Ovviamente ci sono periodi in cui mi sento maggiormente ispirata. In particolare adoro scrivere nei viaggi, nei momenti in cui riesco a riflettere e raccogliere le idee, anche se spesso gli stimoli per le canzoni arrivano nei momenti più inaspettati».
Ti faccio qualche domanda-flash per conoscere meglio Erica Musci, e non solo Erica Mou. Ultimo libro letto?
« "Acciaio" di Silvia Avallone, davvero bello».
Ultimo film visto al cinema?
« "Quasi amici", se ricordo bene»,
Il tuo cantante e la tua cantante preferiti?
«Restiamo agli italiani. Come donna, direi Mia Martini, è stata davvero importante nella mia formazione, mentre tra gli uomini cito Ivano Fossati».
La canzone che avresti voluto scrivere?
«"Costruire" di Niccolò Fabi».
Il tuo rito prima di salire sul palco.
«Cerco di liberare la testa, leggo il messaggio che mi scrive sempre prima di salire sul palco mia nonna, e vado sul palco».
Il tuo motto.
«La mia frase che spesso ripeto è "fare un passo alla volta"».
I tuoi programmi per il futuro professionale e personale…
«Ora sono impegnata nel tour partito il 22 marzo, e penso solo a questo e a dare il meglio durante questo viaggio».
Il tuo tour: che novità si sono viste e quali i tuoi fans devono aspettarsi?
«Io cerco sempre di essere me stessa, spero di ripetere il successo del tour precedente, ma ogni serata è diversa dall'altra».
Erica, siamo arrivati al termine di questa intervista. Come vuoi salutare i nostri lettori?
« Un saluto ai lettori di Barlettalife, e continuate a seguirmi».
E noi ringraziamo te per la gentilezza, e ti auguriamo il meglio!
(Twitter @GuerraLuca88)